I traveller’s cheque sono assegni turistici emessi in valuta estera (di solito a tagli fissi) destinati ad essere incassati all’estero. Sono autorizzati ad emetterli solo gli istituti di credito autorizzati: generalmente vanno prenotati presso la propria banca con un paio di settimane di anticipo, il richiedente versa la somma corrispondente all’atto della richiesta o dispone perché sia prelevata dal suo conto corrente.

Da quando si sono diffuse le carte di debito e credito, nonché le carte prepagate, il loro uso è andato diminuendo.

Chi li può utilizzare?
Sono assegni nominativi, intestati quindi alla persona che dovrà utilizzarli. L’assegno è regolato dal meccanismo della doppia firma: si firmano quando si ritirano dalla banca e al momento dell’incasso all’estero. Chi riceve l’assegno può così fare il confronto con la firma originale ed essere sicuro della regolarità dell’operazione. Attenzione a porre firme assolutamente uguali, altrimenti si dubiterà della vostra identità; il documento di identità è necessario al momento dell’uso. E’ un’ottima alternativa alla carta di credito, specie per viaggi sporadici per privati e famiglie.

Dove si possono utilizzare?
I traveller’s cheque sono un ottimo modo di portare valuta all’estero in sicurezza, in quanto possono essere utilizzati solo dalla persona che li ha firmati prima di partire: non possono essere utilizzati infatti senza la controfirma identica della persona intestataria e il suo documento di identità. Sono utilizzabili sia presso tutti gli istituti di credito all’estero, per prelevare il corrispondente in valuta locale, sia direttamente presso i più grossi alberghi, ristoranti, centri commerciali. Non sono utilizzabili presso piccoli esercizi commerciali o alberghetti locali, tutti quelli che di solito accettano solo contanti. Al rientro in Italia, potremo tenere per il prossimo viaggio o cambiare presso la propria banca tutti gli assegni avanzati.

E in caso di furto o smarrimento?
In caso di furto o smarrimento, il proprietario dei traveller’s cheque deve telefonare immediatamente al centro rimborsi più vicino o alla banca, per bloccare gli assegni. Tale servizio è sempre disponibile 24 ore su 24. Di fatto non sono utilizzabili da eventuali terzi che non abbiano il vostro documento di identità e la medesima vostra firma. Per questo, vanno sempre tenuti separati da altri documenti. Dopo aver fatto la denuncia alle autorità giudiziarie il cliente deve compilare un modulo per la procedura di rimborso, al quale allegherà la copia del contratto di acquisto corrispondente agli assegni denunciati.