
....Per la strada








... Banfora, il Lago di Tengrela, Cascate Karfiguiela, Le
domes di Febedougou








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Burkina Faso, Informazioni Socio-Politiche:
SUPERFICIE : 274.122 kmq
POPOLAZIONE : 10.780.000 abitanti
POPOLAZIONE URBANA : 16,4%
NUMERO DI FIGLI PER DONNA : 6,7
SPERANZA DI VITA : 46 anni
MORTALITÀ INFANTILE : 82 nati vivi su 1000
FORZA LAVORO : uomini 51% , donne 49%
ALFABETIZZAZIONE : 19% - maschi 30% , femmine 9%
CAPITALE : Ouagadougou
LINGUA OFFICIALE : francese
MONETA : franco CFA
CAMBIO : 650CFA = 1€ ; 100CFA = circa
ORDINAMENTO STATO : repubblica presidenziale
REDDITO PRO CAPITE : US$ 350
FUSO ORARIO CON L'ITALIA : -1 con l'ora solare
-2 con l 'ora legale
Introduzione
Il
presente è un estratto del sito Internet realizzato al ritorno
da questa meravigliosa esperienza. All'interno del sito potrete
trovare tutte le mie sensazioni oltre a centinaia di foto, video
ed emozioni personali.
Viaggio nel paese degli uomini integri
Seguendo un richiamo inspiegabile verso una terra sconosciuta ma
che sentivo affascinante quest' estate ho partecipato (e questo
non era altro che un pretesto) ad uno stage di percussioni, organizzato
dall' associazione Siraba, a Bobo Dioulasso presso il centro di
formazione artistica ed artigianale Desirè Somè. Li
sono stato accolto dalla gente del posto con grande calore, lasciandomi
trasportare senza timore e spesso senza essere perfettamente padrone
del tempo e dei luoghi in cui mi andavo a trovare. Un viaggio nella
profonda Africa è indubbio, ti cambia la vita e ti da' enormi
motivi di riflessione, ti spinge a guardarti dentro fino a spingerti
a delle profondità che neanche tu stesso puoi immaginare
possano esistere. E' uno schiaffo a livello emotivo e a livello
piscologico, è un riscoprire sensazioni umane primordiali,
dimenticate e dormienti. Sarebbe difficile spiegare in poche righe
tutto ciò che ho provato ma ho scritto una poesia che rappresenta
e razionalizza in pochi versi pochi dei miei pensieri.
Rossa la pioggia
Rosso il cuore,
entusiasmo, gioia
immensa curiosità.
Rossa la terra
angoscia... confusione, terrore.
Ti abbandoni ad essa
libero d'ogni granello della tua meschina
individualità.
Nella stagione delle pioggie,
Nascon fiori d'un gambo maestoso
Troppo presto li hai estirpati...
Minuscoli brandelli d'argilla
spogli, disassemblati,
privi della loro naturale armonia.
Rossi gli occhi,
scorrono lacrime...
All'inizio erano entusiasmo, la gioia e soprattutto la curiosità
di visitare una parte di mondo inesplorata dove le premesse erano
di buon auspicio, il desiderio di intraprendere questo viaggio da
solo e cosi' l'ho voluto, per me stesso... per maltrattare ancora
un pò la mia esistenza, per porre ennesimi dubbi alla pacifica
convivenza tra anima e cuore. Quando apri gli occhi arriva lo stupore...
arrivano immagini che non possono essere elaborate dal cervello
perchè completamente sconosciute, così lontane dalle
fondamenta che hanno costituito per degli anni la tua esistenza.
Arriva poi l'angoscia per la povertà, la quantità
innumerevole di bambini visivamente malnutriti, la gente che vive
per le strada di stento. Piano piano poi sono altri i sentimenti
che prevalgono, il sorriso di chi prende acqua in testa, di chi
non ha mangiato, di chi avrebbe motivi reali di sofferenza, ti sconvolge
a tal punto da farti riflettere enormemente. La teatralità,
la gioia ed un immenso senso pratico ti fanno rinascere con uno
spirito diverso, e alla terra rossa ti abbandoni "libero d'ogni
granello della tua meschina individualità" e più
il tempo passa e più sei contento di vivere con il cuore
rosso argilla. Poi arriva il momento di partire e vorresti che non
fosse vero. Ricordo di essere stato sereno fino al momento in cui
sono salito sull'ultimo Taxi in compagnia delle mie due guide (Sita
e Bintou) e li non sono riuscito a trattenere il pianto che mi ha
accompagnato praticamente in quei 350km che separano Bobo-Dioulasso
da Ouagadougou. Poi muori e rinasci un'altra volta ma è un'esistenza
nuovamente diversa, tutto ciò che hai fragilmente costruito
in 3 settimane si smonta un'altra volta e il cervello esplode in
minuscoli brandelli d'argilla come per una crisi di rigetto. Estirpi
un fiore che non puoi trapiantare in un posto che non sia la sua
terra natia, puoi conservare il ricordo nel cuore. Scorrono quindi
lacrime senza preavviso... attimi, ricordi (una foto, una canzone)
ad innaffiare quei fiori che hai piantato in un angolino nascosto
del cervello dove nessuno potrà MAI arrivare a cancellare
tutto ciò che ti è stato regalato. Non dimenticherò
di non essermi mai sentito solo, di non essermi mai sentito in pericolo,
nè fisicamente nè tantomeno psicologicamente.
Conclusione:
Spero che questo piccolo frammento di rosso argilla vi abbia incuriosito
a visitare un mondo così lontano ma che è nascosto
dentro ognuno di noi ed aspetta solo di essere svegliato.
È tempo di osservare, scrutare,
cercare di entrare piano
in questo nuovo mondo;
entrare poco a poco
senza far rumore
per poi rendersi conto - d'un tratto -
di essere lì da sempre.
Troverete molto altro su: www.donidoni.it
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