La tradizione prende vita nelle rappresentazioni sacre, per tutto il nostro Paese, caratterizzate da quanto ogni territorio offre per suggestione e tipicità. Dieci luoghi da non perdere, per un percorso tra teatralità, fede e ricostruzioni storiche.

Presepe vivente di Condino, Trento

Assolutamente unico è il presepe vivente, il più grande del Trentino, quest’anno programmato per il 27 dicembre, a Brione, borgo adagiato su un poggio panoramico sopra Condino.
L’evento, coinvolge circa 120 figuranti, una cinquantina di collaboratori e migliaia di visitatori.
Oltre alla sfilata per le vie del paese, si potranno ammirare pastori, legionari, musicisti, raffigurazioni di antichi mestieri e la Scena della Natività.

Presepe Vivente a Villongo, Bergamo

Correva l’anno 1996. Era una fredda sera di ottobre quando una ventina di persone invitate da Giovanni Bellini, detto il “Nani”, si ritrovarono al “Caselì” in cima alla Sella per trascorrere una serata in compagnia scaldandosi con il calore del grande camino acceso e gustandosi una cena altrettanto fumante accompagnata dal buon vino locale. Alla fine della prelibata cena il “Nani” invitò i suoi commensali a guardare due interessanti filmati da lui realizzati che ritraevano i figuranti del presepe vivente in due location differenti. Da lì nacque l’idea di portare il presepe vivente a Villongo e di allestire la scenografia sulla collina sottostante al Caselì. Nell’aria si respirava tanta voglia di creare un avvenimento nuovo, coinvolgente, che riportasse alla luce antiche tradizioni, vecchi mestieri, un appuntamento per grandi e vicini per rivivere con trepidazione la festività natalizie. Numerosissime le proposte, le osservazioni e nello stesso tempo le paure sulle possibili problematiche di esecuzione, di responsabilità, di permessi e via discorrendo. Quella fu una lunga nottata. I timori iniziali furono superati e si decise di realizzare le prime 20 capanne con relativi mestieri per il 24 dicembre dello stesso anno.

Il tempo a disposizione era poco… i lavori iniziarono subito il giorno seguente. Il monte Sella subì una vera e propria trasformazione: fu ripulito dalle erbacce e dai rovi, per non parlare del flusso continuo di addetti ai lavori. C’era chi tagliava il legname, chi inchiodava le vecchie assi recuperate, chi costruiva le capanne, i tetti, i camini. Era bello vedere così tante persone impegnate per un ideale comune. I giorni trascorrevano veloci e le capanne prendevano forma sempre più: che emozione! Il 24 dicembre 1996, alle ore 20.00, le prime comparse raffiguranti i più antichi mestieri occuparono le prime 20 capanne con allestimenti che ricreavano l’atmosfera di quei tempi ormai lontani. Il Presepe Vivente di Villongo non era più un sogno, era realtà!

Col passare delle edizioni il Presepe si migliora, cambiando sempre. Si allunga il percorso, aumentano le attività rappresentate, si diversificano le raffigurazioni, si esegue una ricerca sui materiali e sugli oggetti da utilizzare. Ad esempio il maglio, recuperato in Trentino, riassemblato sul posto e funzionante; la segheria ricostruita sul modello di una presente in alta val Seriana e molto altro ancora. Da sottolineare anche il lato solidale del nostro Presepe Vivente. Già nella prima edizione le offerte raccolte sono state devolute ad un associazione del nostro territorio che si occupa di persone con gravi disagi. Negli anni successivi le offerte sono state devolute prima ai terremotati umbri, poi ad enti e associazioni onlus tutte presenti ed operanti sul territorio.

Ad oggi il Presepe è composto da 57 capanne con attività diverse, 210 comparse e 40 addetti esterni che si occupano della sicurezza dei visitatori. Migliaia e migliaia i fedeli che arrivano ogni anno a Villongo, nel mese di dicembre, per vedere il Presepe Vivente. Già alla prima rappresentazione l’afflusso di visitatori è stato notevole, col trascorrere degli anni il flusso di pubblico è aumentato sempre più grazie al passaparola: la bellezza, l'”unicità” di questo evento vi lascerà senza parole.

Presepe vivente di Casole d’Elsa, Siena

Il “Presepe vivente” di Casole d’Elsa è una manifestazione che si svolge ogni due anni e che vede la partecipazione di circa 300 figuranti e numerosi animali con un allestimento che interessa gran parte del centro storico.
Nato nel 1998 dopo il ritrovamento da parte di Don Paolo Montagnani, allora parroco di Casole, di alcuni oggetti e costumi usati in vecchie processioni che si svolgevano a Casole prima della seconda guerra mondiale.
Visto il successo ottenuto dalle prime Processioni storiche, gli organizzatori ebbero l’idea di dare vita ad un Presepe Vivente all’interno del centro storico, il cui aspetto antico si presta perfettamente a questa iniziativa.

