Un esperimento suggestivo, una tradizione secolare oggi da molti dimenticata. La Barca (o Barchetta) di San Pietro è una tradizione popolare rurale diffusa in tutto il Nord Italia. In cosa consiste?

« L’è vero, l’è vero l’è rivà San Piero.
L’è vero, l’è vero l’è rivà la barca de San Piero »

La tradizione della barca di San Pietro è legata alla festività dei santi Pietro e Paolo, che si festeggia il 29 Giugno. I nonni dell’Italia settentrionale avevano una consuetudine, a metà tra il sacro e il profano. Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, mettevano sul prato una boccia di vetro, una brocca o una damigiana senza paglia, ciò che conta è che sia un contenitore un pò tondeggiante. Il contenitore veniva riempito di acqua fredda e poi veniva fatto colare dell’albume d’uovo, con molta attenzione e delicatezza. Con altrattanta delicatezza la lasciavano sul prato tutta la notte, aperto, in modo che la rugiada realizzasse la magia.

Tradizione vuole che San Pietro arrivasse a soffiare nell’acqua, dando all’albume la forma di un veliero… i nonni e le nonne, dalla forma della barca trovata al mattino, traevano poi indicazioni su come sarebbe andato il raccolto o il proprio destino. Per i bambini e le bambine in ascolto… una magia!

Se la barca aveva le vele aperte, era di buon auspicio, l’estate sarebbe stata bella e soleggiata. Una barca con le vele chiuse poteva indicare anche maltempo in arrivo!

Naturalmente ogni magia ha la sua spiegazione. L’albume dell’uovo ha una densità maggiore dell’acqua e tende ad affondare, l’acqua fredda si riscalda grazie al calore assorbito che poi viene rilasciato dalla terra; l’acqua riscaldata dalla terra tenderà a risalire e mentre risale trascina con sé l’albume formando le “vele” della barca di san Pietro.

Perchè non riprovare? Attenzione, dopo mezzogiorno la magia comincerà a svanire.
Fateci sapere com’è andata!