Nuovo messaggio di luce per la Chiesa dei Santi Andrea e Rita a Trieste (via Locchi 22), firmato dall’architetto Marianna Accerboni: in occasione della festa di Santa Rita da Cascia, la Santa dei casi impossibili, che cade giovedì 22 maggio, giorno della sua morte, daL 17 al 31 di questo mese un grande e fantasioso bouquet di rose sarà proiettato sulla facciata dell’edificio sacro. Tale simbolo vuole ricordare una delle leggende che riguardano la santa della rosa.

Si narra infatti che Santa Rita (1381 – 1457), madre, moglie, monaca agostiniana e una delle sante più venerate del mondo cattolico, chiedesse, nella fase finale della sua vita, una rosa. Era inverno, ma nel roseto del suo orto sbocciò, come per miracolo, un fiore e perciò nel giorno della sua festa ai fedeli vengono distribuite rose benedette. Fu proclamata santa da papa Leone XIII il 24 maggio1900. E la suggestiva performance di luce, che ha per tema la rosa, è anche particolarmente attinente al mese di maggio, periodo dell’anno tradizionalmente dedicato alla Madonna.

Grazie alla sensibilità del parroco Vincenzo Mercante, critico d’arte, insegnante di lettere, scrittore e pubblicista, anche i prossimi appuntamenti sacri continueranno a essere sottolineati nella chiesa triestina dagli impalpabili progetti dell’architetto triestino, che, avvalendosi delle più sofisticate tecnologie lavora dalla metà degli anni novanta in Italia e all’estero nell’ambito della public art sul tema della luce e progetta delle interpretazioni illuminotecniche, che rendono da qualche anno S. Rita l’unica Chiesa di luce della città. E anche i matrimoni e i battesimi potranno essere arricchiti da una moderna valenza luministica, secondo una delle tendenze più innovatrici del linguaggio artistico contemporaneo.

La chiesa di Santa Rita è infatti da anni anche un luogo d’arte e spesso ha ospitato manifestazioni in tale ambito: oltre ad altri eventi di luce firmati da Accerboni, è stata teatro di alcune esposizioni pittoriche ed è oggi abbellita da diverse opere scultoree e di pittura e da una splendida vetrata artistica a colori di grandi dimensioni ideata dalla pittrice Maria Visconti. Il parroco Vincenzo Mercante è stato insignito proprio in questi giorni a La Spezia del prestigioso Premio internazionale di Letteratura Portus lunae per il suo libro intitolato Il dolore bimillenario.