Val Venosta
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La torre nel lago di Resia

Una delle icone della Val Venosta è un curioso campanile che emerge in un lago alpino. Di cosa si tratta?
Nei pressi del Passo Resia, proprio lì dove nasce l’Adige, un solitario campanile sorge dalle acque azzurre del lago di Resia. La sua storia è legata all’antico abitato, che venne sommerso dal Lago di Resia, un lago artificiale costruito nel 1950 per la produzione di corrente idroelettrica, decidendo di sfruttare i laghi di Resia, di Curon e di San Valentino alla Muta. La creazione di una grande diga unificò i primi due laghi e sommerse gli abitati di Curon e parti di Resia, come anche gli antichi abitati di Arlung, Piz, Gorf e Stockerhöfe. Gli abitanti di questi paesi furono costretti a lasciare le loro case ed il loro terreno. Tranne il campanile romanico della chiesa, risalente al XIV secolo, monumento storico sotto tutela, tutti gli edifici furono distrutti e il paese venne ricostruito più a monte.
La leggenda narra che in certi giorni ancora oggi si possono udire le campane del campanile che risuonano dal fondo del lago!
Grazie a venti forti e frequenti il lago di Resia è diventato anche un noto luogo d’incontro per gli appassionati di kitesurf. E d’inverno, sul lago ghiacciato si pratica sci di fondo e slitta a vela.

Naturno

Nel paese di Naturno, a 528 m di altitudine, tra frutteti e vigneti, si nasconde uno dei patrimoni storici-artistici più importanti della regione altoatesina, la piccola chiesetta di S.Procolo risalente al VII secolo d.C. All’interno si trovano gli affreschi più antichi dell’intera area linguistica tedesca come anche degli affreschi gotici del XIV secolo d.C.
A pochi passi dalla chiesa si trova un museo dedicato alla chiesa, inaugurato nel 2006. Il percorso completamente sotterraneo, racconta ben 1.500 anni di storia della popolazione di questo territorio.

Le possibilità di escursioni e biciclettate sono tantissime. Ecco alcune più curiose.
A Naturno si trova un centro sportivo dotati di diversi campi e un bellissimo minigolf, una struttura unica in tutto l’Alto Adige e omologato secondo le norme internazionali, inserito nel bosco, con due diversi e divertenti percorsi di gioco.

Un’altra bella gita a misura di famiglia, si può fare prendendo la funivia Unterstell – Naturno che porta in pochi minuti da Naturno a Unterstell (1.282 m) sul Monte Sole. La moderna funivia, che può trasportare 25 persone per volta, conduce nel cuore del paradiso escursionistico del Monte Sole nel Parco Naturale del Gruppo del Tessa. Le passeggiate possibili sono decine.
Un parco giochi alla funivia e diverse baite dove degustare semplici menu completano l’esperienza.

Tutti a bordo, si parte su trenini a vapore!

Domenica pomeriggio non prendete impegni e state pronti per salire a bordo di un… trenino a vapore!
La vecchia stazione ferroviaria è stata ristrutturata ed ospita la “stazione ferroviaria del divertimento”. Per i sogni dei più piccini, ma anche dei grandi che si divertono più dei bambini, un trenino da giardino con locomotiva a vapore offre il giusto divertimento. Per una lunghezza di 800 metri si può viaggiare su piccoli treni a vapore, a diesel o su un treno elettrico.

Su un binario disattivato, per due volte su 500 metri, è possibile partecipare ad una corsa nostalgica ed avventurosa su un’antica “Draisina”.
In loco un vagone dismesso della ferrovia retica è stato adibito a bar, gestito in modo familiare, dove poter fare una piccola merenda in compagnia.
Informazioni: www.eisenbahn.it

