Per decenni hanno sopportato l’etichetta di gente rigorosa, seria, quasi severa, ma dietro al proverbiale ‘understatement’, i piemontesi nascondono una fantasia e una creatività stupefacente, come dimostra il calendario di celebrazioni e parate in maschera attese per il Carnevale.

Le manifestazioni all’insegna del folklore coinvolge l’intera regione: i cori in onore di San Sebastiano (20 gennaio), il gran galà a tema nel Castello di Mercenasco (27 gennaio), la rievocazione dell’investitura dell’Abbà, il corteo storico, la sfilata lungo le vie del centro e l’itinerario spirituale da Palestrina a Busto con musica (4 febbraio), l’incoronazione della Bela Tolera e lo spettacolo pirotecnico (17 febbraio). Un mese di occasioni per stare insieme che trova il suo clou nel Veglione di Carnevale (18 febbraio), nella sfilata di carri allegorici e nel rogo del Messer Carnevale il 20. Dulcis in fundo: danze e cibo per il Gran Galà di Carnevalone, una cena con musica e piatti tipici.

A Ivrea (Torino) il momento più entusiasmante e anche più insolito per un forestiero resta la battaglia delle arance, lo scontro che si svolge in piazza dal giovedì al mercoledì delle Ceneri e vede impegnati gli equipaggi delle pariglie, delle quadriglie e le squadre degli aranceti a piedi costituite da centinaia di tiratori. L’esercito di soldati si affronta in un conflitto all’ultimo agrume per un totale di 3. 500 quintali di frutta lanciata, a testimonianza del successo di pubblico ribadito ogni anno. Il programma dell’edizione 2007 prevede, oltre all’emozionante combattimento, numerose iniziative per valorizzare il patrimonio culturale dell’intero Canavese, dalle rassegne enogastronomiche alle esibizioni di gruppi storici provenienti dal tutto il mondo, all’organizzazione di tour e visite guidate alla scoperta del territorio.

Santhià (Vercelli), invece, attende il martedì Grasso, quando si tengono i 24 giochi di Gianduja per i più piccoli e il Rogo di Babaciu, un fantoccio che rappresenta la fine della baldoria.

A Tonco (Asti) si tiene, poi, la Festa del Pitu (tacchino in piemontese), legata al rito della fertilità che sancisce l’inizio del ciclo stagionale agricolo: il fine è quello di cacciare le potenze del male e di scaricare addosso al capro espiatorio tutti i mali che hanno afflitto la comunità contadina durante nell’anno precedente. La purificazione avviene attraverso il processo e la condanna del ‘pennuto’ in una sorta di satira in costume che si conclude con una suggestiva giostra equestre. Pezzo forte dell’appuntamento è il corteo in onore di Gererdo da Tonco, fondatore dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, divenuto Sovrano dell’Ordine Militare di Malta.

A Mondovì (Cuneo) il tourbillon ruota intorno alla figura del Moro riportando alla dominazione dei Saraceni nel periodo dell’Alto Medioevo, mentre a Rocca Grimalda (Alessandria), dall’8 all’11 febbraio si festeggia La Lachera, mix di musica, rito e rappresentazione teatrale, che quest’anno, comprende anche la partecipazione della Moreska di Korcula dalla Croazia, una danza con le spade ispirata alla lotta contro i Mori.

E ancora, sabato 13 gennaio a Borgosesia (Vercelli) è atteso l’arrivo in città di Peru Magunella, protagonista assoluto del Carnevale, il cui nome deriva da San Pietro, patrono del paese, e da Magoni, appellativo dialettale per designare i borgosesiani. Da giovedì 25 a domenica 28 la Pro Loco propone la festa della birra con spettacoli e concerti; nelle domeniche 4, 11 e 18 febbraio il paese è cornice delle famose sfilate, l’ultima delle quali è in semi-notturna. La chiusura è in calendario per mercoledì 21 con il Mercu Scurot, animato dai cilindrati, uomini vestiti con frac e cappello a cilindro, in corteo per le vie del borgo.

Per maggiori informazioni: www.piemontefeel.it