La Via di Francesco nasce come nuovo itinerario che attraversa l’Umbria, da nord (Citerna) a sud (Piediluco), sulle orme del Santo di Assisi: un cammino di 270 Km, suddiviso in 16 tappe nel cuore verde d’Italia.

L’itinerario è un cammino ideale, da percorre a piedi o in bicicletta, ispirato all’esigenza di una vita più autentica, un itinerario che collega tra loro alcuni “luoghi” che testimoniano della vita e della predicazione del Santo di Assisi.

Tra colline ricoperte di boschi e valli coltivate si percorrono sentieri, mulattiere e strade secondarie, scoprendo i piccoli centri e le cittadine dell´Umbria, dove è transitato Francesco ed ha vissuto gli episodi fondamentali della sua vita.

Punto focale della Via di Francesco è Assisi, cuore dell’itinerario, meta del cammino, dove si concentrano i luoghi di Francesco.

Fondamentale tappa l’Eremo delle Carceri, già antico luogo di eremitaggio, avvolto in un fitto bosco di latifoglie sulle pendici del Monte Subasio a 790 m. di altezza, ci si immerge in un’oasi di pace e di silenzio dove il giovane Francesco si ritirava in meditazione.

La Basilica di Santa Maria degli Angeli, meta di pellegrinaggio, sorge nell’area della “Porziuncola” dove nel 1226 morì Francesco, “nudo sulla nuda terra”. La sua tomba è nella cripta posta sotto l’altare della Basilica Inferiore di Assisi; da non perdere nella Basilica Superiore lo splendido ciclo di affreschi di Giotto, che racconta gli episodi della vita del Santo.

Ai pellegrini che raggiungono la Basilica di San Francesco ad Assisi, dopo aver compiuto a piedi almeno gli ultimi 75 Km o in bicicletta gli ultimi 150 Km, viene rilasciata la Credenziale, a testimonianza del cammino percorso con riportati i sigilli e le date dei luoghi visitati.

Il percorso del Nord

Il percorso del Nord per raggiungere Assisi, parte dal santuario de La Verna, sito al margine meridionale del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Dal Casentino si passa alla catena dell’Alpe della Luna (riserva naturale regionale), vasto territorio boscoso che la scarsità di insediamenti umani e l’assenza di strade di comunicazione hanno mantenuto in uno stato pressoché selvaggio e incontaminato.

L’itinerario conduce quindi nell’alta Valle del fiume Tevere, territorio storicamente rilevante, per il passaggio della Via Romea e per le contese collegate al suo controllo. La concentrazione di monumenti e capolavori d’arte le è valsa l’appellativo di “Valle Museo”.

L’ultimo territorio che si attraversa prima di giungere ad Assisi è l’Eugubino: zona prevalentemente montuosa, ricca di bellezze naturali e tesori d’arte, attraversata sin dall’epoca preromana dalle vie di comunicazione con l’Adriatico.

Le tappe per giungere ad Assisi da nord sono: Citerna, Città di Castello, Pietralunga, Gubbio, Biscina, Valfabbrica.

Luogo significativo nella vita di Francesco è sicuramente Gubbio: qui giunse “diseredato e quasi ignudo”, dopo aver lasciato Assisi e aver affrontato le varie peripezie del viaggio e qui avvenne il noto episodio di Francesco e il lupo di Gubbio.

Da Gubbio si può raggiungere Assisi passando per Perugia: si prolunga il pellegrinaggio di due giornate, ma si ha la possibilità di visitare un territorio interessante dal punto di vista storico e naturalistico.
Il Perugino trae la sua importanza, sin dal IV secolo a.C., dalla propria collocazione centrale rispetto alle vie di comunicazione che attraversano la Regione.
Anche per la vicenda di Francesco Perugia è fondamentale: nelle prigioni della città il giovane prigioniero assisiate inizia il percorso della propria conversione e, anni dopo, riceve da Onorio III il privilegio del “Perdono” della Porziuncola.