Nacque così l’associazione “CasolEventi”, che si mobilita ogni volta per organizzare in maniera sempre più realistica questa manifestazione di cui tutta la popolazione va enormemente fiera. I lavori cominciano tre mesi prima dell’evento, con riunioni e preparativi per trasformare l’intero centro storico, nascondendo le tracce di ogni possibile collegamento con i giorni nostri. Vengono coperti portoni e saracinesche con cannicci, foglie e juta in modo da rendere l’atmosfera perfettamente coerente con la rappresentazione. La maggior parte dei cittadini sono reclutati come figuranti nel presepe mentre altri lavorano dietro le quinte per far si che tutto si svolga nel migliore dei modi.

Il nostro presepe ha avuto l’onore di aggiudicarsi il prestigioso premio internazionale “PRAESEPIUM POPULI”, come miglior Presepe Vivente d’Italia e ad ogni edizione, per il giorno dell’Epifania, è previsto l’arrivo dei Re Magi accompagnati da veri cammelli.
Quest’anno la manifestazione prende vita più bella e suggestiva che mai, cinque giorni di rappresentazione in cui potrete vivere un esperienza indimenticabile che ci riporta indietro di millenni.
Il “Presepe Vivente” si svolgerà nei giorni del 26 e 27 Dicembre 2015 dalle ore 15:00 alle ore 19:00 e il 1, 3 e 6 Gennaio 2016 dalle ore 15:00 alle ore 19:00.

Ingressi: Biglietto cumulativo Presepe Vivente + Museo civico intero 8,00 €; ridotto 7,00 € – Biglietto Presepe Vivente intero 7,00 €;ridotto 6,00 €. La riduzione è prevista per soci Unicoop Firenze muniti di tessera e bambini di età inferiore a 10 anni. Per i gruppi è prevista la possibilità di abbinare la visita guidata del Museo civico archeologico e della collegiata con un biglietto comprensivo dell’ingresso al Presepe Vivente e al Museo di € 10,00 a persona. L’orario della visita guidata deve essere concordato con la biglietteria del Museo. Inoltre, per le agenzie che organizzano gruppi di visita è prevista, dietro prenotazione e pagamento anticipato, una corsia preferenziale all’ingresso onde evitare lunghe code di attesa.

Presepe Vivente di Corchiano, Viterbo

Non è una semplice rappresentazione, ma un vero e proprio spettacolo teatrale all’aperto focalizzato sul tema della Sacra Natività, impreziosito dalla colonna sonora di Nicola Piovani e dalla voce narrante di Gigi Proietti. E’ il Presepe Vivente di Corchiano, l’antico paese in provincia di Viterbo nel quale fervono i preparativi per un’edizione, la 46esima, che si annuncia ricca di novità: la location sarà infatti totalmente rivisitata e la scenografia si arricchirà di nuovi e sorprendenti scorci, mestieri ed effetti speciali.

Da quest’anno, visto il grande successo di pubblico, saranno ben otto le giornate di programmazione: il 25, 26 e 27 dicembre 2015 e ancora l’1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2016 dalla tribuna, opportunamente installata, sarà possibile godere di una visuale unica e mozzafiato. Da nove anni infatti, a fare da sfondo all’imponente scenografia, ai costumi che riprendono fedelmente i vestiti del tempo e agli effetti di scena, è una location davvero unica: il “Monumento Naturale delle Forre”, al quale si accede mediante un’imponente tagliata viaria di epoca etrusca scavata nel tufo; un luogo di memoria storica e intriso di saperi locali e di antichi racconti, un tempo centro nevralgico della vita contadina di paese e oggi area naturale protetta.

Organizzato dalla locale Pro Loco e conosciuto in tutta Italia per la sua teatralità, il Presepe Vivente è un evento che coinvolge e anima tutta la comunità locale: è l’unico a poter contare su un bambinello “vero”, con i genitori che fanno a gara per vedere il proprio piccolo in braccio a “Maria”; e chi alcuni anni fa fu protagonista nel ruolo di “bambinello”, ora torna a portare il figlio per far sì che diventi interprete, a sua volta, di uno dei presepi più emozionati del Natale. Da quest’anno, poi, sarà più semplice assicurarsi un posto in tribuna grazie al pratico sistema di prenotazione on-line sul sito www.prolocorchiano.com.