Messner Mountain Museum a Castel Juval

Sopra Stava si erge Castel Juval, residenza estiva del famoso alpinista Reinhold Messner, e sede del museo MMM Juval (il mito della montagna), uno dei 5 musei di Rheinold Messner dedicati al mondo delle montagne. L’esposizione comprende una grande raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre, una collezione di cimeli tibetani e maschere provenienti dai cinque continenti.
Castel Juval è raggiungibile da Stava percorrendo il sentiero n° 1 ed attraverso la roggia di Stava.
Informazioni: www.messner-mountain-museum.it

Cascata di Parcines

La Cascata di Parcines, visibile anche dal lato a valle della Val Venosta, è sicuramente un miracolo unico della natura e la cascata più suggestiva dell’intero arco alpino. Le eccezionali masse d’acqua del torrente di raccolta situato a 2.800 m d’altitudine sulla Cima Fiammante, piombano dapprima da gradoni rocciosi per poi riversarsi, come guidate da un’impressionante forza della natura, quasi perpendicolarmente da un’altitudine di 97 m.
Le masse d’acqua sono particolarmente copiose al momento del disgelo (da maggio a luglio) oppure dopo un forte temporale (portata d’acqua: da 4.000 a 10.000 litri al secondo).
Particolare è la zona vicino alla cascata: il clima salubre deriva dalla presenza di un’alta concentrazione di ioni negativi di ossigeno.

La cascata è facilmente raggiungibile dal centro di Parcines con il Tourist bus oppure a piedi in un’ora e mezza di cammino. Dal parcheggio cascata (1.073 m), parte un sentiero sicuro che conduce ad un pulpito da dove è possibile ammirare la cascata da vicino.

Castel Coira

Castel Coira, a Sluderno, vicono Glorenza, è uno dei più bei castelli dell’Alto Adige e conserva parti romaniche, gotiche e rinascimentali.
La visita inizia al piano terra del loggiato, dove si trova la stube dei lanzichenecchi, con massiccio soffitto a travi, originali, i cui molti buchi testimoniano l’usanza dei soldati di appendere lì le armi da punta. Tre cassapanche tardogotiche sono disposte lungo le pareti, mentre il vasellame di peltro è del 1700.

Tornati nel cortile del loggiato, si sale al primo piano, dove sulla volta è raffigurato un tortuoso albero genealogico delle famiglie Matsch e Trapp. Notevole il gruppo di dipinti che raffigura alcune scene tratte dalle favole di Esopo, come il corvo e la volpe, il lupo e la cicogna, la volpe e il lupo, la scimmia e il pavone, e ben conservati gli aforismi latini, perfettamente leggibili. Rarità iconografica è la scena dei buffoni, con un giullare che cova le uova, poi con i piccoli buffoni coi berretti a sonagli che si liberano dei gusci, e vengono messi in un sacco, da cui cercano di scappare. Le 16 colonne, tutte diverse, recano scolpiti nei capitelli gli stemmi delle famiglie imparentate con i Matsch ed i Trapp.

In alto, su tre lati, pitture allegoriche dei mesi dell’anno; nei lacunari del soffitto a cassettoni, sculture bianche e dorate dei segni zodiacali, di Giove, Luna e Sole.
Una porta aperta, ma invalicabile, mostra la splendida biblioteca, con librerie acquisite nel 1924, dalla biblioteca Kuenburg di Salisburgo, ed un bellissimo esemplare imbalsamato di otarda, uccello simile alla gru, simbolo della famiglia Trapp.
Nell’angolo sud ovest si trova una grande stufa di ceramica e poi… visitatelo!
Informazioni: www.castelcoira.com

Glorenza: il più piccolo borgo medievale d’Europa

Con i suoi 885 abitanti, Glorenza è una delle più piccole città medievali d’Europa e uno dei più bei borghi d’Italia.
Le mura, unica fortificazione cittadina intatta in tutto l’Alto Adige, racchiudono un assetto urbano di cui è ben visibile l’origine medievale, anche se a predominare sono le forme architettoniche del XVI sec.
Vige in città il detto: “La nostra città è così piccola che dobbiamo andare a messa fuori dalle mura.”
In settembre si festeggia con la fiera della Pera “Pala”, specialità locale.

