Partiamo da Roma con destinazione Guatemala City. Arriviamo nella capitale dopo 18 ore di volo ma senza farci rapire dal fascino della capitale ci spostiamo da subito ad Antigua a 100 Km di distanza circa. Antigua è una solare cittadina in stile coloniale, turistica ma con discrezione. E’ frequentata prevalentemente ragazzi-viaggiatori che vi fanno meta anche e sopratutto per le molteplici scuole di spagnolo ivi presenti. Ad Antigua come in tutto il Guatemala si alloggia per poche decine di lire nelle cosiddette Posade piccoli alberghetti talvolta case private, molto accoglienti e confortevoli.
I pulmini colorati e l’atmosfera amichevole (tutti conoscono tutti) sono le due cose che maggiormente mi hanno colpito. Il Vulcano Pakaya è lì che veglia sul paesino come un vecchio patriarca, ed e’ d’obbligo l’escursione fino alla sua sommità’ , opportunamente scortati da guardie armate.

Da Antigua ci spostiamo a Chichicastenango. Viaggiamo con pulmini locali, stracolmi e precari ma altrettanto affascinanti. Non a caso talvolta mi ritrovavo tra le braccia un piccolo bambino Guatemalteco del quale non sapevo assolutamente chi fosse la mamma. Il paesino di ChiChi, in cima ad una montagna racchiude il più grande mercato del centro America il giovedì e la domenica (consiglio di arrivare la sera prima a ChiChi, così da poter andare al mercato l’indomani mattina non più tardi delle 7.00). Si scorgono le vere facce da Indios, lineamenti marcati e denti d’oro. Qui si è poveri, ma poveri veramente, si prega e si prega per davvero ma gli abiti colorati sembrano quasi sdrammatizzare l’atmosfera mistica di questo posto. Le chiese sono essenziali; i marmi e i travertini delle chiese del Bernini di Roma sono sostituiti da scalcinati intonaci, la paglia a terra e il forte odore d’incenso rendono tutto ancor più’ suggestivo. Nel mercato di ChiChi si trova e si contratta di tutto…. con tutto. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, qui si fa’ il baratto, nel vero senso della parola.

Da Chichi a Panajachel ,cittadina sul lago molto, troppo commerciale quasi un insulto ai tre vulcani che si appoggiano silenziosi sul lago. Consiglio il tour sul Lago.

Alloggi e locali:
Città del Guatemala: Posada Belen – 13 calle A 10-30 Zona 1(Molto bella e relativamente economica).
Panajachel : Hospedaje Casa Linda Callejon El Capulin, Calle Santander (centrale,pulito,economico). Ristorante Panarock Cafè Calle Santander (gestito da un ragazzo italiano:Mauro) Musica dal vivo, ottima cucina.
Consigli logistici:
in Guatemala non dare troppa confidenza alla Polizia, non allontanarsi da soli dai centri abitati. Siamo partiti a Novembre: ciò ci ha permesso di incontrare prevalentemente viaggiatori (e non turisti) con i quali abbiamo condiviso momenti bellissimi.. A Novembre anche in Guatemala si festeggiano i Santi e si commemorano i Morti. Le feste sono molto coreografiche e coloratissime, da non perdere. Portare giacca a vento e maglione ,la sera è un po’ freddo. Portate con voi abiti e tanti giocattoli per bambini guatemaltechi; ne hanno grande carenza.

Da Panajachel dopo un viaggio (in pulmino) di sole curve durato 6 ore, arriviamo alla Mesilla il confine Guatemala-Messico. La nostra meta è San Cristobal nel Chapas. Corina e Cristin due ragazze tedesche conosciute proprio al confine, ci convincono però a seguirle al Lago Montebello, fuori gli itinerari canonici. In realtà il Lago Montebello sono 10 piccoli laghi nel nulla che garantiscono il vero contatto con la natura. La tappa successiva è San Cristobal. Camminando per le vie di questa cittadina con tutte le vetrine ben illuminate sembrava di essere a Cortina e di Marcos e di Zorro, dei cactus e delle strade polverose nemmeno l’ombra. Da San Cristobal a Palenque, per vedere il nostro primo sito archeologico. Il paese non offre assolutamente nulla ma le Ruines (le rovine) sono straordinarie e consiglio di visitarle con una guida per visionarle più approfonditamente.

La tappa successiva ha come destinazione Tulum nello Yucatan: ci spostiamo finalmente al caldo dove ci attende il mar dei Caraibi. Ci aspetta un viaggio di 11 ore ma le linee dei pulman messicani sono confortevoli efficienti e veloci. Consiglio di prenotare almeno con un giorno di anticipo. Alloggiamo alle Cabanas di Don Armando le più rinomate ed anche le più belle. Le cabanas sono appunto delle piccole capanne a lume di candela (infatti non c’è corrente elettrica) site sulla sabbia bianca a pochi metri dal celestissimo mare caraibico. E’ un posto incredibile! Per questo , decidiamo di soffermarci qui,qualche giorno in più sacrificando ben volentieri l’ opulente Cancoun . Le Cabanas sono site a poche centinaia di metri dalle Ruines le uniche sul mare, incredibilmente suggestive.
Questa è il breve ma intenso viaggio di Mario ed Andrea di Roma in Guatemala e Messico

Mucho Gusto Y Buena Suerte
Mario