Al via il prossimo 20 luglio la quinta edizione di TriesteLovesJazz. Il festival, promosso dal Comune di Trieste e organizzato assieme alla Casa della Musica/Scuola di Musica 55, è appuntamento oramai consolidato e di anno in anno sempre più atteso all’interno delle manifestazioni estive regionali. I più di trentadue concerti in programma animeranno fino al 7 agosto gli spazi di Piazza Hortis e la nuova, suggestiva, location del Castello di San Giusto. Si rinnova dunque, come già per le edizioni precedenti, la volontà di offrire a Trieste e per Trieste eventi di elevato contenuto artistico e sicuro richiamo per il turismo culturale.

Le partecipazioni di protagonisti d’oltreoceano della scena del jazz mondiale al fianco di artisti italiani ed europei di primo piano confermano l’alto profilo musicale e la vocazione internazionale del festival, mentre la presenza di numerosi musicisti della città e della regione continua ad accreditare TriesteLovesJazz come un’occasione importante di visibilità e confronto dell’intensa e qualificata attività musicale del nostro territorio.

L’edizione 2011 in particolare si rivolge soprattutto ai giovani: il premio “Franco Russo”, il premio “Lelio Luttazzi” per giovani pianisti promosso dall’omonima fondazione in collaborazione con Veneto Jazz e la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, la presenza del gruppo di musica d’assieme del corso di jazz del Conservatorio Tartini e infine “Black Attitude”, la neonata sezione del festival organizzata in collaborazione con in orbita e dedicata ai linguaggi musicali contemporanei che hanno una stretta parentela con il jazz, saranno soltanto alcune delle occasioni per valorizzare le nuove generazioni di musicisti ed avvicinare ancora di più il pubblico dei giovanissimi.

Il Premio “Russo” è già ben noto al pubblico del Festival e quest’anno ospita sul palcoscenico i vincitori di tutte le edizioni fin qua svoltesi: lo scopo è di dar vita a un nuovo gruppo formato proprio da questi giovani talenti; il premio “Luttazzi” è un’occasione per ricordare il Maestro e per concedere a un musicista giovane e promettente la possibilità di specializzarsi alla New School for Jazz and Contemporary Music di New York. Anche il Conservatorio Tartini è chiamato a mettere in gioco le proprie forze; infine le contaminazioni più variegate con i linguaggi giovanili come il rap, il soul, il funk sono al centro dell’originale parentesi di “Black Attitude” . Ma non mancherà neppure lo spazio per le attività parallele di approfondimento, come la prova aperta al pubblico di Bandorkestra, in collaborazione con l’associazione Bandorkestra, prevista per Giovedì 28 Luglio alle ore 19.00 presso l’Auditorium di Casa della Musica in via dei Capitelli, 3. L’intento è quello di illustrare a chiunque sia interessato il metodo di lavoro e di sperimentazione che ha portato in questi anni l’ensemble a sviluppare un’identità compositiva ed esecutiva molto originale che ha ottenuto importanti riscontri di critica e di pubblico in tutt’Italia.

Tra i nomi internazionali di maggior rilievo che calcheranno il nuovo palcoscenico di San Giusto ci sono i New York Voices, uno tra i gruppi vocali attualmente più riconosciuti in America e non solo: straordinaria fantasia nell’improvvisazione jazz e una vocalità spontanea, senza artifici e di eleganza e precisione incomparabili sono le loro caratteristiche principali. Sulla scena musicale da oltre vent’anni e il loro stile si inserisce nella tradizione di Manhattan Transfer, Singers Unlimited, Lambert, Hendricks & Ross. Nel loro repertorio si intrecciano jazz, musica brasiliana, musica classica, rhythm & blues, pop: tutti generi affrontati con una freschezza, una vitalità espressiva ed una personalità stupefacenti. Il gruppo ha inciso il primo disco nel 1989 per la GRP e da quel momento ha collaborato con i nomi più in vista del panorama musicale, da Ray Brown a Bobby McFerrin, dalla Count Basie Orchestra a George Benson a Jon Hendricks e moltissimi altri.