Anche in questa edizione sarà allestita la mostra di presepi statici nel Borgo antico e nelle chiese del paese, mentre non mancheranno nell’area dello spettacolo e in tutte le piazzette del Borgo le degustazioni di prodotti locali e provenienti dal Biodistretto della Via Amerina e delle Forre. Per i grandi gruppi organizzati sono state predisposte aree parcheggio camper e bus gratuite e i visitatori più curiosi potranno partecipare, previa prenotazione, alle visite guidate alle chiese di Corchiano, al Borgo Antico e al Monumento naturale delle Forre. Le forre sono delle gole strette e profonde, incassate fra le rocce e incise da un corso d’acqua, tipiche di questo tratto del Viterbese. Il monumento naturale di Corchiano si trova lungo il Rio Fratta, un affluente del Tevere, all’interno di un’area ricca di bellezze naturalistiche e di importanti testimonianze del passato: cavernette preistoriche e protostoriche, tombe e vie cave falische, un ponte romano e un tratto della via Amerina; e ancora antiche mole e opere idrauliche falische, nonché una centrale idroelettrica che, in funzione fino ai primi anni Sessanta, rappresenta un interessante esempio di archeologia industriale.

Il paese, inoltre, è un centro di origini antichissime che affonda le sue radici nell’antica Fescennium,una delle città più importanti della civiltà Falisca. Appena fuori da Corchiano, in località Madonna del Soccorso, sono visibili diverse tombe del tipo rupestre risalenti al IV – III Secolo a.C., meùntre di grande suggestione è la tagliata conosciuta come “la Cava di S. Egidio”, una profonda strada scavata nel tufo alta più di 10 metri che conserva sulle pareti due iscrizioni etrusche. Un passato glorioso, insomma, che riappare ad ogni angolo, e che farà da cornice naturale a uno dei Presepi Viventi più spettacolari di tutta Italia, che da 46 anni a oggi ha mantenuto immutata la sua ricetta vincente.

Presepe Vivente di Tarquinia, Viterbo

Svelato il percorso del Presepe Vivente di Tarquinia, edizione 2015. Tanti i cambiamenti rispetto al 2014. Il primo, già noto, sarà quello di Campo Cialdi, la suggestiva area verde dominante la parte alta del centro storico, che ospiterà la Natività, i pastori con gli animali, l’uliveto e il mulino ad acqua. Altre location saranno piazza San Martino, che si trasformerà in un chiassoso e vivace mercato; piazza della Tribuna con la corte di re Erode; e vicolo Storto, la strada delle botteghe degli artigiani. Da ricordare le date: il 26 dicembre, il 3 e il 6 gennaio 2016; l’orario di apertura previsto alle 17. “Nei prossimi giorni faremo conoscere le altre novità. – spiega l’organizzazione – I lavori di preparazione delle scenografie proseguono a pieno ritmo, grazie al lavoro di tanti volontari. Anche le iscrizioni per partecipare come figuranti procedono a gonfie vele. Ci sono quindi tutti gli ingredienti per avere una manifestazione all’altezza e in grado di lasciare un indelebile ricordo al visitatore”.

Nei giorni del Presepe Vivente cambierà la viabilità nel centro storico. Dal 14 dicembre al 10 gennaio 2016, in piazza San Martino, piazza della Tribuna e in vicolo Storto sosta vietata. Il 26 dicembre, il 3 e 6 gennaio 2016, transito e sostate vietati, dalle ore 8 alle ore 21, in piazza San Martino, piazza della Tribuna e via San Martino, tra piazza San Martino e via della Ripa. Il 26 dicembre, il 3 e il 6 gennaio 2016, dalle ore 14 alle ore 21, transito e sosta vietati in via Antica, via San Martino e vicolo Segreto; dalle ore 15 alle ore 21, circolazione interdetta in corso Vittorio Emanuele II e piazza Nazionale. Il 26 dicembre, il 3 e il 6 gennaio 2016, in via della Ripa, tra piazza Titta Marini e via degli Archi, sarà invertito il senso di marcia (da piazza Titta Marini a via degli Archi). Il 6 gennaio 2016, dalle ore 14 alle ore 20, circolazione e sosta vietati in piazza Cavour, corso Vittorio Emanuele II, via Antica e piazza Nazionale; alla Barriera San Giusto sarà invece vietata la sosta, dalle ore 14 alle ore 18. Per tutte le info è possibile seguire la pagine facebook e il profilo twitter.

