Insenatura rocciosa by Mimmo
Paese abbandonato by Mimmo
Labin panorama by Mimmo
Umago di notte by Mimmo
Rovigno di notte by Mimmo
Groznjan, paese degli artisti
Porticciolo di Rovigno by Mimmo
 Costa di San Lorenzo (Umago) by Mimmo

…inizialmente si pensava ad un’altra meta…. poi un conoscente ci propone una soluzione per me inconsueta: affittare una camera presso una famiglia del luogo… la sua!
Parto con mille pregiudizi, solite paranoie da italiani, immagino che la pulizia lasci a desiderare, che vivere con due estranei, per giunta di diversa nazionalità, debba essere pesante da affrontare.
Partiamo dall’Abruzzo, viaggio piuttosto lungo, ma sereno, attraverso tutta la costa adriatica. Porto con me il mio passaporto fiammante, fatto per l’occasione, nella previsione di attraversare le varie dogane, slovena e croata. Nessun problema in merito, il fatto di essere turisti, per lo più italiani, è un passaporto di per sé! Su internet ho letto che anche la carta di identità è sufficiente, ma non si sa mai, mi dico!

Il paese in cui alloggiamo è Carsette vicino Umago – Umag, minuscolo, mi chiedo ancora come abbiamo fatto a trovarlo! La natura appare subito rigogliosa ed incontaminata, caratterizzata da vaste distese verdeggianti, boschi, mare azzurrissimo.
Apprendo da subito che lì in Croazia, chiunque ne abbia la possibilità, affitta una stanza della propria casa; scopriremo poi che alcuni cedono l’intero appartamento, adattandosi a vivere in alloggi di fortuna. L’affitto della stanza costa pochissimo, 25 euro al giorno per due persone, avevamo inoltre la possibilità di usufruire dell’intera casa. La gente del posto è davvero ospitale, i nostri coinquilini parlavano un ottimo italiano con accento veneziano e ciò ci ha aiutato a comprendere le abitudini del luogo. Lì la guerra non è mai arrivata, siamo vicinissimi al confine italiano e a 300 km da Zagabria. Le case sono curate e pulite, almeno la nostra lo era, con mio grande sollievo! Il turismo è un’importante fonte di sostentamento.

Il primo posto visitato è Umago, il più vicino al nostro paese. Siamo a 34 km dal confine italiano, Umago è una graziosa cittadina medioevale il cui centro storico, con le sue viuzze e le case di varie epoche, le baie e le piccole cale, ha fatto di questa zona, un grande polo turistico. Ricchissima di negozi, ristoranti, gioiellerie luccicanti è circondata da un bellissimo mare. Tutta l’Istria è dominata da coste rocciose ed incontaminate, il mare è ricchissimo di pesci, seppie e piante acquatiche. Le ciabattine di gomma sono necessarie per entrare in acqua, gli stessi fondali marini sono per lo più rocciosi. Lì a Umago ci è capitato un piccolo inconveniente. Nella piazzetta del paese era in sosta un trenino turistico, almeno così pareva. In realtà era un servizio navetta che riconduceva i villeggianti ai campeggi limitrofi e piuttosto lontani. Non prendetelo! In circa 20 minuti, ci siamo ritrovati lontanissimi dal punto di partenza, con la consapevolezza che non c’erano corse che tornassero indietro. Dopo l’iniziale sconforto, ci siamo messi in cammino e grazie a Dio, facendo un percorso alternativo e molto più breve, siamo tornati, sconsolati, al punto di partenza! Da sola mi sarei persa, era anche notte…che spavento!

Altri posti molto carini da visitare sono Porenzo -Porec e Rovigno – Rovinj, entrambi situati sulla costa.