O, ancora, il quartetto J.Abercrombie J.Berlin P.Erskine B.Sheppard, che riunisce quattro autentiche leggende della musica, con alle spalle collaborazioni decennali con i più importanti musicisti del mondo; impossibile racchiudere in poche righe una parte così importante della storia del jazz contemporaneo: quattro fuoriclasse assoluti, che da decenni emozionano il pubblico con concerti indimenticabili, divenuti essi stessi icone della propria musica e del proprio strumento. E Steve Lukather, fondatore dei Toto, pluripremiato ai Grammy Awards e stimato sin dagli anni Novanta anche come solista, per il suo originale stile che attinge al jazz-rock e al fusion.

E tra i tantissimi ospiti di piazza Hortis, un eccezionale trio di “apolidi della musica”, nel quale libertà, improvvisazione, sperimentazione sono i principali criteri espressivi: si tratta di Markus Stockhausen, figlio del grande Karlheinz – che per lui e con lui ha lavorato molto – e “prodigio della tromba” (come lo definisce il Times) esibitosi sui più grandi palcoscenici, dalla Scala al Royal Opera House; Angelo Comisso (pianoforte) pianista istintivo, che affronta con naturalezza, oltre al jazz, repertori classici così come complesse partiture contemporanee; e Christian Thomè, di scuola tedesca, dalla grande attenzione alla rifinitura del tocco, che ha suonato con grandi nomi come Peter Kowald, Micheal Moore, Achim Kaufmann. Un trio di grande spessore, già rodato dai tempi del primo album “Lichtblick … prima, altrove”, del 2005 e in vista di un prossimo lavoro discografico.

E ancora, le atmosfere spagnole del gruppo Jazz Hondo, del chitarrista compositore spagnolo Angel Rubio, che portano a Trieste colori nuovi: Jazz Hondo si inserisce nel campo delle nuove tendenze del flamenco, nella “fusione” di questo genere, principalmente con il jazz che diviene un omaggio sincero e commosso, senza sovrastrutture virtuosistiche, all’universalità della musica. Tra i ritmi tipici del flamenco (bulería, martinete) armonie jazzistiche e lontane arie medievali, Jazz Hondo viaggia dalle atmosfere arabe ai profondi e sofferti canti delle miniere della Spagna.

E poi Andromeda Turre, lead voice storica del team vocale di Ray Charles, oggi molto ammirata negli Stati Uniti come solista; Adam Holzman, per anni direttore musicale della band di Miles Davis, definito uno dei migliori tastieristi al mondo (Keyboard Magazine) e uno dei musicisti più innovativi nella ricerca fusion; Rick Stone, quotato chitarrista dell’odierna scena newyorkese, tra i più apprezzati strumentisti “straight-ahead”; fino al nuovo progetto tutto italiano “Roar at the door” con alcuni dei migliori nomi italiani, tra i più riconosciuti in Europa e oltre (Francesco Bearzatti, Mauro Ottolini, Raffaello Pareti e Walter Paoli).

La band di Al Castellana (Soul Combo), cantante, autore e arrangiatore di punta della scena soul e funk italiana, il Giovanni Maier New Orleans project (Luca Calabrese, Giuliano Tull, Lauro Rossi, Giovanni Maier, U.T.Gandhi) che elabora un nuovo percorso tra le radici del jazz e le sue espressioni contemporanee; il nuovo progetto blues di Trisciuzzi-Beccari e il repertorio contemporaneo tanto originale del vibrafonista Gabriele Petracco (con Ruzzier e Scaramella), sono solo alcune delle proposte della nostra regione che TriesteLovesJazz vuole proporre, tutte ampiamente consolidate anche al di là del nostro territorio.

TriesteLovesJazz 2011
Cronologia commentata

Mercoledì 20 Luglio, piazza Hortis, ore 21
Premio “Franco Russo” concerto dei premiati (ITA)
Daniele Raimondi: trumpet ; Giovanni Cigui: sax; Emanuele Grafitti: guitar; Enrico Zanisi: piano; con la partecipazione di Simone Serafini: bass e Aljoša Jeri?: drums
Si conferma la tradizione del Premio Franco Russo, indetto dalla moglie del grande musicista triestino, Silvia, in omaggio alla memoria del marito. Anche quest’anno il vincitore si esibisce sul palcoscenico del festival insieme ai premiati delle edizioni precedenti.

Jazz Hondo (ES)
Angel Rubio: guitar; Ander García Bustamante: bass; Patxi Pascual: flute, sax, clarinet; Giancarlo Spirito: drums, percussion
Il leggendario chitarrista e compositore spagnolo Angel Rubio mette tutta la sua ricerca musicale a servizio del gruppo Jazz Hondo. Qui, i ritmi del flamenco più classico si contaminano fondendosi magistralmente con il jazz.

