Presentazione
E’ peculiarità del territorio infatti esaltare tutti i prodotti del sottobosco (tartufo in testa), come a Sant’Agata Feltria e Sant’Angelo in Vado. Dici autunno e intendi funghi e castagne, e il Montefeltro non fa certo eccezione: Piandimeleto si attrezza per la annuale Mostra Micologica, Talamello si agghinda per la Festa della Castagna.
Ma se siete a dieta, non abbiate paura…
Lascerete a terra i crapuloni che vagano di osteria in trattoria, e potrete librarvi leggeri nell’aria “stravagante e pericolosa”, come disse qualcuno nel Cinquecento. E dopo aver assunto proteine nobili in dosi massicce, cosa c’è di meglio di una bella sgroppata in bicicletta?

La rotta
Consigliamo di seguire la direzione dei “profumi del Bosco”, agevole per quanti viaggiano in piena libertà con macchine, moto e camper. Seguiamo strade poco battute, di quelle che tagliano l’Appennino e che propongono scenari mutevoli a seconda delle vallate che si attraversano. L’itinerario è valido in entrambi i sensi. Si parta da S.Angelo in Vado (facilmente raggiungibile dalla Fano-Grosseto o da Urbino) da dove (via Belforte all’Isauro) si giungerà a Piandimeleto. Ora, oltrepassato Frontino, ci si dirigerà in direzione Carpegna. Una volta svalicato, Pennabilli è ormai dietro l’angolo, e la rupe di S.Agata Feltria anche. Decidendo di cambiare colle, si coglierà l’occasione di vedere Talamello per poi prendere la Marecchiese per Rimini. Durante questo tragitto, è molto probabile che incappiate in piú di una sagra che hanno, per l’appunto, il “profumo del bosco”.

Quello che… le guide “ufficiali” non dicono
Si lasci l’auto e si percorrano i sentieri nei boschi, nei pressi dei Borghi. Durante il cammino, respirando l’aria pura e salubre, si può fruire del bosco anche come fonte di alimento: scoprendo delicatezze locali quali erbe, radici, frutti, fiori, che servono per la sopravvivenza degli animali erbivori ma sono serviti e servono anche per l’uomo. In particolare segnaliamo il BIANCOSPINO, un toccasana per l’attivita cardiaca; i frutti del PRUGNOLO, da raccogliere e utilizzare per la preparazione di marmellate.

Dove pedalare
Proponiamo un percorso di 14 km accessibile a tutti, da Mercatello sul Metauro a S.Angelo in Vado, dove si arriverà affamati e pronti per il pranzo. In rilievo un paesaggio agrario di grande pregio, ancora integro, e nemmeno tanto all’orizzonte, il Monte Nerone e il Sasso Simone e Simoncello. Da Mercatello sul Metauro, lambendo la località di Cal Banchino, si raggiunge lo spartiacque tra il fiume Foglia e il Metauro. Dopo una salita “brucia-grassi” ci si deve dirigere prima verso Ca’ Libori e poi verso Sorbitolo. Segue la discesa verso S.Angelo in Vado.

Curiosità
Nel cuore del territorio proposto dall’itinerario, vi è un punto fonte di mistero, vuoi per l’ambiente, vuoi per i personaggi come Nicola Gambetti. Stiamo parlando di Monterotondo, sito in un luogo impervio e cupo, che ha visto le opere del citato alchimista-mago che usava doti naturali e soprannaturali per curare la gente. Morì nel 1921, ma a detta di molti, la sua presenza è ancora avvertibile…

Dove e cosa mangiare
Siamo convinti che i fatti valgano piú di mille parole: riportiamo dunque alcuni menú tipici che si possono richiedere in zona! Si va dallo Strudel salato ripieno di Robiola e Funghi, Frittatina al profumo di Tartufo e Porcini ai Tortelloni al tartufo, un prelibato sposalizio tra una pasta stirata al momento e un misto di formaggi. Se non volete dilungarvi troppo per il pranzo, è sempre valida l’opzione dell’acquisto sulle bancarelle delle Sagre, dove richiederete (attratti da colore ed odore) le tipicità quali il Marrone del Montefeltro, il Formaggio di Fossa, la Casciotta di Urbino e anche il Bostrengo.