• 1 Kg di melanzane del tipo piccolo e allungato
  • 300 g di coste di sedano ricavate dal cuore
  • 400 g di pomodori da sugo ben maturi
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 100 g di olive verdi in salamoia
  • 50 g di capperi salati
  • 1 cucchiaio colmo di pinoli
  • 1 bicchiere di aceto
  • 1 grossa cipolla
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
  • basilico; sale e pepe
  • Olio di oliva per friggere

C’è chi vuole che la parola derivi dal latino “cauponae“, le taverne romane, e chi dal biscotto dei marinai spagnoli il “capon”. Più semplicemente, la denominazione caponata deriverebbe dal fatto che in origine, fra gli ingredienti principali, c’era il pesce capone.

Lavate le melanzane e tagliatele a tocchetti senza sbucciarle. Lavate le coste di sedano, mondatele con cura dai filamenti e tagliatele a tronchetti di mezzo cm. Tuffate i pomodori per pochi secondi in acqua in ebollizione quindi passateli sotto l’acqua fredda, pelateli, privateli dei semi e spezzettateli.

Snocciolate le olive con l’apposito utensile e dividetele in due. Scaldate l’olio in una larga padella e fatevi soffriggere la cipolla fino a quando diventa color oro. Unitevi i pomodori e il concentrato e lasciate cuocere, a fuoco medio e senza coperchio, per una decina di minuti. Insaporite con sale e pepe e aggiungete il sedano, le olive, i pinoli e i capperi ben sciacquati dal sale.

Sciogliete lo zucchero nell’aceto e versatelo nel sugo, mescolando bene. Lasciate cuocere a fuoco dolce per circa venti minuti in modo che si amalgamino i sapori e la salsa risulti piuttosto densa e ben legata. Friggete le melanzane, in due o tre volte, in abbondante olio ben caldo. Quando saranno dorate, scolatele e appoggiatele su un doppio foglio di carta da cucina. Una volta che saranno tutte pronte, aggiungetele alla salsa, mescolate e lasciate stufare dolcemente per cinque minuti.