Giovedì 21 Luglio, Castello di San Giusto, ore 21
New York Voices (USA)
Kim Nazarian, Peter Eldridge, Darmon Meader, Lauren Kinhan: voices; CD Bandorf: piano; Christian von Kaphengst: bass; Gabriel Hahn: drums

Sulla scena musicale da oltre vent’anni, i New York Voices sono tra i gruppi piú riconosciuti ed apprezzati in America e nel mondo. Profondi conoscitori della tradizione e del linguaggio del jazz, il loro repertorio è caratterizzato da sofisticati arrangiamenti vocali, per un risultato di inconfondibile personalità e vitalità espressiva.

Sabato 23 Luglio, Piazza Hortis, ore 21
produzione di TriesteLovesJazz, in collaborazione con Veneto Jazz
Adam Holzman trio (ITA- USA)
Adam Holzman: piano, keyboard; Stefano Olivato: bass; Davide Regazzoni: drums
Adam Holzman torna sui palchi italiani con una produzione del festival triestino in collaborazione con Veneto Jazz: tastierista leggendario, il suo “killer groove” (così lo definisce la rivista Down Beat) lo ha portato ad essere annoverato tra i migliori 10 tastieristi al mondo. La storia della musica lo ricorda già come strumentista e direttore musicale delle band di Miles Davis, solo per citare una delle prestigiose collaborazioni.

PVTC Praga-Vienna- Trieste Convention (CZ-AU-ITA)
Produzione di TriesteLovesJazz in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura di Milano
Nika Zach: voice; Julia Siedl: piano; Giuliano Tull: sax; František Uhlí?: bass; Jaromir Helešic: drums
Convention mitteleuropea, il PVTC riunisce in una formazione raffinata due talentuose musiciste della nuova scena jazz viennese, una sezione ritmica praghese (già noto al pubblico triestino František Uhlí?, tra i migliori bassisti in Europa) e un affermato saxofonista triestino.

Domenica 24 Luglio, Castello di San Giusto, ore 21
in collaborazione con Fondazione Lelio Luttazzi, Veneto Jazz e Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi
Premio Lelio Luttazzi. Concerto finale della prima edizione: “Nel segno di Lelio”

Rossana Casale: voice; Luigi Bonafede: piano; Roberto Regis: sax; Dado Moroni, piano; Rita Marcotulli, piano; Lorenzo Hengeller: voice, piano; Le Voci di Corridoio; Freddy Colt. Presenta Dario Salvatori.

La serata celebra la conclusione delle attività del primo Premio Lelio Luttazzi, il concorso nazionale per giovani pianisti jazz. L’iniziativa, coordinata in questi mesi da Rossana Luttazzi, vede una giuria di esperti, critici, interpreti (tra loro anche Adriano Mazzoletti, Roberto Chicco, Marcello Tonolo, Angelo Comisso) selezionare un giovane vincitore che potrà frequentare un corso di perfezionamento presso The New School for Jazz and Contemporary Music di New York.
Il concerto finale, una festa per celebrare la memoria del Maestro, vede esibirsi alcuni grandi nomi della scena musicale italiana (anch’essi parte della commissione giudicante); a condurre la serata l’espertissimo critico Dario Salvatori.

Lunedì 25 luglio, Castello di San Giusto, ore 21
Abercrombie-Berlin-Erskine-Sheppard 4et (USA)
John Abercombie: guitar; Jeff Berlin: bass; Peter Erskine: drums; Bob Sheppard: sax

Un vero jazz dream team che vede quattro leggende della musica unirsi in una band che ha qualcosa di mitico: quattro indiscussi protagonisti di progetti e produzioni artistiche memorabili che hanno segnato la storia del jazz planetario, vere icone mondiali del proprio strumento.

Martedì 26 Luglio, Piazza Hortis, ore 21
Andromeda Turre (USA)
Andromeda Turre: voice; Stacy Dillard: sax; Nico Menci: piano; Marco Marzola: bass; Barrell Green: drums

Direttrice e lead voice per molti anni del background vocale di Ray Charles, Andromeda Turre, dopo la collaborazione con Woody Allen in Murder mystery blues e dopo le centinaia di partecipazioni come vocalist a produzione discografiche, cinematografiche e televisive in USA e Giappone, ha intrapreso la carriera solistica e ha pubblicato il primo CD a suo nome, Introducing Andromeda Turre. La sua voce è notissima ed è stata utilizzata, oltre che al cinema, anche nella tv commerciale e in moltissime recording sessions in tutto il mondo.