L’itinerario da Perugia ad Assisi, celebre oggi per le “Marce della pace”, è stato teatro di numerosi episodi della vita del Santo, tra cui il famoso dialogo della “Perfetta Letizia”.

Il percorso del Sud

Il percorso del Sud inizia nella Valle Santa reatina, una pianura quasi circolare, solcata dal fiume Velino e circondata da rilievi montuosi e collinari. La Valle è detta “santa” per aver ospitato numerosi insediamenti monastici e, dal XIII secolo, i “luoghi” degli ordini mendicanti: si arriveranno a contare fino a 23 conventi francescani.

L’itinerario prosegue nella Valnerina, che segue il corso del Nera e che ancor oggi viene definita “arcaica e fiabesca, mistica”: nella sua parte settentrionale, è delimitata dai Monti Sibillini e dall’altopiano di Norcia. È stata nei secoli un percorso importante per la transumanza e per i commerci, variante “direttissima” della Via Lauretana da e per Roma.

La parte centrale del percorso si snoda nella Valle di Spoleto (o Valle Umbra), tanto cara a Francesco: ”Nihil iucundius vidit mea valle spoletana” (Non vidi mai nulla di più bello della mia valle spoletana). Numerose abbazie, pievi e conventi testimoniano il fascino spirituale di questo territorio, che racchiude centri storici ricchissimi di arte e storia.
Il coltivato paesaggio del fondovalle, è stato armoniosamente modellato sin dall’antichità dalla mano dell’uomo, mediante un sapiente lavoro di canalizzazione e bonifica delle copiose acque interne.

Il tracciato della Via giunge finalmente ad Assisi attraverso il territorio di Foligno e il Monte Subasio (anch’esso Parco naturale regionale).

Le tappe per giungere ad Assisi da sud sono: Piediluco, Arrone, Ceselli, Spoleto, Poreta, Trevi, Foligno, Spello.

Si inizia il cammino da Piediluco, dove la tradizione vuole che Francesco abbia attraversato il lago in barca; possiamo ripetere oggi questa esperienza circondati da un intenso paesaggio, dove è tangibile la comunione con Madre natura, principio ispiratore della Regola di San Francesco.

All’imbocco della Valnerina ad Arrone troviamo l’ex convento di San Francesco, dove oggi ha sede l’Ente Parco Fluviale del Nera.
Testimonia la presenza di una comunità francescana via via ingranditasi, che inizia a permanere e a diventare, dopo la morte di Francesco, un punto di riferimento lungo la via di pellegrinaggio dei luoghi francescani.

Tra i monumenti più importanti della Valnerina l’Abbazia di San Pietro in Valle, chiesa romanica di origine longobarda, incastonata in un paesaggio incontaminato. Gioiello isolato con affreschi anonimi del 1100 che anticipano la prospettiva e il movimento, incredibilmente moderni.

Entrare a Spoleto dal Ponte delle Torri regala intense immagini sulla Rocca Albornoziana e gli uliveti tutto intorno. Qui a Spoleto Francesco ebbe il sogno rivelatore in cui una voce lo interrogava “Chi può esserti più utile: il padrone o il servo?”.

Sovrasta Spoleto il Monteluco da sempre ritenuto luogo sacro con la sua secolare lecceta, il “Bosco Sacro” che ospitò movimenti eremitici siriani dall’inizio del IV sec.
Nel 1218 Francesco vi costruì un piccolissimo convento, con anguste cellette ancora oggi visibili nell’attuale Convento di S.Francesco, dove si respira l’intensità e la pace dei luoghi di meditazione.

Spoleto è di per sé meta di una visita: la Cattedrale dalla grandiosa facciata romanica, con all’interno gli affreschi di Filippo Lippi e del Pinturicchio, le testimonianze del periodo romano, i numerosi musei dal Museo Diocesano alla Galleria Civica d’Arte Moderna e la Basilica di San Salvatore di età paleocristiana sulle pendici di Monteluco.

