Urbino, Palazzo degli Scolopi – Salone Raffaello dal 2 agosto al 21 settembre 2008

Mostra promossa da: Città di Urbino Assessorato alla Cultura e Turismo
A cura di Carlo Sisi

Gianni Del Bue, emiliano ma piemontese d’adozione -da molti anni risiede a Farigliano nelle Langhe – non è nuovo a esposizioni dedicate a città che furono grandi protagoniste del Rinascimento italiano (già Mantova lo ospitò nel 1995 a Palazzo Ducale e a Palazzo Te nel 2000 e quindi Firenze al Museo Marino Marini nel 2004) ma è senz’altro Urbino a segnare profondamente la sua formazione artistica. Infatti, già negli anni ’60, vi compie numerosi viaggi sulle orme di Piero della Francesca. Tutte le volte tornavo a casa con qualcosa di nuovo dice l’artista a testimoniare dell’arricchimento che traeva da queste “antiche frequentazioni”

Con Ritorno a Urbino, la mostra promossa dal Comune di Urbino e curata da Carlo Sisi che aprirà i battenti il 2 agosto nella prestigiosa cornice di Palazzo degli Scolopi, l’artista ripete nuovamente il viaggio nei luoghi della nascita della sua vocazione pittorica con un livello di consapevolezza ormai matura e con un vasto “bagaglio” di opere legate anche ad altri luoghi, quelli degli affetti: le Langhe, la Pianura Padana, Reggio Emilia, Mantova.

La rassegna presenta circa 40 lavori tra dipinti su tela e su tavola di cui più della metà totalmente inediti e eseguiti nell’arco dell’ultimo anno appositamente per questa esposizione.
Lo stile di Gianni Del Bue, dotato di un personalissimo lessico ironico e fantastico, è saldamente innervato nelle tematiche contemporanee. La sua figurazione, consapevole della ricerca delle avanguardie storiche del ‘900 di cui per breve tempo è stato anche protagonista attivo, è ispirata da sempre dalla grande lezione pittorica italiana del ‘400, dove uomini e cose convivono in una magica sospensione atemporale.
Lo si legge molto bene nel dipinto “Ritorno a Urbino 2” che chiude la mostra e ne è al tempo stesso paradigma: l’artista mette in primo piano un ciclista che arranca con un contrabbasso sulle spalle, allegoria popolare che rappresenta il fardello della propria arte e la fatica a tenere il ritmo della vita. Di contrasto, nella parte alta del quadro, sopra il profilo di Urbino, compare come una mongolfiera il berretto rosso del duca Federico di Montefeltro, metafora colta che indica il tributo che la nuova arte assegna agli antichi.

La rassegna che ha carattere antologico e costituisce un lungo viaggio che termina a Urbino, trova diverse sezioni dedicate ad altri luoghi: le colline del basso Piemonte, le Langhe che si trasformano in sinuosi corpi di donna, le piazze e le torri di Mantova immaginate da spericolati punti di vista, la grande pianura: Luoghi talvolta connotati da presenze umane curiose come pensatori o perdigiorno che discutono appassionatamente, sopra torrette, lungo i fiumi, immersi in improbabili stagni. Si tratta di una produzione selezionata che va dagli anni ’90 ad oggi.

La mostra è documentata da un catalogo che riproduce tutte le opere presenti, curato dalla Libreria Galleria Einaudi di Mantova, che contiene un testo critico di Carlo Sisi, già direttore della Collezione Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, ora organizzatore di grandi mostre in Italia e all’estero, un’introduzione dell’Assessore alla Cultura Lella Mazzoli e un contributo critico di Pino Mantovani.

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RITORNO A URBINO
Dipinti di Gianni Del Bue

A cura di Carlo Sisi

Urbino, Palazzo degli Scolopi – Salone Raffaello
Piazza della Repubblica

dal 2 agosto al 21 settembre 2008

Inaugurazione: sabato 2 agosto, h. 18,00

Ente promotore da: Città di Urbino – Assessorato alla Cultura e Turismo

Orario: da lunedì a venerdì ore 16-19, sabato e domenica ore 10-13 e 15-19

Ingresso gratuito

Catalogo: Libreria Galleria Einaudi, Mantova