I giardini storici del Lazio aprono le porte ai visitatori. Fino al 1 luglio sarà possibile ammirare roseti in fiore e orti botanici, giardini all´italiana o all´inglese, alberi secolari e antiche rovine. Grazie alla seconda edizione dell´iniziativa Giardini Nascosti, organizzata da Alfa International in collaborazione con la Regione, alcuni giardini apriranno al pubblico per la prima volta, come, per esempio, la tenuta di Torrecchia di Carlo Caracciolo.

NOVITÀ 2007

Viterbo, giardino all’italiana di Castello Ruspoli di Vignanello, 21 aprile, 5 maggio e 16 giugno: il giardino di castello Ruspoli è creato su un grande terrazzo pensile che scende verso valle con un muro di contenimento che cela il cosiddetto ‘giardino segreto’, già esistente nel ‘600, ma modificato nel 1930 dalla contessa Lante Della Rovere. Il parterre del giardino ‘di verzura’ consta di 12 rettangoli il cui perimetro, lineare e uguale per tutti, è formato da siepi miste di alloro, lauro, viburno, mirto e bosso; i disegni interni ai rettangoli, piuttosto elaborati, sono invece creati da bosso, potato ad un´altezza inferiore. Nei parterre centrali sono rappresentate le iniziali di Ottavia Orsini e dei figli Galeazzo e Sforza Vicino, accanto ai quali, in altri due carré, vi sono la rosa dello stemma degli Orsini e la sigla di Francesco Maria Ruspoli.

Roma, Giardino Presti, 22 aprile e 17 giugno: un autentico bosco incantato di aceri, querce, sequoie, muschi e licheni argentati che evoca fiabe lontane. In poco più di mezzo ettaro, un tratto di campagna romana profondamente diversa, Antje Presti, con 35 anni di cure e amore, ha fatto rivivere un giardino sentimentalmente legato alla sua terra di origine, la Germania, ai suoi boschi e al suo mondo mai dimenticato. Un’interessante opportunità per incontrare specie ormai inselvatichite e spontanee che diffondono un profumo soavissimo.

Cisterna Di Latina, Giardini di Ninfa, 28 aprile e 9 giugno: Ninfa è una magnifica oasi, unica al mondo, creata dove un tempo regnava la palude. Il fatto che nel 1976 sia stata dichiarata Monumento Naturale con legge regionale, è dovuto soprattutto all’intervento di Lelia Caetani. Svincolandosi completamente dai modelli e dalle mode del tempo, l’ultima discendente dei Caetani si è affidata esclusivamente all’istinto creativo e alle conoscenze in materia botanica, realizzando così un giardino dall’atmosfera magica in cui coesistono piante ed essenze floreali provenienti da ogni parte del mondo. Rari esemplari di flora dalle provenienze più disparate hanno creato un equilibrio da cui ricevono tutti gli elementi tipici del proprio habitat naturale, necessari per crescere rigogliose.

Viterbo, Hortus Unicorni, 29 aprile, 20 maggio e 2 giugno: una decina di anni fa circa, Luca De Troia, scultore, pittore e ‘giardiniere appassionato’, ed Elio Cavallo, landscape designer, hanno creato nel particolare paesaggio della Valle dei Calanchi un piccolo ‘orto botanico’. Hortus Unicorni si contraddistingue per la ricchezza di piante presenti e per lo stridente contrasto tra l’ordine e l’armonia delle forme, voluti dai due artisti, nel giardino e la natura caotica del bosco che fa da cornice. Osservando lo scenario attravero il particolare punto di vista offerto da una scultura di De Troia, si percepiscono l’instabilità e la mutevolezza del giardino inteso come creazione effimera, contrapposte all’apparente perennità dello sfondo.

Latina, Tenuta di Torrecchia, 3 e 24 maggio: all’interno delle rovine di una cinta muraria del XIII secolo, circondate da 650 ettari di verde, si cela il giardino nascosto di Torrecchia, per la prima volta aperto al pubblico. Il perfetto connubio tra progettazione paesaggistica e crescita spontanea della flora fa di questo un giardino moderno–romantico che, pur nella sua ricercatezza, è in perfetta armonia con la selva che lo circonda. Tra alberi secolari e felci spontanee, hanno trovato infatti habitat favorevole un’ampia collezione di rose e magnolie, ma anche fiori recisi, alberi da frutto e piante acquatiche, il cui colore dominante è volutamente il bianco.

Ronciglione, Villa Lina, 6 maggio e 24 giugno: all’interno di una tenuta di oltre 40 ettari, si estendeno 8 ettari di giardino botanico nato in epoca farnesiana. In seguito a un importante restauro operato negli anni ’20 dall’architetto De Vico, sotto la proprietà della famiglia Igliori, il giardino è divenuto meta abituale di personaggi illustri come Trilussa, D’Annunzio e Dondi. Passeggiando per il parco è possibile fruire della bellezza di imponenti alberi secolari e di giochi d’acqua e dei profumi di fiori selvatici. Pur nella sua spontaneità il giardino è ricco di simbologia di cui le guide forniranno le chiavi di lettura.

Marta, La Cannara, 12 maggio e 3 giugno: la storia della Cannara, iniziata con gli Etruschi, prosegue nel Medioevo sotto la diretta proprietà dello Stato Pontificio. Casa ponte sul cristallino fiume Marta, peschiera storica per le anguille, è oggi la dimora di una coppia di appassionati del verde che ha impiegato quasi una mezza vita per la realizzazione di un meraviglioso giardino. Un’occasione unica per essere condotti dagli stessi proprietari alla scoperta di rigogliose fioriture con la sola compagnia del fruscio delle acque.

Roma, Giardino delle rose di Valleranello, 13 e 27 maggio: da oltre 30 anni circa mille varietà di rose a cespuglio, rampicanti, antiche e meno antiche fioriscono in un giardino di quasi 2 ettari che per i primi 15 anni ne contava solo 4. Unioni tra numerosi ibridi di Rosa moscata e di rosa multiflora hanno generato bellissime varietà nuove. Venti anni fa è nata ‘Luciano Del Bufalo Rambler’ che fiorisce oggi anche nel Roseto Comunale di Roma, in quello di Baden-Baden (Germania) e di Islamabad (Pakistan) oltre che in molti giardini privati italiani. In un particolare equilibrio generato da un disegno naturalistico e spontaneo, ogni albero del giardino ha una rosa rampicante ospite in un corretto, ma affascinante connubio che esalta i rispettivi colori di fiori e foglie.

Viterbo, Giardino medievale di Castello Orsini di Vasanello, 26 maggio e 23 giugno: Castello Orsini domina con la sua imponenza il piccolo borgo medievale di Vasanello. Al suo interno, oltre ai saloni impreziositi da mobilio e affreschi storici, si possono ammirare le ceramiche della Marchesa Donna Elena Misciattelli: oggetti d’arte creati secondo la tradizione del luogo che la proprietaria del castello sta cercando di conservare. Attraversando i saloni e il cortile centrale, in cui si trova una collezione di agrumi antichi dall’aspetto particolare, si giunge infine in un prezioso giardino delle delizie in cui crescono alberi da frutto, erbe medicinali, spezie e veleni antichi, secondo la recensione di Carlo Magno, in uno spazio verde suddiviso in 4 piccoli terrazzamenti: Hortus, Giardino d’Amore, Herbularius e Pomarium.