Giovanni Maier New Orleans Project
Luca Calabrese: trumpet; Giuliano Tull: sax; Lauro Rossi: trumpet; Giovanni Maier: double bass; U.T.Gandhi: drums

Contrabbassista tra i piú apprezzati in Italia, Maier con questo progetto si propone di gettare un ponte tra il jazz delle origini e le sue derivazioni contemporanee. Con lui musicisti ben noti sulla scena nazionale e non solo, che provengono da esperienze musicali diverse e con Maier condividono l’alto livello artistico e professionale.

Mercoledì 27 luglio, Piazza Hortis, ore 21
The roar at the door
Francesco Bearzatti: sax; Mauro Ottolini: trumpet; Raffaello Pareti: double bass; Walter Paoli: drums

Sotto la guida di Raffaello Pareti, quattro musicisti tra i più interessanti e audaci della scena europea si cimentano in un repertorio semplice e diretto, mai banale, dando vita a un caleidoscopio di suoni e soluzioni timbriche.
Riccesi Zanoner 4et feat. Flavio Davanzo

Donato Riccesi: sax; Claudio Zanoner: piano; Flavio Davanzo: trumpet; Alessandro Turchet: bass; Aljosa Jeric: drums

La formazione, già nota al pubblico di TriesteLovesJazz, si presenta quest’anno affiancata dalla tromba di Flavio Davanzo. Dopo il cd Night Ways, pregevole per le scelte di repertorio e molto ben accolto dalla critica, l’ensemble esplora nuove soluzioni, aggregando la creatività di Davanzo al sound morbido del sax di Riccesi e all’agilità della tastiera di Zanoner.
Giovedì 28 luglio, Piazza Hortis, ore 21
Ettore Martin “Diecistorie”
Ettore Martin: sax tenore, composizioni e arrangiamenti; Michele Calgaro: chitarre; Gianluca Carollo: tromba e flicorno; Antonio Crivelletto: flauto; Maria Vicentini: violino; Stefania Cavedon: cello; Stefano Doglioni: clarinetto basso; Lorenzo Calgaro: contrabbasso; Gianni Bertoncini: batteria; Massimo Tuzza: percussioni
In questo progetto si mescolano il sapore classico e l’amore per il primo jazz-rock, il rigore di una scrittura orchestrale moderna e la libertà di ricerca nell’improvvisazione. Dietro a tutto questo, la vena compositiva, l’eleganza e il gusto del sassofonista Ettore Martin.
Fabio Jegher “Gettj sextet”
Mirko Cisillino: trumpet, flügelhorn; Maurizio Cepparo: trombone; Claudio Zanoner: rhodes el. piano; Pietro Spanghero: doublebass; Fabio Jegher: drums; Robert Lopez: percussion

Il triestino Fabio Jegher, attivo da molti anni sulla scena jazz nazionale ed internazionale non solo come strumentista ma anche come eclettico didatta e ricercatore (ha lavorato per prestigiosi istituti di ricerca americani ed europei), porta a Trieste il suo nuovo sestetto.
Venerdì 29 Luglio, piazza Hortis, ore 21
Steeplechase jazz trio feat. Kyle Gregory (ITA USA)
Kyle Gregory: trumpet; Fulvio Vardabasso: guitar; Andrea Zullian: doublebass; Pietro Ricci: drums
Il Steeplechase è un ensemble di musicisti triestini che si ispira alle radici storiche dei trii di Bill Evans, Jim Hall, John Abercrombie: un interplay di grande finezza si accosta a una grande perizia degli arrangiamenti e a una felice vena compositiva. Ospite speciale il trombettista americano Kyle Gregory.

