Per passeggiare nel tempo, fra storia, arte e architettura in scenari spesso fiabeschi. Con la bella stagione i castelli della Valle d’Aosta aprono al pubblico diventando occasione di piacevoli passeggiate fra storia e natura. E’ possibile anzi costruire più di un percorso risalendo dalla bassa valle verso Aosta da dedicando un intero weekend a ripercorrere le strade di cavalieri e signori di un tempo. E se si vuole aumentare l’effetto del viaggio nel tempo si può scegliere un tour a cavallo o in carrozza (www.gruppoattacchivda.it, tel 0165/251247).

A 30 Km dall’uscita di Pont Saint Martin (A5) prendendo la strada che va verso Gressoney St. Jean (SR44) si arriva a Castel Savoia. Non è particolarmente antico (venne costruito alla fine dell’800) ma le sue 5 torri cuspidate, una diversa dall’altra, ricordano i manieri disegnati sui libri di fiabe. Il giardino botanico è inoltre davvero degno di nota (10/12 e 13.30/17.30, tel 0125/355396).

All’uscita di Verres si entra nel paese per visitare il castello, riaperto al pubblico proprio quest’anno. Costruito fra il 1360 e il 1390 da Ibleto di Challant all’esterno è una sorta di cubo monoblocco con lati di 30 metri e pareti spesse 2 metri e mezzo. Su ogni lato si aprono però grandi finestre a bifore che ingentiliscono la struttura. E’ visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 18 (tel 0125/929067).

A poco più di 2 Km, il castello di Issogne riserva non poche sorprese specie all’interno. Risalente al XV secolo, l’architettura severa e quasi anonima degli esterni nasconde preziosità architettoniche nei volumi interni. Nel cortile, circondato da un porticato con affreschi raffiguranti scene di vita quotidiana, si trova la celebre fontana ottagonale con l´albero del melograno in ferro battuto. Il castello ha conservato la suggestiva atmosfera dell´epoca feudale, resa con maggiore vivezza dagli arredi rari e autentici provenienti da vari castelli e case nobili valdostane (9/18.30, tel 0125/929373).

Fra i 22 manieri e fortezze disseminati sull’intera regione il più conosciuto è però forse quello di Fenis, vicino all’uscita di Nus. Costruito nel XIII secolo ha acquistato la sua fisionomia definitiva fra il 1300 e il 1400, in seguito a trasformazioni e ampliamenti voluti dalla potente famiglia feudale degli Challant. Restaurato dal noto artista portoghese Alfredo d´Andrade nel 1895, è una visita imperdibile per grandi e piccini. Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18.30 (tel 0165/764263).

Poco oltre la città di Aosta, il castello di Sarre non ha più l´aspetto di un castello medievale pur risalendo al 1242. Si è modificato nel tempo grazie ai numerosi proprietari, fino a quando, nel 1869, Vittorio Emanuele II ne fece una delle sue residenze di caccia. Trasformato dal figlio Umberto I, che fece realizzare il famoso “salone delle corna”, fu in seguito abitato per la villeggiatura da Umberto II e dalla moglie Maria Josè. Alle tre sovrane che abitarono il castello (Margherita, Elena e Maria Josè) è dedicato un percorso biografico attraverso incisioni, litografie e fotografie e copertine illustrate di settimanali degli anni Trenta. E’ visitabile ogni giorno dalle 9 alle 18.30 (tel 0165/257539).

Poco più di 3 Km e ci si sposta a Saint Pierre (Aosta Ovest) da dove si raggiunge il castello di Sarriod de La Tour, vicino alla Dora. Inizialmente era un semplice podere fortificato, costruito nel XII secolo. Nel XV secolo venne ampliato assumendo l’aspetto attuale con mura di cinta e cappella. Abitato fino al 1922 dalla famiglia Sarriod è ben conservato (10/12 e 13.30/17.30, chiuso martedì, tel. 0165/904689).

Altri tredici castelli (attualmente chiusi al pubblico per restauro) possono essere ammirati dall’esterno: da Saint-Pierre, che ospita il Museo Regionale di Scienze naturali (attualmente chiuso) al castello di Ussel (Chatillon) donato alla Valle d´Aosta dal barone Marcel Bich (il fondatore della celebre azienda di penne a sfera Bic), attualmente sede di esposizioni temporanee (in mostra “Bourgs: fotografie dei borghi della Valle d’Aosta”, fino al 7 ottobre 2007). A Quart e Aymavilles si osservano i manieri medioevali meglio conservati; decisamente panoramici e suggestivi il castello di Saint German e di Chenal (a Montjovet), di Chatel Argent (a Villeneuve), di Graines (a Brusson), di Villa (a Challant-Saint-Victor); Montmayeur (ad Avise) e Chatelard (a La Salle) meritano una visita anche se parte delle antiche strutture sono ormai solo ruderi. I castelli di Nus, Saint-Christophe, Chatillon e Introd (che verrà parzialmente aperto al pubblico da luglio 2007) sono residenze private, tuttora abitate.

Per informazioni: www.regione.vda.it