In difesa degli ultimi e dei ferocemente sfruttati nei più diversi contesti: nell’ambito del caporalato, degli immigrati, dei desaparecidos in Argentina, e ovunque ci sia stato un sopruso

7 febbraio, ore 18.30, WeGIL – Largo Ascianghi 5, Roma

Ingresso gratuito

WeGIL, hub nel cuore di Trastevere gestito da LAZIOcrea e nato grazie alla Regione Lazio, prosegue la sua mission di valorizzazione del patrimonio culturale italiano e ricordo, proponendo mercoledì 7 febbraio 2018 un vero e proprio evento omaggio ad Alessandro Leogrande, uno dei più grandi intellettuali degli ultimi anni, prematuramente scomparso all’età di 40 anni, il 26 novembre 2017.

“In difesa degli ultimi e dei ferocemente sfruttati nei più diversi contesti: nell’ambito del caporalato, degli immigrati, dei desaparecidos in Argentina, e ovunque ci sia stato un sopruso”, con queste parole il padre di Alessandro Leogrande ne annunciava la scomparsa il 26 novembre 2017 posizionandolo in un delineato ruolo di militanza culturale e impegno sociale. Il 7 febbraio alla WEGIL si ricorda l’indefesso lavoro e la profonda umanità di Alessandro Leogrande, mente-alveare, è stato detto, scrittore, giornalista, intellettuale lucidissimo e impegnato.

Autorevole firma su Internazionale, l’Unità, Il Manifesto, Panorama, il Riformista, il Fatto Quotidiano, Una città, Nuovi Argomenti, Gli asini, La terra vista dalla luna, Alessandro Leogrande è stato editorialista del Corriere del Mezzogiorno, curatore dell’inserto Fuoribordo per il settimanale “Pagina 99” e ha condotto trasmissioni per Radio 3 RAI e Radio Svizzera Italiana. È stato per dieci anni vicedirettore del mensile “Lo straniero”.

Ha esordito nel reportage narrativo con Un mare nascosto, dedicato alla sua città (1999), e ha proseguito l’indagine sulle nuove mafie, i movimenti di protesta, lo sfruttamento dei braccianti stranieri con Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali (2003; 2010), Nel paese dei viceré. L’Italia tra pace e guerra (2006), Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (2008), Fumo sulla città (2013). In seguito si è occupato dei flussi migratori dai Balcani e dall’Africa in Il naufragio. Morte nel Mediterraneo (2011), da cui ha tratto il libretto dell’opera Katër i Radës che ha debuttato alla Biennale Musica di Venezia nel 2014 (musica di Admir Shkurtaj, regia di Salvatore Tramacere, prodotta dal Teatro Koreja), Adriatico (2011), in La frontiera (2015), e nel libretto Haye. Le parole, la notte, che ha debuttato al Teatro Ariosto di Reggio Emilia il 29 settembre del 2017, con musica di Mauro Montalbetti e regia di Alina Marazzi. Ha curato le antologie Nel Sud senza bussola. Venti voci per ritrovare l’orientamento (con Goffredo Fofi, 2002), Il pallone è tondo (2005), Ogni maledetta domenica. Otto storie di calcio (2010), il volume Trois Agoras Marseille. Art du geste dans le Méditerranée di Virgilio Sieni (2013), l’antologia degli scritti giornalistici di Rodolfo Walsh Il violento mestiere di scrivere (2016), e gli scritti di Carlo Pisacane L’altro risorgimento (2017).

Intervengono tra gli altri Mario Desiati, Nadia Terranova, Giulia Caminito, Vittorio Giacopini, Stefano Iucci, Angelo Matrandrea, Emiliano Sbaraglia, Gaja Cianciarelli, Nicola Villa.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

WEGIL – www.wegil.it – Info e prenotazioni: [email protected]