Sondrio e la Valtellina ospiteranno, fino al 10 aprile 2007, una mostra eccezionale che per la prima volta mette in luce l’uomo Picasso, e non solo il suo genio creativo, rivelandone il lato più intimo attraverso la voce e i ricordi artistici, 86 opere complessivamente, di una delle attrici più care al cinema italiano.

“Picasso & Dominguín – Un’amicizia ad Arte raccontata da Lucia Bosè” è, per questi motivi, un’esposizione unica nel suo genere che incanta e conquista: fascino e magia si intrecciano con la genialità e l’umanità creando intense suggestioni. La mostra è composta da 26 tavole della tauromachia, nove disegni, quattro litografie, collage, stampe e 33 ceramiche decorate datate tra il 1955 e il 1959: tutti doni che Picasso fece alla famiglia Bosè-Dominguín.

Si potranno ammirare il libro “Toros y Toreros”, illustrato da Picasso e scritto da Dominguín, e una serie di fotografie risalenti agli anni Sessanta, tratte dall’album di famiglia della famosa coppia: immagini affascinanti che mostrano un Picasso vestito da torero e momenti di vita quotidiana dei tre personaggi. La raccolta comprende inoltre tre disegni del 1962, unici e straordinari, del progetto per una Plaza de Toros a firma dell’architetto catalano Antonio Bonet, grande collaboratore di Le Corbusier, di Picasso e di Dominguín. Lo stile spontaneo e immediato della collezione si coglie in particolare nei disegni che il grande artista fece per i figli dei due amici, rivelatori della totale libertà raggiunta nel suo ultimo periodo artistico, e nel “Ritratto di Lucia Dominguín” che evoca la bellezza e il candore della ragazza e ricorda i ritratti di bambini del periodo rosa di Picasso. In mostra si potranno ammirare anche immagini di temi ricorrenti nell’opera picassiana: la corrida, la sfida coraggiosa dell’uomo, in questo caso rappresentato idealmente da Dominguín, contro le forze arcaiche e primordiali della natura; il mondo dionisiaco dei fauni danzanti che esprimono la vita nella leggerezza e nella gioia dell’abbandono; il pittore e le modelle, riflessione sulla primitiva sensualità del rapporto uomo-donna.

A far da guida alla mostra, per rendere ancora più suggestiva e coinvolgente la visita, Lucia Bosè che presenta le opere con una malcelata nostalgia raccontandole e raccontandosi. È proprio la sua narrazione a far vivere le opere e ad accompagnare il visitatore attraverso un’esposizione che si rivela a tutti, una felice scoperta per gli appassionati d’arte ma anche per un pubblico meno esperto, per i gruppi e per le scolaresche, che troverà molti motivi di interesse.

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Turistico Provinciale di Sondrio, tel. 0342. 512500 – www.Picassoinvaltellina.it