Il 25 e il 26 maggio 2013 torna a Gaeta la manifestazione enogastronomica La Tiella e l’oliva di Gaeta. Storia, tradizione e degustazione. Appuntamento ormai consolidato e di successo, giunto quest’anno alla decima edizione, anima per due giorni la centralissima Piazza della Libertà di Gaeta e rappresenta un’importante occasione dove è possibile degustare le diverse tipologie di tielle e conoscere il segreto della preparazione di quest’antica pietanza direttamente dalle massaie. La storia della Tiella di Gaeta, sorta di pizza ripiena di verdure o pesce (polpi, alici, scarola, cipolle) si lega, infatti, indissolubilmente alla storia della città. Basti pensare che il primo documento ufficiale nel quale è riportata la parola pizza è contenuto nel Codex Diplomaticus Caietanus del 997. Inoltre sarà possibile assaporare la famosa oliva di Gaeta, conosciuta già dai tempi di Enea. Dalle sue navi i marinai, costeggiando Gaeta, scorsero piccoli frutti di colore verde cupo galleggiavano sulle onde del mare. Incuriositi li raccolsero e si accorsero che si trattava di olive a loro già conosciute, cadute da alberi piantati lungo la costa e pendenti sul mare. Mangiandole, le trovarono fin da subito molto gustose: l’acredine dell’oliva ed il salato del mare, del quale erano impregnate, rendevano il frutto saporito. Da qui nacque la leggenda della specialità dell’oliva di Gaeta in salamoia.

L’iniziativa mira ad affermare l’importanza socio-culturale ed economica dei prodotti tipici, tra i più attraenti del Sistema Italia. L’associazione Gaetavola ha iniziato un percorso di valorizzazione e di recupero storico che ha dato, nel corso degli anni, buoni risultati ma soprattutto ha fatto aumentare la consapevolezza sulla possibilità di creare margini di sviluppo territoriale e di marketing intorno a cibi e pietanze che fino a qualche anno prima rischiavano di scomparire.
Oggi, invece, intorno alla tiella, alle olive ed olio, al vino, alle alici ed alla ristorazione, si è creato un interesse che va ben oltre i confini locali, supportato anche dalla qualità dei prodotti e dal cosiddetto Km. Zero. Questi elementi attirano sempre di più un pubblico non solo di appassionati, ma interessato a scoprire sapori della tradizione ed acquisire una cultura del mangiar bene anche nel quotidiano, incrementando un’economia sana e sostenibile. Con queste considerazioni è nato e si è sviluppato un evento conviviale, di qualità, dove i cibi si accompagnano alla loro storia, tradizione, modalità di preparazione e degustazione; una vetrina per tanti produttori locali e per scoprire ed affinare gusti e sapori. Ma anche occasione per conoscere altre realtà dell’eccellenza gastronomica italiana, come il famoso pane di Altamura e gli altri prodotti da forno tipici dell’Alta Murgia, in Puglia, che contribuiscono ad arricchire una manifestazione che può ormai essere definita a pieno titolo la vera fiera dei prodotti tipici del basso Lazio.

Per ulteriori informazioni Associazione Gaetavola www.gaetavola.org