Silandro e le sue tradizioni

Le tradizioni di Silandro legate alle festività e alle stagioni sono numerose. Più che visitarne il paese, è bello viverne le sue ricorrenze.

Tra le più particolari nei giorni antecedenti l’epifania, i Sternsinger (i cantori della stella) vanno casa per casa, portando il messaggio di pace di Gesù Cristo e cantando delle canzoni. Inoltre raccolgono soldi per progetti sociali nel terzo mondo. Alla fine vengono scritte in gesso le tre lettere C + M + B (che sono le iniziali della frase latina Christus mansionem benedicat, ovvero Cristo benedica questa casa, solitamente erroneamente tradotto nei tre nomi dei re magi Caspar, Melchior e Balthasar) sullo stipite della porta di casa.

Lo Scheibenschlagen si rinnova la prima domenica di quaresima dell’anno, quando diversi dischi di betulla o pino silvestre vengono portati su un punto esposto della montagna. Al calare del sole viene acceso un fuoco per rendere i dischi incandescenti, mettendoli prima su un bastone di nocciolo. Dopo questo procedimento, accompagnati da grida di diverse rime, i dischi infuocati vengono lanciati giù per la montagna nella vallata. Con questa usanza viene cacciato l‘inverno.

Il giorno di San Martino al tramonto, i bambini dell’asilo, accompagnati dalle maestre, fanno un giro per il paese, ciascuno con la lanterna costruita all’asilo, per ricordare San Martino, che ha diviso il suo mantello con un povero.

Il 5 dicembre è il giorno del diavolo (Tuifltog): nel pomeriggio giovani uomini corrono in giro in gruppi chiamati Krampus, mascherati da diavoli. I Tuifl sono organizzati in cortei e lavorano per mesi alle loro maschere e ai costumi, realizzati con lana o pelle; le maschere sono di legno. Ogni Krampus ha una campana delle mucche attorno ai lombi. Circa 85 Krampus corrono in giro per il paese. La sera c’è un corteo dei Krampus, accompagnato da San Nicola e il Knecht Rupprecht; al suo termine San Nicola bussa di casa in casa con un paio di Krampus e porta picocli doni ai bambini.

Castel Tirolo

Castel Tirolo, vicino Merano è il castello avito dei Conti del Tirolo che diede il nome alla regione. È sede del museo storico-culturale della Provincia di Bolzano.
Info: www.schlosstirol.it

Merano, non solo mercatini natalizi

Gli eventi legati alla musica, all’enogastronomia, al benessere e alle tradizioni sono il filo rosso di tutto l’anno meranese. In qualsiasi stagione andrete, troverete numerose proposte.
Noi suggeriamo la gita formato famiglia in uno dei più complessi botanici italiani: i giardini di Sissi, ovvero Castel Trauttmansdorff.

Il castello è diventato famoso grazie alla principessa d’Austria, Sissi, che passò le sue estati a Merano, dove risiedeva presso il Castello stesso. La visita è un viaggio nella botanica di tutto il mondo in 12 ettari di spazio: il clima mite della città soleggiata di Merano permette questo ed altro. Non soltanto l’unicità estetica dell’architettura del verde, ma anche la vastità delle piante vale una visita.

Nei giardini si trovano anche un’area dedicata alle succulente, un labirinto, un laghetto di ninfee, le rocce sonore, la voliera con i pappagalli e il binocolo di Thun, una piattaforma panoramica da cui si gode il panorama sulle Alpi meranesi. Tutto è debitamente segnalato e accessibile anche a passeggini e disabili.

Il complesso comprende anche la visita al Castello: al suo interno è situato il ristorante con una bella terrazza panoramica, il museo del turismo altoatesino Touriseum (davvero simpatico e interattivo!) e la visita alle stanze di Sissi.
Il giro del castello si conclude con il gioco dell’Alto Adige: una sorta di enorme flipper in legno, tutto da provare!

