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Il modo più bello di raggiungere questa città è
senz'altro il treno, che ci conduce da un mondo fatto di terra di
pianura a un mondo dominato dalle superfici d'acqua...il turista
frettoloso di consumare questa città salirà immediatamente
sul traghetto che lo conduce alla celeberrima piazza, noi invece
proseguiamo a piedi dal piazzale della stazione verso uno dei quartieri
che più ha segnato la storia culturale di questa città
: Il Ghetto, parola che con tuttà probabilità
deriva da una fonderia del luogo detto "getto", ossia
colata.
Il termine venne successivamente adottato dai gruppi di ebrei di
tutti il mondo. E' nel 1516 che il Concilio dei Dieci decretò
che tutti gli ebrei di Venezia venissero confinati su un isolotto
di Cannaregio. Di giorno gli abitanti potevano uscire dal Ghetto
ma erano obbligati a indossare distintivi e berretti di identificazione.
Le uniche occupazioni loro consentite erano il commercio tessile,
il prestito di denaro e la medicina. Il numero crescente di ebrei
determinò l'espansione verso l'alto, con i cosiddetti Grattacieli
di Venezia nel vecchio ghetto (1541) e nel Ghetto Novo (1633). Oggi
poche famiglie ebraiche vivono al Ghetto, ma possiamo trovare negozi
kasher, un panificio, una biblioteca e cinque sinagoghe ebraiche,
nonchè un Museo Ebraico nel Campo del Ghetto Nuovo, dove
si vendono anche rabbini in vetro!
Per approfondire il tema ebraico a Venezia consigliamo:
M.G.Sandri,P.Alazraki, ARTE E VITA EBRAICA A VENEZIA 1516-1797,
ed. Sansoni, Firenze
E. Concina,U. Camerino, D. Calce, LA CITTA' DEGLI EBREI:
IL GHETTO DI VENEZIA. ARCHITETTURA E URBANISTICA.
Ed è il vetro il secondo filo conduttore di questa
visita. Anche per noi è arrivato di imbarcarci su un traghetto
che ci porterà fino a Murano. Il percorso è piuttosto
lungo (ma c'è un diretto dalla stazione che impiega poco
tempo) ma è piacevole per scoprire Venezia dal suo elemento
naturale, l'acqua.
Murano consiste di una serie piccole isole collegate da ponti.
Giunti in quest'isola, lasciamoci stupire dagli sgargianti colori
degli intonaci sempre nuovi e passeggiamo per le vie di quest'isola...
ma i colori riempiono non solo le pareti: è il vetro , cui
Murano deve interamente la propria ricchezza.
Murano era retta da un proprio governo, coniava le proprie monete
e aveva il proprio Libro d'Oro con l'elenco dei membri dell'aristocrazia.
E' il centro della lavorazione del vetro dal 1291 quando
le fornaci e gli artigiani del vetro si trasferirono qui dalla
città, per il pericolo di incendio degli edifici e gli
effetti spiacevoli del fumo.Nei secoli XV e XVI era il principale
centro vetrario d'Europa. Ai suoi artigiani vennero riconosciuti
privilegi senza precedenti, ma per coloro che lasciavano l'isola
per stabilirsi altrove erano previste pesanti punizioni, morte compresa.
Molte fornaci saranno liete di mostrarvi la soffiatura del vetro
dal vivo, dove maestri creano meravigliose opere d'arte. Scendete
alla prima fermata di vaporetto e proseguite sulla sinistra, ne
troverete molte.
Per chi desidera,segnaliamo anche la presenza a Murano del Museo
del Vetro, a Palazzo Giustinian, Fondamenta Giustinian.
Torcello, altra isola
Organizzatevi con i tempi per visitare anche Torcello,
una delle isole meno note della laguna: vi si trovano una chiesa
e una basilica risalenti al sesto secolo d.C. davvero affascinanti,
con pregevoli mosaici all'interno. Una curiosità: davanti
alle chiese si trova 'il trono di Attila' dove si dice vi
sedesse lui...la terza isola, Burano, che sorvoliamo, è adatta
solo a chi ama pizzi e merletti.
Venezia, una medina tra mille negozietti: lo shopping
Provate poi da san Marco a tornare verso la stazione o piazzale
Roma via terra: è bellissimo perdersi tra vicoli e vicoletti,
ponti e ponticelli. In zona Rialto i negozietti più economici
e fantasiosi. Gli acquisti sono obbligati: oggettistica varia in
vetro, maschere di ogni foggia, ma anche carte e stilografiche,
timbri e sigilli. E ancora le grappe e i dolci, in primis i baicoli.
Consigli utili:
Ricordatevi che il soggiorno non è dei più economici,
si paga ogni entrata in chiese, palazzi, musei, bagni pubblici:
per viaggiare tutto il giorno con abbonamento unico prenotare la
Venice Card www.venicecard.it
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Venezia
e il Veneto
I sestieri di Venezia. La pianura Veneta. Verona e il lago di Garda. Il
tour del vino in Valpolicella. Itinerari dettagliati. Carnevale, arte,
architettura, vini, gastronomia e altro ancora, nella classica visuale
Mondadori.
Venezia.
Con cartina
A Venezia incontrerete le tracce dei due grandi pittori veneziani, Tintoretto
e Tiziano, andando di bottega in scuola, di chiesa in chiesa; i commenti
degli spettatori esperti nei palchi del Teatro La Fenice; l'arte contemporanea
dell'ultima Biennale e delle collezioni Peggy Guggenheim e Pinault; un
prelibato "mangiare locale" a base di moleche, sarde insaor
e asparagi di Gassano; gli intrighi e i misteri di Palazzo Ducale; un'escursione
fra le isole meno frequentate della laguna a bordo di un bragozzo.
Verona
Amor
Verona Amor è un percorso a enigmi nella città dellAmore
per svelare i suoi misteri e scoprire gli angoli più suggestivi.
Diventa il protagonista della storia.
Il
Veneto in cucina
Una raccolta di ricette tipiche del Veneto, dall'esecuzione estremamente
semplice, all'insegna della regola aurea che dovrebbe ispirare ogni buon
ristorante: far da mangiare pochi piatti, ma fatti bene. Come diceva Angelo
Beolco detto il Ruzante, citato nella prefazione dagli autori, "la
cucina veneta ha la prerogativa di accontentare il signore e il popolano".
Il
gastronauta in Veneto. Viaggio tra le eccellenze del Veneto minore
16 itinerari attraverso la provincia veneta, alla scoperta di luoghi poco
conosciuti, ma ricchi di paesaggi, opere d'arte e giacimenti golosi.

I
bambini alla scoperta di Venezia
Venezia è la città dell'arte, del carnevale, dell'amore,
del fascino e del mistero. Questa guida pensata per i più piccoli,
conduce i bambini tra dedali di vie nascoste e piazze incantevoli, volando
tra i ponti e le acque di questa città "unica" al mondo,
protagonista di antiche storie, favole e leggende. Età di lettura:
da 8 anni.
Veneto
Aneddoti curiosi e specialità gastronomiche tipiche del luogo descritto
vanno a integrare le sezioni di ogni singola provincia. Inoltre una parte
dedicata all'interattività (Lavoro io) con testi e immagini su
cui lavorare giocando.
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