Dal libro di Roald Dahl, il più grande scrittore per bambini, è la storia di due anime solitarie che, nel momento in cui si incontrano, trovano il proprio posto nel mondo.
Perché andare a vederlo: dal 30 dicembre al cinema! #ilGGG

La storia in breve

Il GGG è un gigante, un Grande Gigante Gentile, molto diverso dagli altri abitanti del Paese dei Giganti che come San-Guinario e Inghiotticicciaviva si nutrono di esseri umani, preferibilmente bambini. E così una notte il GGG – che è vegetariano e si ciba soltanto di Cetrionzoli e Sciroppio – rapisce Sophie, una bambina che vive a Londra e la porta nella sua caverna. Inizialmente spaventata dal misterioso gigante, Sophie ben presto si rende conto che il GGG è in realtà dolce, amichevole e può insegnarle cose meravigliose. Il GGG porta infatti Sophie nel Paese dei Sogni, dove cattura i sogni che manda di notte ai bambini e le spiega tutto sulla magia e il mistero dei sogni.

Grande Gigante Gentile

Il film raccontato dal regista: Steven Spielberg

Spielberg racconta così Il GGG: “È una storia sull’amicizia, sulla lealtà e sulla capacità di proteggere i propri amici, ed è inoltre una storia che dimostra che anche una bambina piccola può aiutare un grande gigante a risolvere i suoi più grandi problemi.
Essere in grado nel contempo di suscitare paura e di riscattare, insegnare una lezione, che non verrà dimenticata, a chiunque, è una cosa fantastica che Dahl è riuscito a fare, ed è una delle cose che mi ha attratto e fatto desiderare di dirigere un film tratto da questo racconto”.

Già solo queste righe bastano per andare a vedere questo meraviglioso film.
Una fuga nell’immaginazione, nel mondo dei sogni: chi non ha mai sognato di poterlo fare?
Quando leggiamo un libro di Roald Dahl, ci rendiamo conto che fa appello a noi adulti nel profondo e tocca il bambino che è in noi. E con Steven Spielberg al timone de “Il GGG,” il film catturerà senza dubbio le menti di bambini e adulti, proprio come hanno fatto per decenni i racconti di Dahl.

Grande Gigante Gentile

Una piccola Disneyland come set

Il GGG è realizzato con uno stile di cinematografia ibrido, facendo ricorso a una combinazione di tecniche live-action e performance-capture, la tecnologia che permette di catturare i movimenti e le espressioni facciali degli attori, per dar vita ai personaggi fantastici della storia, tutto su set reali costruiti appositamente per il film. Spielberg passava continuamente da un set all’altro, cercando di bilanciare abilmente una serie di tecniche cinematografiche su set diversi su una superficie totale di più di 1000 metri quadri.

Tra i grandi set tradizionali figuravano gli alti soffitti ed i rossi e ori reali di Buckingham Palace; la pittoresca casa scandinava dove Sophie e il GGG giungono per regalare i sogni a un bambino e alla sua famiglia; il buio e dimenticato orfanotrofio in una stradina di Londra fiancheggiata da negozietti e lampioni a gas; ed i solitari interni del dormitorio dove ha inizio l’avventura di Sophie e del GGG. E tutti questi set erano a pochi metri l’uno dall’altro. “Era come avere una piccola Disneyland tutta per noi”, la definisce il produttore esecutivo Macosko Krieger.

Grande Gigante Gentile

Curiosità e pensieri disordinati

. La piccola grande Sophie
Sophie è una bambina forte, che non si accontenta di un no come risposta e non si sente intimidita da qualcuno sei volte più alto di lei, ed il personaggio è simile ai personaggi femminili forti al centro di tanti dei film della Walt Disney.

. La Gentilezza
Sarà il faro del sodalizio tra Sophie e il gigante: violenza e ignoranza restano appannaggio di quelli che sono solo capaci di annusare prede e non di vedere esseri viventi… cosa affatto non scontata di questi tempi. Tanto che la storia di Roald Dahl era nata proprio come fiaba della buonanotte.

. Il Gobblefunk
Il Gobblefunk è la lingua inventata da Roald Dahl per dare al GGG la sua particolare voce. È costituito da parole assurde simili al lessico della lingua inglese, utilizzate al posto di parole ordinarie. Buffissimo!

. E.T.
Eh già, osserate bene: nell’orfanotrofio di Sophie a Londra c’è proprio un peluche di “E.T.”!
Il GGG di Roald Dahl è stato pubblicato nel 1982, nello stesso anno in cui Steven Spielberg raccontava la storia di un’insolita amicizia e di una trasformazione ad essa legata, “E.T.: l’Extraterrestre”, che ha catturato i cuori e l’immaginazione di bambini ed adulti in tutto il mondo. La sceneggiatrice Melissa Mathison ha scritto la sceneggiatura di entrambi i film.

Grande Gigante Gentile

Insomma, il GGG è proprio il film di Natale da non perdere!