Storie di passioni e duelli, di delitti e amori proibiti, in bilico tra storiografia e romanzo, in tempi remoti di cui ci resta il sapore di nobili gesta raccontate in pagine ingiallite e vecchi ritratti. Storie lontane che avrebbero potuto spegnersi lungo i secoli, ma che sono giunte fino a noi ritrovando, nello spirito che anima l’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, una nuova veste, tra le mura dei manieri medievali. Dinastie nobili si sono succedute di generazione in generazione tra le stanze senza tempo, lasciando dietro di loro pagine di ricordi, che i discendenti più attenti hanno raccolto e conservato. Qualcuno, come il Conte Orazio Zanardi Landi, proprietario del Castello di Rivalta, ha fatto di più, non solo rispolverando una preziosa fetta di storia familiare, ma riportandola a nuova luce con la quarta edizione del romanzo neogotico di Luigi Marzolini “Bianchina Landi ossia la Cacciata di Galeazzo Visconti da Piacenza”, racconto storico ambientato nel XIV secolo. “I romanzi storici neogotici – ha spiegato Zanardi Landi – sono tipici del periodo ottocentesco, ma in Italia non sono tanti. Per questo, il fatto che uno di questi sia proprio ambientato a Rivalta, oltre ad essere motivo di orgoglio, dà al nostro castello uno spessore di carattere storico e letterario ancora maggiore. ”

In occasione della presentazione della nuova edizione del libro, curata personalmente dal conte Orazio e dalla moglie Nadia, che avverrà il prossimo 10 ottobre, le porte del Castello di Rivalta si apriranno ad una mostra di abiti affidata al grande costumista e disegnatore d’alta moda Artemio Cabassi, prestigioso nome del mondo teatrale e lirico sia nazionale che internazionale, che a novembre festeggerà i suoi 40 anni di attività. Quale occasione migliore per celebrare una brillante carriera che quella di esporre in una mostra retrospettiva quattro decenni di lavoro, che hanno prodotto capolavori della sartoria indossati da personaggi del calibro di Katia Ricciarelli e Magda Olivero?

Dal 10 ottobre al 10 dicembre 2009, oltre 40 modelli, ispirati al XIV secolo e al romanzo di Bianchina Landi, ma anche ad altri periodi storici, saranno esposti in 15 sale del Castello, secondo una logica tematica e cronologica legata al contesto di ogni stanza: costumi sontuosi, minuziose riproduzioni di abiti d’altri tempi prodotti con materiali preziosi e arricchiti da gioielli teatrali, coloreranno gli ambienti e saranno, per i visitatori, una chiave per le stanze del Castello solitamente non accessibili al pubblico e per conoscere il patrimonio artistico e storico di una fortezza che raccoglie secoli e secoli di storia, dimora di grandi combattenti, di eccezionali esploratori e che già espone una collezione di novanta divise militari d’epoca.

“La passione che condivido con il Conte Zanardi Landi per la lirica – ha concluso Cabassi – ci ha permesso di studiare attentamente una ricostruzione storica dei costumi, così da rendere vivo ogni racconto con un ossequioso rispetto per il periodo storico che rappresenta. ” Tra gli abiti esposti, tutti appartenenti all’ “archivio” personale del costumista, una ventina saranno quelli d’alta moda, disegnati appositamente per nomi illustri del panorama artistico nazionale ed internazionale. Una grande occasione, dunque, per vivere un gioiello storico come il Borgo di Rivalta in tutte le sue sfaccettature, approfittando dei suoi ristoranti caratteristici e dell’ospitalità della Residenza Torre di San Martino, per riposare dopo una giornata passata tra abiti e meraviglie senza tempo di un castello immortale.

www.castellodirivalta.it