Presepe Vivente di Giulianova, Teramo

La prossima edizione del Presepe Vivente di Giulianova dal titolo “Un canto di gioia”, vedrà ancora una volta protagonista il centro storico della città alta, quale scenario naturale per l’allestimento delle 12 scene della sacra rappresentazione. In questa XX edizione si vorrà, attraverso un percorso che coinvolgerà buona parte delle strade e piazze, far riscoprire ai visitatori la bellezza del nostro centro storico nonché la bellezza e lo stupore che il Natale sa ancora donarci. L’appuntamento è per sabato 26 dicembre 2015 dalle ore 18,00 alle 22,00 con ingresso su Corso Garibaldi.

Queste le scene recitate con ingresso libero dal Corso Garibaldi, lato nord: La gioia del creato – Una bellezza da conservare (Corso Garibaldi), responsabile di scena: Fausto Di Giovannantonio; Il passaggio del Mar Rosso – Un mare di speranza (Piazza Caduti del 29 Febbraio 1944 – piazza del comune), responsabile di scena: Vittorio Fioretti; L’Alleanza – Il valore della legge (Istituto Castorani) responsabili di scena: Mauro Simionato e Rita Chiappini; Il re Davide – La città luogo d’incontro gioioso (Via Cavour) responsabili di scena: Giuliano Valle e Paola Sorgi; La ricostruzione del Tempio – Il legame con la patria (Via San Pietro) responsabile di scena: Marco Di Remigio; I profeti – La profezia dei tempi della gioia (Via della Rocca) responsabile di scena: Giuseppe Medori; L’annuncio dell’angelo -La gioia della parola che si fa carne (Via della Rocca) responsabile di scena: Josè Maiorani e Nicoletta Braca; La visita di Maria ad Elisabetta – L’incontro con l’altro nella gioia (Vicolo del Gallo) Responsabile di scena: Daniel Di Giovannantonio; L’annuncio ai pastori – Lo stupore degli ultimi (Via San Francesco) responsabile di scena: Danilo Lamolinara; La gioia dei Magi – La diversità che diventa ricchezza (Piazza Dante Alighieri) responsabili di scena: Pino Cauti e Carlo Chieppa e La Natività – La gioia della vita (Cripta Duomo di San Flaviano) Responsabile di scena: Giovanni Romani. I residenti entreranno in Vicolo delle Grazie e l’uscita sarà su Piazza Buozzi. Il Comitato organizzatore ringrazia anticipatamente tutti gli uomini, le associazioni e gli enti che a vario titolo contribuiranno all’allestimento di questa XX edizione, permettendo alla città di vivere un Natale di “Gioia”.

Presepe Vivente di Moie, Ancona

La rappresentazione del presepio vivente è ormai una lunga tradizione a Moie. Quale è il senso di questa rappresentazione? È naturalmente la rievocazione della nascita di Cristo in una remota provincia dell’impero romano tra i pastori, i poveri e gli umili. Nel far questo gli autori dei presepi passati e i giovani che si sono aggiunti hanno voluto ambientare la rievocazione nella nostra provincia, anch’essa una remota provincia del mondo, e rievocare la storia dei nostri costumi, delle nostre tradizioni e dei nostri mestieri, indicando così il senso autentico del Natale. Cosi abbiamo potuto vedere cose che solo i più vecchi di noi potevano ricordare, come il macinare il grano con la pietra, il fare e cuocere il pane in casa, il filare la lana, il tessere, poi il mestiere del taglialegna, del calzolaio, dell’arrotino, di chi lavora e scolpisce la pietra; tutto passato da tempo, e tutto ancora vivente nel lavoro di coloro che non solo volevano stupirci con il loro impegno e lavoro nel ricostruire una cascata e la ruota di un vecchio mulino, con lago, papere che nuotano, e pescatori che pescano, ma interpretare e vivere in tal modo il luogo e il senso della nascita di Cristo.

Presepe Vivente nei Sassi di Matera

Il Presepe Vivente nei Sassi di Matera giunge alla sua 6^ Edizione riconfermando anche quest’anno il suo appuntamento con il Natale, la festa più popolarmente sentita tra i cristiani. Il focolare della famiglia diviene focolare di un’intera città.
Molte saranno le novità della VI edizione rispetto alle precedenti. La prossima edizione sarà di certo espressione massima del titolo “La Famiglia” secondo il programma che qui di seguito si illustrerà. L’evento, seppur unico, si terrà a Matera in più sessioni, la prima dal 4 all’ 8 dicembre 2015, le altre ogni fine settimana successivo, quindi: 13; 19 e 20 dicembre; 1-3 gennaio 2016.