Rick Stone 4et (ITA – USA)
Rick Stone: guitar; Domenico Lobuono: guitar; Mario Cogno: doublebass; Ermes Ghirardini: drums
Il chitarrista newyorkese Rick Stone sceglie per TriesteLovesJazz tre musicisti regionali di lunga esperienza, per un quartetto inedito di grande appeal: Stone è tra i musicisti più quotati della scena newyorkese e vanta collaborazioni con Dave Liebman, Kenny Barron, Eric Alexander, Vernel Fournier e molti altri. Un suono fluido, in equilibrio tra tradizione e modernità, ne fanno uno dei migliori chitarristi “straight-ahead”.
Andrea Massaria New Trio (ITA _ SLO)
Andrea Massaria: guitar; Giovanni Maier: bass; Zlatko Kau?i?: drums, percussion
Non il classico trio jazz, ma l’unione di tre forti personalità musicali che hanno raggiunto una matura autonomia espressiva. I tre musicisti si esprimono in modo libero, dialogando tra loro in un continuo scambio di ruoli, all’insegna della ricerca e della sperimentazione.

Sabato 30 Luglio, P.zza Hortis, ore 21
Darko Jurcovic solo (HR)
Darko Jurcovic: guitars
Vincitore di ben sette premi come miglior chitarrista jazz croato, Jurkovic si è affermato a livello europeo per la sua tecnica originalissima. Grande esperto del “two hands tapping” (entrambe le mani percuotono lo strumento), Darko Jurkovic affina le sue capcità virtuosistiche fino a suonare due chitarre contemporaneamente.
Andrea Allione Lupalliboz 4et (ITA)
Andrea Allione: guitar; Andrea Bozzetto: piano; Davide Liberti: doublebass; Edoardo Luparello: drums
Accompagnato da giovani e talentuosi musicisti, torna a trieste, dopo molti anni di assenza, Andrea Allione. In repertorio brani originali, etichettati come “edgeless jazz”, spaziano dal pop, alla world music, alla psichedelia richiamando suggestioni e sonorità che vanno da John Coltrane a Jimi Hendrix.
VIRU TRIO (ITA)
Antonello Catanese: guitar; Romano Baldassi: bass; Lorenzo Fonda: drums
Ben noto al pubblico di TriesteLovesJazz, il gruppo torna al festival con il suo stile fatto di sonorità elettriche, di jazz, rock e funk. Già al secondo lavoro discografico, il nome dei tre musicisti è apprezzatissimo sul web, dalle cui piattaforme fanno conoscere i loro lavori.
Domenica 31 luglio, Piazza Hortis, ore 21
Tessarollo – Taufic (ITA – BRA)
Roberto Taufic: classic and acoustic guitar; Luigi Tessarollo: classic and jazz guitar

Tessarollo, uno dei migliori chitarristi jazz italiani, in questa occasione è accompagnato del fuoriclasse brasiliano Roberto Taufic: un repertorio dal sapore latino (in particolare brasiliano), mediterraneo (per la vena melodica) e jazz (per l’improvvisazione), composto da brani originali e arrangiamenti di pezzi celebri è al centro del loro concerto.

Trisciuzzi – Beccari (ITA)
Franco Toro: guitar, voice; Marco Beccari: mouth organ
Franco (Toro) Trisciuzzi ripropone il suo graffiante tocco blues, unito alle influenze del rock e della musica d’autore nord americana ed inglese. Memorabile per le sue tante performance in acustico, a TriesteLovesJazz è accompagnato dall’armonicista Marco Beccari.
The blues followers
Simone Blondeau: voice, mouth organ, guitar; Andrea Boscarol: bass; Enrico Favento: drums
Una rivisitazione dei brani storici del repertorio internazionale blues e rock tra gli anni Venti e gli anni Sessanta si accosta ad alcuni brani autografi della band. Una voce di grande energia è accompagnata da una sezione ritmica potente e precisa per una moderna interpretazione della tradizione blues.

Lunedì 1 agosto, Piazza Hortis, ore 21
Black Attitude
in collaborazione con “In orbita”

La sezione, nata quest’anno all’interno del festival, è dedicata ai linguaggi musicali contemporanei che hanno una stretta parentela con il jazz.

ore 18 Aperitivo funk
con Damir Ivic, Michele Wad Caporosso, Ricky Russo e Miguel Selekta d.j. set
Inedito incontro con esperti giornalisti del settore.

ore 21 Black Attitude Live
BQ:RAM Dj Live Set
Ghemon EmCee Live Set
Al Castellana Soul Combo
Al Castellana, voice; Jimmy Bolco, drums; Alessandro Leonzini, bass; Amir Karalic, guitar; Daniele Dibiaggio, Keyboards; Franco Trisciuzzi, guitar; Stefania Camiolo, voice; Alessandra Marchetto, voice, Cora Alunni Pini, voice