Rovigno è il centro più esteso lì vicino, si raggiunge con una delle poche grandi strade del luogo, ricavate scavando nella roccia. Il percorso è caratteristico proprio per questo motivo, è come essere immersi in piccoli canyon artificiali. All’ingresso del paese c’è un grosso parcheggio a pagamento, dove poter lasciare l’auto fino all’una di notte, al costo di 6 kune l’ora, meno di un euro. (Il cambio è di 7,50 kune per un euro, circa). Il paese è molto ben tenuto e sorge sul promontori di un suggestivo isolotto collegato con la terra ferma. Conserva ancora l’antica cinta muraria, cui si ha accesso attraverso grosse porte in pietra. Raggiunto la cima della collina, si può visitare la massiccia Cattedrale di Santa Eufemia, dove sono conservate le spoglie della santa protettrice. Per il resto, il paese è ricchissimo di negozi, gioiellerie, ristoranti di ogni sorta, pizzerie. Purtroppo è impossibile sperare di mangiare cibo locale, c’è un’ invasione di spaghetti un po’ scotti e pizze di varia consistenza. Siamo riusciti ad assaggiare i cevapcici, gradevoli polpette di carne mista molto speziata (aglio e cipolla), buono è anche il vino locale, la malvasia, il terrano e le molteplici varietà di pesce. Fuori da Rovigno, a qualche km dall’ingresso del paese, ci siamo fermati a cenare presso un ristorante-pizzeria, l’Orca, lo segnalo in quanto il cibo è di ottima qualità e tiene conto anche della cucina locale. Nel centro di Rovigno è invece tutto troppo standardizzato: spaghetti e pizze la fanno da padroni, fritto misto, gelati, tutto troppo italiano per i miei gusti!

Porenzo è una graziosa bomboniera, dai bellissimi palazzi in stile veneziano, piuttosto cara e presa d’assalto dai turisti. Proseguendo da Rovigno, si raggiunge Pola, piuttosto distante da Carsette, a circa 100 km. E’ una grossa città, piena di traffico e di gente, famosa per l’anfiteatro romano.

Molto caratteristico è anche Labin, paesino variopinto nei pressi del mare e a qualche km da Pola. La più vicina spiaggia da Labin è situata presso Rabac, importante località turistica all’interno di una baia, contornata da bellissime spiagge ciottolose, intervallate da pinete e scogliere. Rabac era un antico villaggio di pescatori, oggi ricchissimo di strutture ricreative e sportive.

Per i “temerari”, consiglio di visitare i paesi dell’entroterra, con la consapevolezza però, di conoscere un mondo diverso da quello fino ad ora descritto, privo di turismo e poco densamente abitato. E’ indispensabile una cartina dettagliata, in quanto i paesi, il cui sostentamento deriva per lo più dall’agricoltura, sono molteplici, piccolissimi, sparsi lungo vasti spazi verdi.
Da segnalare Motovun, meno di mille abitanti, situato su una collina che si affaccia su una pianura verdeggiante, nella valle della Mirna, a 20 km a nord-ovest di Porenzo. Il paese è famoso per la produzione di tartufi che abbiamo assaggiato in un ristorante situato nella piazzetta del paese. Molto caratteristico è anche Groznjan, il paese degli artisti, dove molti cantanti e strumentisti si ritirano per motivi di studio e per organizzare concerti e spettacoli musicali.

Sconsiglio di visitare Pazin, lontana da raggiungere, in quanto situata nel cuore dell’Istria e priva di qualsiasi attrattiva, a mio parere!

Tutto ciò per la modica cifra di 500 euro, per due persone, inclusiva di cene nei vari ristoranti, compere varie, benzina e pedaggio autostradale in Italia… lì non ci sono autostrade!
Cos’altro dire? La gente è ospitale, gli italiani sono molto più amati dei tedeschi, che a loro parere hanno il “braccino corto”, sono cioè restii quando si tratta di spendere dei soldini! Il caffè che si beve in Croazia è simile a quello turco, lungo, dal sapore insolito; si usa la polvere di caffè, immersa in acqua bollente, che poi si deposita sul fondo della tazza… dubbio il gusto, ma caratteristico il rituale di preparazione! Il gelato si paga in funzione del numero di gusti prescelti: una pallina, 3 kune… strana usanza! Il comunismo è da molti rimpianto, dicono che prima si stava meglio, troppe tasse affliggono i cittadini e l’economia è ancora altalenante. I croati guidano malissimo: sorpassi in curva, sui dossi, velocità elevata… occhi aperti quindi!

Il resto scopritelo voi… io sono stata bene e ho imparato molto, anche ad abbandonare i pregiudizi iniziali… viaggiare apre la mente e non è una frase fatta, mi sento già una persona migliore!
Buon divertimento!
Claudia