Scarpe comode e vestiti “a cipolla”: considerate almeno tre ore per visitare castello e una parte dei giardini. I percorsi possibili sono diversi: scegliete quello che preferite e percorretelo godendo della natura intorno e davanti a voi.
Informazioni: www.trauttmansdorff.it

Enogastronomia in Val Venosta

Vini, formaggi, salami affumicati, speck, canederli, miele e marmellate di bosco, pane con svariati cereali e frutta secca, dolci e strudel: sono tante le delizie che offre tutto l’Alto Adige.
Ma la Val Venosta, particolarmente mite e fertile, è la regina della produzione di mele: sono tonnellate le mele verdi, gialle e rosse che in particolarmente all’inizio dell’autunno decorano gli sterminati frutteti che ricoprono tutta la vallata.

Le zone di produzione delle mele iniziano a 500 metri e proseguono fino a 1.000 metri per soddisfare le esigenze delle diverse varietà; con più di 300 giorni di sole all’anno, meno di 500 mm di precipitazioni annue ed una forte escursione termica tra il giorno e la notte, le mele della Val Venosta maturano più lentamente ed intensivamente con risultati ottimi.
Lungo la strada principale della vallata sono numerosissimi i chioschi che offrono cassette di mele profumate, per uno spuntino sano e gustoso!
Sono sempre disponibili prodotti, pacchetti e trattamenti a base di mele!
Informazioni: www.facebook.com/melavalvenosta

La Val Venosta è famosa anche per la “Vinschger Marille”, un tipo di albicocca molto saporito a causa delle particolari variazioni climatiche che vanno dal clima mediterraneo all’aria fresca di montagna. Frutta fresca, tutta da assaporare tra una escursione e l’altra!

Un’altra esperienza da vivere è la visita al birrificio Forst: la più grande birreria dell’Alto Adige e una delle più grandi di tutta l’Italia. Si trova appena fuori Merano in direzione Val Venosta. Il complesso è nello stile della tipica architettura altoatesina, un vero villaggio della birra.
La visita guidata, che si tiene ogni giovedì pomeriggio, si può prenotare da giugno a settembre solo telefonicamente allo 0473/260111, numero attivo da lunedì a venerdì dalle ore 7 alle 17.
Presso il birrificio sono presenti ristoranti, dove si possono degustare le birre e i migliori piatti tipici altoatesini, tutti i giorni. Nel periodo natalizio è da provare la Forst Christmas Brew, rossa e dolce come la stagione di Natale.
Informazioni: www.forst.it

Tra i tanti vini altoatesini, ne citiamo uno da degustare in loco, che ne racchiude sentori e profumi, il Riesling di Naturno.

Se volete concludere la vostra vacanza in Val Venosta, suggeriamo un suggestivo ristorante, a tema stregato, sopra Cirlano, immerso tra i frutteti di Naturno. Informazioni: www.waldschenke.info

Se viaggiate con i bambini, vi consigliamo di non perdervi questa pubblicazione Alto Adige per piccoli esploratori. Escursioni a misura di bambini: contiene tantissime idee, luoghi, informazioni, indirizzi e orari per esperienze educative e divertenti, per una vacanza a misura di famiglia!
Oswald Stimpfl ha girato l’Alto Adige in compagnia di bambini, raccogliendo una serie di suggerimenti formidabili per gite in tutte le stagioni. Si può provare un percorso avventura, visitare un museo multimediale, un castello o una miniera, passeggiare in un biotopo o, ancora, salire su una nave. Audaci e curiosi, amanti della natura e dell’avventura, tutti saranno soddisfatti! Tra un’indicazione e l’altra, l’autore racconta inoltre storie che susciteranno il sorriso o lo stupore dei vostri piccoli accompagnatori. Programmare una gita sarà facilissimo, grazie alle informazioni pratiche che segnalano orari di apertura, prezzi dei biglietti di ingresso, indirizzi di punti di ristoro adeguati alle esigenze dei bambini oltre a indicazioni su come raggiungere la meta prescelta e su cosa portare con sé.