“Nuove Indie: rotte musicali tra New York e Mumbai”: è questo il titolo della XXII edizione del festival Aterforum, in programma a Ferrara fra il 6 e il 22 giugno e organizzato come di consueto da Ater-Associazione teatri Emilia-Romagna, Assessorato alle Politiche culturali del Comune di Ferrara, Regione Emilia-Romagna, Ministero per i Beni e le attività culturali, Teatro Comunale di Ferrara. Una delle più longeve e prestigiose vetrine dei suoni d’oggi si sofferma quest’anno su quelle correnti musicali che sin dagli anni Sessanta hanno gettato un ponte fra Occidente e la tradizione musicale indiana, dalle esplorazioni di John Cage al minimalismo, fino alla ricerca in ambito elettronico e interdisciplinare, senza tralasciare incursioni nel patrimonio tradizionale della stessa India. Del festival saranno ospiti personalità di assoluto rilievo distintesi nel campo della sperimentazione sonora e interpreti di fama, tutti uniti nell’accompagnare l’ascoltatore in un viaggio sonoro stimolante. Al centro della prima parte del festival, 6/8 giugno, si staglia la carismatica figura di Robert Ashley, uno dei più influenti pionieri della musica sperimentale, fondatore negli anni Sessanta di collettivi seminali (Once Group e Sonic Arts Union) e in seguito partecipe del “movimento” della Lovely Music e artefice di nuove forme di narrazione musicale attraverso un uso teatrale della voce, oltre che delle tecnologie più moderne. Aterforum 2008 si inaugurerà proprio con un incontro con lo stesso compositore statunitense, in programma venerdì 6 giugno al Ridotto del Teatro Comunale (ore 12).

La stessa sera e in quella di domenica 8, al Teatro Comunale, verranno rappresentate in prima italiana due recenti opere di Ashley: Dust (1998) e Concrete (2006). Entrambe vedranno in campo quattro vocalist d’eccezione, Sam Ashley, Thomas Buckner, Jacqueline Humbert e Joan La Barbara; a loro si aggiungerà in Dust, lo stesso Robert Ashley. Fra le due opere di Ashley si collocherà sabato 7 (a Casa Romei) il concerto del gruppo scandinavo Dans Les Arbres, formato da Christian Wallumrød (pianoforte preparato), Ivar Grydeland (chitarra) e da Ingar Zach (percussioni). Trio che che proponoe una musica dove si possono cogliere rimandi ai soundscapes del John Cage più “orientale”. Dopo qualche giorno di pausa, Aterforum riprenderà il suo cammino con un’altra rilevante personalità delle musiche di ricerca, Alvin Curran, già ospite alcuni fa del festival in qualità di componente dello storico gruppo Musica Elettronica Viva: giovedì 12 giugno, a Palazzo Ludovico il Moro, Curran presenterà Mumbai’s Way, produzione del festival ferrarese concepita assieme ai videomakers Gerardo Lamattina e Lino Greco partendo dai suoni campionati e dalle immagini video originali del concitato e variopinto scenario metropolitano di Mumbai. Sabato 14 (Palazzo Ludovico il Moro) Amelia Cuni, riconosciuta specialista del canto dhrupad, una delle più autentiche espressioni della musica classica del Nord dell’India, presenterà (assieme a Federico Sanesi, percussioni, e a Werner Durand, electronics) una personale versione di Solo N. 58 dei Songs Books (1970), serie di 18 raga microtonali che attestano l’interesse di John Cage verso la musica indiana, mentre domenica 15 (Casa Romei) il violoncellista Charles Curtis, allievo di LaMonte Young, eseguirà in prima italiana Piece For Cello And Saxophone (1960) di Terry Jennings, straordinario quanto misconosciuto precursore del minimalismo.

E sarà proprio uno dei maggiori esponenti della minimal music, Terry Riley, il protagonista della serata di lunedì 16 (Palazzo Ludovico il Moro), condividendo il palcoscenico con il contrabbassista Stefano Scodanibbio, con il quale il musicista e compositore californiano ha instaurato da tempo un proficuo sodalizio. Nel pomeriggio del giorno dopo (dalle ore 14), Terry Riley terrà un workshop dal titolo “Composizione, Improvvisazione e Raga della tradizione Indostana” presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara. Mercoledì 18 (Casa Romei) il pianista Fabrizio Ottaviucci proporrà il suo Ragapiano, disegnando un itinerario di ascolto che va da Cage e Riley a Giacinto Scelsi (selezionando brani sempre di ispirazione orientale), a sue improvvisazioni.

E sempre a Casa Romei, giovedì 19, si potranno ascoltare i fratelli Gundecha (Umakat e Ramakant al canto, Akhillesh al pakhaway), depositari della tradizione del canto dhrupad. Infine, domenica 22 giugno, in piazza Castello, Aterforum 2008 avrà una significativa appendice con il concerto del gruppo Massacre, ovvero il chitarrista Fred Frith, il bassista Bill Laswell e il batterista Charles Hayward, tre spericolati musicisti che frequentano abitualmente i territori del rock più audace come quelli dell’improvvisazione più avventurosa. Questo concerto è organizzato in collaborazione con AngelicA e l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.

Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21,15. Ingresso: € 16 intero, € 12 ridotto (sino ai 30 anni e oltre i 65, tesserati Tci e associazioni culturali nazionali del tempo libero).

Carnet per 4 spettacoli a scelta: € 40. Chi acquisterà un carnet riceverà in dono un Cd Ecm o Lovely Music a scelta. Biglietti e carnet in vendita presso la Biglietteria del Teatro Comunale di Ferrara.

Info: tel 0532/202675. Per informazioni e iscrizioni (entro il 10 giugno) relative al workshop di Terry Riley: tel 0532/207412 www.teatrocomunaleferrara.it/aterforum