Il triestino Al Castellana (cantante, autore e arrangiatore) è considerato uno degli interpreti di punta della scena funk e soul italiana. Dopo aver collaborato con alcuni tra i più grandi nomi della musica nazionale e pubblicato due dischi solisti, interviene di nuovo al festival triestino con i Soul Combo, in occasione di Black Attitude, per dividere il palco con il duo di dj friulani BQ:RAM e con il rapper Ghemon.
Giovedì 4 agosto, piazza Hortis, ore 21
Gabriele Petracco “Vibes”
Gabriele Petracco: vibe; Daniele Ruzzier: flute; Giulio Scaramella: piano
Versatile talento delle percussioni, Gabriele Petracco (laureato al Conservatorio Tartini e impegnato in diverse formazioni) affronta alcune tra le più emozionanti pagine per vibrafono tra il jazz e la musica contemporanea, con il supporto di Ruzzier e Scaramella.
Stockhausen – Comisso – Thomè Trio (GER- ITA)
Markus Stockhausen: trumpet, flugehorn; Angelo Comisso: piano, keyboards; Christian Tomè: drums, percussion
Sono la sperimentazione e l’improvvisazione al centro dell’universo musicale di questo trio: il sistema rimane quello tonale, ma l’equilibrio tra il lirismo dei temi e l’imprevedibilità delle soluzioni ritmiche, è sempre in bilico verso qualcosa di non atteso e sorprendente.
Venerdì 5 agosto, piazza Hortis, ore 21
Orchestra laboratorio del corso di jazz del Conservatorio Tartini (Trieste)
Alba Nacinovich: voice; Carlotta Padovan: voice; Gianluca Jan Sturiale: guitar; Francesco de Luisa: piano, keyboards; Marco Trabucco: bass; Federico Chiarion: drums, percussion
L’ensemble di studenti del corso di jazz del Conservatorio Tartini guidati da Giovanni Maier propone un repertorio quasi interamente composto di brani ed arrangiamenti originali, che spaziano trasversalmente tra jazz, pop, rock, musica etnica e contemporanea.
Samrasa “The birth of jazz Bansuri” (FRA – CUBA)
David Laisne: e-piano; Fabrice de Graef: Indian bamboo, Bansuri flute; Lukmil Perez: drums
Fabrice de Graef è uno dei rari musicisti europei specializzati nel Bansuri, un flauto tipico indiano realizzato in canne di bambù. L’originalità di questo progetto e le sonorità così particolari hanno sollecitato l’attenzione di gran parte del mondo jazz di tutta Europa.

Sabato 6 agosto, piazza Hortis, ore 21
Annie Acoustic Quintet
Annamaria Persichella: voice; Ugo Surz: guitar; Paolo Galimberti: guitar; Pai Benni: percussion; Roberto Franceschini: bass
La bossa nova è la chiave di lettura delle interpretazioni del quintetto: che siano i classici brasiliani, gli standard jazz o il repertorio rock, le chitarre acustiche e la voce regalano alla band un sound inconfondibile che colora le esecuzioni della vivacità e del calore tutti sudamericani.
The Original Klezmer Ensemble
Davide Casali: clarinet, voice; Manuel Figheli: fisa; Samuele Orlando: keyboards; Luca Demicheli: bass; Pietro Sponton: percussion, drums
Attivo dal 1993, il gruppo si è esibito sui palchi di tutto il mondo, partecipando anche a trasmissioni televisive e alla composizione di colonne sonore per il cinema. apprezzato da pubblico e critica per la personale ricerca musicale filologica nella tradizione Klezmer, ritorna con un nuovo ed entusiasmante repertorio.
Domenica 7 agosto, Castello di San Giusto, ore 21
Steve Lukather “All’s well that ends well tour”
Steve Lukather: guitar, voice; Steve Weingart: keyboards; Renee Weingart: bass, vocal; Eric Valentine: drums

Storico musicista e fondatore dei Toto, Lukather è tra I più grandi chitarristi al mondo. Vincitore di 5 Grammy Awards, si è distinto anche come straordinario session man. Con una band di prim’ordine arriva a TriesteLovesJazz con il suo “All’s well that ends well tour” tour, che affianca l’uscita del suo cd da solista.