IL SABBA DELLE STREGHE
Sabato 4 settembre a Montà d’Alba (CN) in un simpatico paese arroccato sulle colline del Roero, si aprirà la 46ª Sagra di Settembre nel miele e nel vino 2010.
La manifestazione verrà inaugurata da uno spettacolare Sabba delle Masche (masche è un termine locale che identifica le streghe), programma per sabato 4 settembre nell’elegante piazza S. Michele.
L’ evento nuovo e suggestivo avrà una duplice funzione: stuzzicare il pubblico con gustosi momenti culinari affiancati a coinvolgenti racconti di masche e streghe con l’immancabile travolgente “sabba” finale.
L’idea parte dal desiderio di raccontare le masche ricercando i racconti evocativi più suggestivi spaziando nel vasto panorama di Roero e Langa, dove le streghe di un tempo erano presenti nell’immaginario collettivo e forse a volte, non solo nell’immaginario.
La serata si concluderà con l’accensione del falò e con il loro travolgente ballo, riproponendo quelle certe notti dove magicamente si incontravano quelle strane donne e Belzebù.
Musiche, melodie in sottofondo ed effetti di luce accompagneranno i racconti conducendo tutti al rito finale del Sabba.
Programma della sarata di Sabato 4 Settembre:
a partire dalle ore 18.00 sarà servita l’APERICENA curata dallo staff del “Salotto” in piazza San Michele.
Il vino servito è scelto dai produttori vitivinicoli di Montà.
Seguirà l’infernale e magica rappresentazione del Sabba delle Masche con narrazioni e racconti che le vedono protagoniste assolute.

CURIOSITA’ SULLE MASCHE
In passato l’apparizione di una masca era cosa normale e così pure i suoi dispetti.
C’erano incomprensioni tra moglie e marito? una suocera non andava d’accordo con la nuora, non comparivano figli maschi? i vicini e i parenti si rivelavano dispettosi, se la visita del promesso alla sua bella non avveniva? una mucca non dava il latte o non restava fecondata dal toro, tutte queste manifestazioni si attribuivano agli influssi malefici della strega! O come siamo più abituati chiamarla: masca!
Seppur dotata di poteri straordinari, era una persona con caratteristiche fisiche comuni, viveva normalmente tra la gente ed era inserita nel contesto sociale ed economico del paese. Generalmente era donna: ciò trova una plausibile connessione con la condizione femminile del passato.
La casa o territorio delle masche è indicato con precisione nei racconti popolari: è circondato dal bosco sempre in ombra. C’erano anche le strade delle masche, noi stessi a Montà ne abbiamo una, quelle sepolte nel verde o in mezzo a boscaglie, dove non si doveva mai andare di notte, se non si voleva vederle o subirne le cattiverie.
Per allontanare il male che le masche potevano progettare o indirizzare a qualcuno nulla v’era se non le preghiere alla Vergine, ai Santi e a Gesù.
Il mondo contadino è pervaso di credenze. Tra le tante si possono ricordare le seguenti: l’invito a non lasciare i panni dei neonati ad asciugare all’aperto dopo il suono dell’“ave maria”, a segnare una croce sulla pasta quando si preparava il pane nella madia, a far il bucato di tutto quello che il defunto ha indossato o toccato prima della sepoltura e a portare nel cortile, prima di un temporale, le catene dei fornelli, dei camini, è risuonato perentorio pure l’ammonimento ad avvicinare con cautela scale, rastrello e funi del carro, non guardare nel pozzo, non uscire sbattendo la porta…
I rimedi di più facile impiego quando occorra contrastare e neutralizzare il maleficio che la masche hanno generato? Far benedire il figlio in tre chiese diverse e far bollire i suoi vestiti, usare la corona del rosario, ascoltare il suono dell’Ave Maria, bagnarsi nell’acqua benedetta, far dire delle messe, indossare collane cui sono appese medaglie benedette, nominare Gesù o Maria, farsi il segno della croce. I segni vittoriosi del cattolicesimo contro la superstizione pagana!

CURIOSITA’ SUI SABBA DELLE STREGHE
Le leggende raccontano tempi remoti nei quali le streghe, presenze misteriose ed inquietanti, entravano a prepotenza nel quotidiano dei contadini, spesso nascoste di giorno e pronte ad uscire allo scoperto col favore delle tenebre. Le notti di luna calante erano, tuttavia, le preferite. È in queste notti che volentieri si radunano, si danno convegno in un luogo sempre diverso: una radura, sotto l’albero a loro più congeniale: un noce o un castagno. Giungeva per prima alla radura la più anziana delle streghe, per indicare alle altre il luogo del sabba.
Giungevano, poi, alla spicciolata, tutte le altre, chi volando chi frettolosamente a piedi. Indossavano una lunga veste, che copriva loro la caviglia, poiché se qualcuno l’avesse mai veduta avrebbero perso il potere. Tutte avevano sotto il braccio una fascina di legna da ardere, per alimentare il fuoco del FALO’, che avrebbe dovuto ardere sempre più vigoroso diffondendo i suoi bagliori ovunque.
Davano così inizio alle danze sempre più forsennate e frenetiche, emettendo urla che non avevano nulla di umano, illuminate dalle fiamme che divampavano. Così aspettavano l’arrivo di Belzebù il cui arrivo rappresentava il culmine del Sabba. Lui dava loro tutto il potere che serviva perche gli uomini le temessero.
Era l’ora delle maledizioni più terribili, dei malefici più nefasti, che solcavano l’aria impregnandola del male che incombeva sugli ignari abitanti del luogo delle Rocche.
Chi fosse per sua sfortuna capitato a passare di lì avrebbe udito versi agghiaccianti come fanno i gatti in amore o sghignazzi da far accapponare la pelle.
Poi le fiamme poco a poco si riducevano sino ad essere solo un filo di fumo, e poi ancora solo il buio ed il silenzio.

CONTATTI E INFO
Informazioni: 0173.97.61.81 – 0173.97.74.11
Cene all’Osteria della Masca Fiorina: 393.90.19.347 – 338.46.85.678
Info su Corri Montà: 339.488.95.12
Corto Dams Festival: 333 87 27 760 – www.cortodamsfestival.it

SITO WEB GENERALE DELLA 46^ SAGRA DI SETTEMBRE: www.inroero.com/monta