Il festival Meditaeuropa scopre il Mediterraneo attraverso i suoi testimoni, tra mostre, spettacoli, film, incontri letterari e lezioni magistrali. Si inaugura venerdì 2 maggio con la mostra fotografica di Alexandra Boulat mentre il primo evento live vedrà Paolo Fresu, Richard Galliano e Jan Lundgren in concerto.

II° edizione per il festival Meditaeuropa, nato dall’attività dell’Associazione Meditaeuropa, come spazio per riflettere senza pregiudizi del rapporto Oriente-Occidente. La filosofia del festival è quella di portare all’attenzione del pubblico e della cittadinanza le storie, le voci, i suoni e le immagini che attraversano, o hanno attraversato nei secoli passati, lo spazio mediterraneo. Il racconto mediterraneo di Meditaeuropa si snoda attraverso una programmazione che grazie a grandi ospiti e confronti tra emblematici personaggi permetterà al pubblico di leggere il Mediterraneo, capirne le sfide politiche, economiche e culturali, per pensare il mare nostrum come una nuova area di cooperazione in cui stabilire relazioni speciali.

EVENTI
Un concerto d’eccezione dal titolo Mare Nostrum in collaborazione con Crossroads 2008, apre il cartellone di Meditaeuropa sabato 3 maggio al Teatro Alighieri di Ravenna. Il live, tra i più attesi della stagione, vedrà i virtuosismi della tromba di Paolo Fresu accanto a Richard Galliano e al pianoforte dello svedese Jan Lundgren.
Novità di quet’anno sono gli spettacoli che vedranno nei suggestivi spazi dell’Almagià di Ravenna (ore 21) succedersi artisti e immagini, intrecciarsi arti e religioni. Come in Cristiani di Allah, intreccio fra pirati e corsari di ieri e di oggi, performance tratta dall’omonimo testo di Massimo Carlotto, in cui la voce narrante dello stesso Carlotto è accompagnata dalla musica Maurizio Camardi e Mauro Palmas (martedì 6 maggio).
Un viaggio tra musica elettronica e misticismo, all’inseguimento delle peregrinazioni di un derviscio, è la performance del colletivo Techno-sufi, letture di Michele Di Mauro, dj-set di Fabrizio Vespa e interventi di Giovanni De Zorzi (mercoledì 7 maggio),
Ancora intrecci squisitamente sonori, per l’esibizione dei Musica Officinalis (giovedì 8 maggio) sei elementi per un gruppo che sperimenta le culture musicali di oriente e occidente.

Ogni giornata ravennate è dedicata a momenti diversi di riflessioni. Sono di mattina le attività ad hoc che si svolgeranno nelle scuole, dalla materna alle superiori, lungo tutta la durata del festival. Sempre di mattina le lezioni magistrali (ore 11,00 Biblioteca Classense) condotte da storici che intervengono su un tema tanto complesso com’è quello dello sguardo occidentale nei confronti delle pratiche e delle mentalità del mondo orientale. Protagonisti: Marcella Simoni (Università di Venezia), Simona Troilo (Università di Padova), Scipione Guarracino (Università di Firenze), Gunay Goksu Ozdogan (Marmara University – Turchia), Federico Squarcini (Università di Firenze).

Le serate sono invece dedicate all’alternarsi dei dialoghi e degli incontri letterali, momenti pensati per consentire l’approfondimento di una serie di temi inerenti la dimensione mediterranea del vivere, attraverso la discussione tra autori e il processo emotivo che nasce dalla lettura dei testi. Si confrontano: Gabriella Ghermandi e Erminia Dell’Oro, Valentina Loiero e Paolo Pobbiati, Sigmund Ginzberg e Gian Mario Anselmi, Mohamed Driss e teatro delle Albe. Mentre nella sezione “Un libro una terra” saranno gli scrittori a guardare più da vicino alla storia e alla cultura di popoli senza vincoli religiosi. Ospiti: Layla Chaouni (Marocco), Takis Theodoropoulos (Grecia), Alexander Najjar (Libano), Alexander Zograf (Serbia).(ore 18,00 Chiesa di San Domenico).

E’ lo scrittore Predrag Matvejevic a definire il Mediterraneo “un collezionista appassionato” e a quell’instancabile collezionista “Meditaeruopa” dedica alcune importanti mostre.
Inaugura il 2 maggio la mostra fotografica della fotogiornalista Alexandra Boulat dal titolo “MODEST. Donne in MedioOriente” (in collaborazione con l’Agenzia Grazia Neri di Milano), fino al 17 maggio nella magnifica cornice della Chiesa di San Domenico, espone ritratti di donne che vivono in Iran, Iraq, Afghanistan, Giordania, Siria, Gaza, West Bank. Il lavoro raccoglie immagini scattate tra il 2001 e il 2007. Altre due mostre inaugurano il 3 maggio e rimangono aperte per tutta la durata della manifestazione. Alla Galleria Mirada la mostra di fumetti dell’autore Aleksandar Zograf, del fumettista ormai molto noto nel nostro paese è Lettere dalla Serbia – Diario di un fumettista sotto le bombe. All’Università saranno inoltre esposte le foto selezionate al concorso fotografico “Tracciati urbani adriatici”.

Il menù mediterraneo. Alcuni dei più famosi ristoranti del capoluogo hanno deciso dal 2 al 10 maggio, di completare, con i loro menù mediterranei, la lista dei sensi appagati dal già ricco calendario di eventi. Menù inspirati al mare nostrum, il cibo come mezzo che da sempre ha unito e caratterizzato i popoli e le culture del Mediterraneo.

Si rende omaggio infine al cinema del Mediterraneo (ore 21,00 Cinema jolly) con una serie di proiezioni d’essai. La selezione, attenta ad offrire al pubblico produzioni di qualità, conta su titoli come: Lontano, Terra promessa, Tutta colpa di Voltaire, La Vita é Miracolo, Meduse,Lettere al vento, Crossing the bridge.

Nell’anno europeo per il dialogo interculturale, Meditaeuropa, aderisce alla Campagna 1001 Azioni promossa dalla Fondazione euromediterranea per il dialogo fra le culture Anna-Lindh, inoltre quest’anno è in sinergia con “L’Essenza della presenza”, festival delle culture in collaborazione con le associazioni di immigrati.
In compartecipazione con: Comune di Ravenna. Con il patrocinio di: Parlamento Europeo, Ministero degli Affari Esteri, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna.

Informazioni: Associazione Meditaeuropa 339 42 92 679 [email protected]
www.meditaeuropa.eu