Gli antichi romani lo chiamavano “suillus” per il suo aspetto massiccio: e se del maiale non si butta via niente, come recita un antico proverbio, lo stesso discorso vale per il fungo porcino, le cui parti meno nobili vengono fritte o utilizzate per conserve sott’olio o sott’aceto. Questa amatissima specialità – dal gusto inconfondibile e dalla polpa bianca che non cambia colore né all’aria né al tocco – cresce abbondante nei boschi di Ascrea sin dalla notte dei tempi: siamo d’altronde nella Valle del Turano, splendido tratto incontaminato della provincia di Rieti.

Domenica 2 agosto questo piccolo borgo festeggia con la Sagra delle Fettuccine ai Funghi Porcini; un evento giunto ormai alla 29esima edizione che nacque quasi per gioco, alla metà degli anni 80′, come una sorta di spaghettata fra gli abitanti di Ascrea per la grande disponibilità di funghi porcini nella zona. Oggi, a quasi 30 anni di distanza, la festa è diventata una delle più attese nell’intera Valle del Turano: per la qualità delle ricette proposte, innanzitutto, visto che le fettuccine ai funghi porcini saranno in buona compagnia con le bruschette, le salsicce, i fagioli e il vino bianco; e poi per quel clima allegro e spensierato tipico delle feste paesane che ogni anno si può respirare in un borgo magico, arrampicato a più di 700 metri di altezza, dal quale si ammira la bellezza del lago del Turano da una meravigliosa prospettiva.

I visitatori potranno parcheggiare la propria auto lungo la strada che porta al paese ed usufruire del servizio bus-navetta per raggiungere Piazza Mareri, dove sotto una capiente tensostruttura la specialità che ha reso famosa Ascrea sarà distribuita dalle 12.30 a mezzanotte. Una giornata intera di festa, insomma, che prevede anche uno spazio dedicato all’arte con la mostra “Fermo immagine”, anteprima della personale di pitture ad acrilico a cura di David Marcelli, spettacoli di musica dal vivo e stand nei quali sarà possibile acquistare prodotti della zona e curiosità varie. Fresco d’estate e suggestivo d’inverno, Ascrea ha l’aspetto di un presepe incastonato a mezza costa e conserva ancora al suo interno le tracce dell’antico castello e le mura della chiesa annessa sulla cui porta figura lo stemma dei Mareri, i conti ai quali fu venduto nei primi del ‘400; merita sicuramente una visita la Chiesa di San Nicola di Bari, edificata nel 1.252, al cui interno si possono ammirare le tele dedicate al Santo e alla Madonna del Rosario.

Info 2 agosto
Località – Ascrea – Rieti