Angoli suggestivi e gioielli architettonici, personaggi e tradizioni del passato: il 16 e il 23 settembre “Borghi in festa” accende i riflettori sul patrimonio artistico e sulla ricchezza gastronomica di Mondovì e del Monregalese.

Con “Borghi in festa” l’associazione Monregaltour mostra ai turisti – e agli stessi cittadini del luogo – la ricchezza di cultura, tradizione e gastronomia di Mondovì e del Monregalese. Da ormai sette anni è un appuntamento fisso per l’autunno della zona: momento di festa e d’orgoglio per poter mostrare un patrimonio di storie, arti e prelibatezze non ancora abbastanza note al di fuori dei propri confini.

Centri storici che uniscono medioevo e barocco, tesori d’arte e stupori della natura, tradizioni secolari e colline che risalgono verso le montagne sempre più vicine: viaggiare in questi territori è addentrarsi in un angolo di Piemonte inconsueto, fuori dalle “rotte” più battute e capace – forse proprio per questo – di stregare ogni sguardo.

Protagonista della prima domenica (il 16 settembre) è Villanova Mondovì: nel giorno della Festa patronale dell’Addolorata l’invito è ad andare alla scoperta di un comune ricco di monumenti, opere d’arte e storia, degnamente rappresentati dall’Antica Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina sorta presumibilmente nel 1300, dalla Chiesa di San Lorenzo costruita nella prima metà dell’800 e dalla Chiesa di Santa Caterina, originale esempio di barocco piemontese. Il territorio villanovese è ricco, inoltre, anche di grandi attrazioni naturali, quali il suggestivo labirinto sotterraneo della Grotta dei Dossi. Scoperta casualmente durante una battuta di caccia alla fine del Settecento, sullo scorcio del secolo successivo fu la prima grotta d’Italia ad essere illuminata elettricamente. Offre al visitatore una ricca serie di ambienti dai nomi evocativi. Attraverso la “Sala della Frana”, infatti, e la “Galleria Moresca” si raggiunge la grandiosa “Barca di Caronte” e quindi il “Salone del Lago”.

Nella seconda domenica di “Borghi in festa”, il 23 settembre, l’invito è a percorre le strade e le piazze di Mondovì, lasciandosi guidare da personaggi in costume pronti a farsi guide turistiche per mostrare gli scorci più caratteristici: quello di Piazza e del suo centro storico, con la Torre civica a far da prezioso sfondo alla musica del Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo con il suo Assieme di Ottoni, ospiti di “Castelli in scena”. Da lì, poi, sarà facile andare alla scoperta degli altri gioielli architettonici della città: la Chiesa di San Pietro con l’elegante baldacchino sormontato dal Moro, un automa battente le ore, eredità delle incursioni saracene nella zona e oggi maschera ufficiale del carnevale di Mondovì. E ancora la Chiesa della Missione con la sua facciata barocca, la Chiesa della Misericordia, opera del celebre architetto Gallo, e la Chiesa Cattedrale di Mondovì intitolata a San Donato.

MONREGALESE

Il Monregalese è una terra estremamente affascinante, ricca di scorci caratteristici. Territorio che si adagia a valle delle estreme lingue delle Alpi Marittime, scende verso Mondovì e si allarga sulla pianura lungo il torrente Pesio, estendendosi fino ai margini del Cuneese, al Fossanese ed alle Langhe. Un territiorio dunque molto vario, omogeneo per cultura e tradizioni, eterogeneo per paesaggi e scorci naturalistici. Una delle posizioni migliori per apprezzare questo magnifico paesaggio è dalla Torre del Belvedere di Mondovì Piazza, dove lo sguardo si perde a vista d’occhio, durante le belle giornate di sole, verso la Bisalta ed il torinese da una parte e verso le Langhe ed il cebano dall’altra.

MONDOVÌ

La caratteristica peculiare di Mondovì è data dalla divisione netta in fatto di posizione dei tre borghi antichi: Piazza rimane arroccata al Monte di Vico, da cui trasse il nome la città, superbo colle che ospita i monumenti più antichi e il Belvedere, famosa balconata sulla pianura e sulla cerchia delle Alpi; Breo, invece, l’attuale centro commerciale e sede del Comune, abbraccia le falde estreme del colle, delimitato dal torrente Ellero.