Andando verso Trevi, vale la pena una sosta alle Fonti del Clitumno, incantevole luogo cantato e descritto dai tempi di Virgilio a Goethe, fino a Carducci, un’oasi di pace e di freschezza lungo il percorso.

Trevi domina la Valle Umbra dalla sua invidiabile posizione panoramica. Qui Francesco ammansisce l’asino che raglia “… il Beato Francesco davanti a tutti gli disse: Frate asino, stai quieto e lascia che io possa predicare…”. Nei suggestivi spazi dell’ex convento di S.Francesco, dove si trovano la Chiesa omonima e la raccolta d’arte, ha sede il Museo della civiltà dell’olivo.

Appoggiata lungo uno degli ultimi pendii del Monte Subasio, percorso dalla Via di Francesco per Assisi, si stende Spello, caratteristico borgo fiorito e città del Pinturicchio, che affrescò nel 1501 la Cappella Baglioni nella Chiesa di Santa Maria Maggiore.

La Via di Francesco è un viaggio senza tempo attraverso gli eremi, i santuari, le antiche foreste e le città medievali dell´Umbria che ispirarono l´amore del Santo d´Assisi per la natura e per tutte le sue creature, ed è sicuramente un percorso personalizzabile al massimo in base all’interesse per vari tipi di cultori. A titolo di esempio ecco alcune proposte lungo la Via di Francesco.

Per una deviazione naturalistica merita sicuramente una visita la Cascata delle Marmore, la più alta d’Europa con i suoi 165 m. divisi in tre salti. L’area è percorsa da 5 sentieri che permettono di ammirarne la sua straordinaria bellezza già nota nell’antichità. Venne realizzata dai Romani all’inizio del III sec. a.C. facendo defluire le acque del fiume Velino nel sottostante Nera.
Numerosi gli interventi a partire dal XV sec. con costruzione di canali per migliorare il deflusso delle acque, sfruttate a partire dalla metà del XIX sec. per la produzione di energia idroelettrica.

Risalendo la Valnerina si passa da Ferentillo, dove non si può prescindere da una visita a un museo del tutto particolare: il Museo delle Mummie, nella cripta della chiesa di Santo Stefano, dove sono esposti corpi mummificati ad opera di particolari microrganismi contenuti nel terreno e per le particolari condizioni di temperatura e umidità del luogo.

Per i cultori delle golosità enogastronomiche lungo questo percorso le possibilità sono innumerevoli: dalla pasta fatta in casa alla carne chianina, con legumi e cereali prodotti nelle aziende agricole umbre.

Non delude una sosta alla Vecchia Osteria di Piediluco o all’agriturismo Collelignani ad Eggi nei pressi di Spoleto, dove sorge il suggestivo il borgo medievale di origine romana.

A Spoleto in un palazzo d’epoca affacciato su piazza Sordini potete gustare tipicità nel ristorante Clitumno, mentre al ristorante La Bastiglia di Spello i sapori si uniscono al suggestivo paesaggio di uliveti del Monte Subasio.

Nel centro di Assisi potete gustare ed acquistare prodotti tipici all’Hosteria la Tradizione annessa all’Hotel dei Priori.

Le manifestazioni culturali abbondano in Umbria, basti pensare alla festa dei Ceri di Gubbio il 15 maggio di ogni anno, alla Giostra della Quintana di Foligno a giugno e a settembre (dall’1 al 16/09/2012), al Festival dei due mondi a Spoleto (dal 29/06 al 15/07 – 2012) e a Umbria Jazz a Perugia (dal 6 al 15/07/ l2).

Ma il cuore, il focus della Via di Francesco resta il fascino della figura del Santo, esempio sommo di spiritualità. Questa nuova Via di Francesco, ricalcando idealmente le orme del Santo, è un filo conduttore per l’accesso al ricco patrimonio di valori umani, al fascino dei luoghi religiosi e dei piccoli borghi, per vivere un’intensa esperienza spirituale e umana.

Informazioni sito www.viadifrancesco.it