Come di consueto sarà una manifestazione che avrà luogo nei Sassi di Matera, città millenaria scavata nella roccia che per conformazione naturale ricorda il territorio originario della Natività, per l’unicità del paesaggio, per l’equilibrio tra l’insediamento umano e l’ecosistema e per la continuità di vita dalla preistoria ad oggi. Di concerto con l’Arcidiocesi di Matera – Irsina, che curerà la tematica dell’evento, si è stabilito che il Presepe Vivente sarà un memoriale, non solo una rievocazione.

Un memoriale in cui ogni famiglia diviene espressione della famiglia di Nazareth. Perché in quella casa si comprendono i modi di vivere, si riscopre l’unità e ci apre agli altri, ad andare oltre. La prossima edizione andrà a cercare l’altro, si aprirà al prossimo. Infatti la tematica riguarderà e tenderà a rappresentare e valorizzare il concetto di vita familiare: attraverso il percorso e le idee scenografiche che verranno riproposte in seno al percorso presepiale, si arriverà a lanciare un messaggio straordinario: la famiglia che da semplice conglomerato di individui, diviene sorgente di capitale sociale, di virtù essenziali e risorsa per la vita comune, in ogni suo aspetto.

Il convinto impegno della segreteria organizzativa in vista della VI edizione, con un programma dal tema unico quale “La Famiglia” da sviluppare a più riprese, tende a far diventare il Presepe Vivente nei Sassi di Matera un appuntamento immancabile di anno in anno per il tempo avvenire. Il deciso, aderente e gradito sforzo collaborativo dell’Arcidiocesi locale costituisce, di per sé, il valore aggiunto per la VI edizione del Presepe Vivente nei Sassi di Matera, in un’ottica aderente al messaggio pastorale di Papa Francesco alle famiglie. Non si può dimenticare che l’irradiazione del primo cristianesimo è avvenuta attraverso la rete delle famiglie.

Presepe Vivente di Tricase, Puglia

Il 19 dicembre 2015 una delegazione del Comitato Presepe Vivente Tricase Onlus si recherà a Lecce per accogliere la “Luce della pace” proveniente da Betlemme. Il Presepe Vivente di Tricase sarà aperto al pubblico nei seguenti giorni dalle ore 17.00 alle ore 20.30: 25/26/27/30 dicembre 2015 e 1/2/3/6 gennaio 2016 . Per l’epifania ci sarà anche l’annullo filatelico a cura di Poste Italiane: si svolgerà la tradizionale sfilata dei personaggi del Presepe, in costume d’epoca, con partenza dall’Atrio di Palazzo Gaoone – piazza Giuseppe Pisanelli Tricase. Non manca inoltre il Treno Storico della Natività “Salento Express”.

Presepe Vivente di Custonaci, Trapani

ll Presepe Vivente di Custonaci è considerato ad oggi il più grande evento di valorizzazione dei mestieri e delle tradizioni popolari siciliane, inscritto per tale ragione, dal 2006, nel Registro delle Eredità Immateriali, tra i 100 beni immateriali della Regione Siciliana.
La manifestazione, organizzata dall’ Associazione culturale “Museo Vivente” di Custonaci, alla 34° Edizione, è conosciuta in tutta Italia grazie alla straordinaria suggestività delle immagini, oltre che all’originalità, alla compostezza e al pathos interpretativo dei personaggi, e alle emozioni che riesce a suscitare.

Si tratta di un luogo e di un evento di grande richiamo: dal suo esordio, sono oltre 400 mila i visitatori che vi hanno assistito. Inoltre, non passa edizione senza che il Presepe non sia oggetto delle attenzioni dei più importanti media nazionali, sia televisivi (RAI, Mediaset, ecc.) che della carta stampata. Lo “spettacolo” ha luogo a borgo Scurati, una realtà di case rurali disseminate, come in un presepe, a ridosso di un contesto di grotte naturali che si aprono su alte pareti rocciose. Tra queste primeggia la Grotta Mangiapane: emozionante e scenografico spazio risalente al Paleolitico superiore, la grotta rappresenta una vera rarità, dotata di una apertura molto alta, circa 80 metri, e profonda 70, alle cui pareti sono addossate, mantenutasi intatte nel tempo, delle deliziose piccole case, delle stalle e un forno per il pane, costruite da una famiglia di pastori tra l’800 e la metà del ‘900. Alle spalle del borgo, le suggestioni del golfo di Erice, incastonato tra Pizzo Cofano e Pizzo lungo.