Si chiamano Lance, Battane, Bragozzi, Trabaccoli, Topo, Paranze: non sono soprannomi ma il nome delle antiche e colorate imbarcazioni da pesca che fanno da scenografia marinaresca ad un fantasioso presepe dedicato al mare e allestito sulle barche d’epoca del museo galleggiante.

Siamo a Cesenatico, cittadina della riviera adriatica, nell’Emilia Romagna, dove l’intero porto canale è trasformato in un grande presepe collocato su antiche imbarcazioni.

Le antiche barche da pesca, tipiche dell’Adriatico, del Museo della Marineria, ormeggiate nel porto-canale di Cesenatico ospitano il presepe sull’acqua, più grande del mondo, ricco di storia e suggestioni, con luci e addobbi.

L’originale natività è composta da 38 statue a grandezza naturale ed è allestito sulle tolde degli antichi bragozzi del Porto Leonardesco, il vecchio porto marinaro, vero gioiello progettato nel 1502 dall’ingegno di Leonarda Da Vinci.

Le case dei pescatori allineate lungo le rive e le antiche “conserve”( caratteristici pozzi che, riempiti di neve e ghiaccio, servivano per conservare il pesce), fanno da sfondo all’insolita natività. Bragozzi e trabaccoli formano l’originale presepe, mentre le strade che fiancheggiano le antiche abitazioni si illuminano a festa.
Un antico trabaccolo da trasporto è la barca ammiraglia che ospita la scena della Nascita.

Gli altri personaggi, che richiamano le tipiche figure di un borgo di pescatori, vengono collocati sulle diverse imbarcazioni circostanti. Sono statue a grandezza naturale, con mani, piedi e volti scolpiti in legno di cirmolo, opera di artisti locali e rappresentano i vari mestieri. Le vesti sono drappeggiate con tela irrigidita dalla cera pennellata a caldo su scheletri di legno resi voluminosi da rete metallica leggera, modellata nelle forme desiderate.

Sulle tolde degli antichi bragozzi, nel vecchio porto si allestisce il presepe della marineria, dedicato alla vita marinara, con circa 40 statue che anziché rappresentare la Sacra Famiglia in una grotta o capanna, la colloca sulle tolde delle antiche caratteristiche imbarcazioni attraccate al porto.

Tra i delfini scolpiti nel legno e non tra il bue e l’asinello, nasce questo Gesù marinaro e la vita quotidiana è rappresentata dalla tipica figura romagnola della ” donna che fa le piadine”.

Lo spettacolo è reso ancor più suggestivo dalle luci che avvolgono le coloratissime barche.

In varie parti della città si possono vedere altri presepi: una Natività ambientata dentro una grotta delle “conserve”, altri nelle chiese, nei cortili, nelle vetrine. Piccoli o grandi, tradizionali o fantasiosi, fanno in ogni caso parte della storia della cultura e del folclore del presepe italiano.

Una curiosità: da vedere, il raduno degli organetti a manovella.

di Alexander Màscàl