Diario di viaggio di una famiglia in camper verso l’Olanda!

15 – 30 LUGLIO 2006. Equipaggio: Luca, Angela, Federico (15 anni), Erika (11 anni) e Nicole (4 anni).
Mezzo: camper Elnagh Big Marlin 7 posti letto mansardato.

La meta del nostro viaggio era stata scelta da mesi e tutti eravamo molto ansiosi di partire, la più “carica” era Nicole che dopo aver sfogliato libri su libri era diventata… un’esperta di pittura (Van Gogh, Rembrandt e Vermeer erano nomi familiari per lei, riconosceva i loro quadri al primo sguardo) e conosceva già i nomi di città e luoghi che avremmo visitato.
Siamo stati così veloci a preparare il camper che abbiamo deciso di anticipare la partenza di qualche ora e così il venerdì pomeriggio abbiamo lasciato il caldo afoso di Modena per iniziare il nostro viaggio verso il Nord Europa e il fresco… Proprio per non soffrire il freddo avevamo con noi anchemaglie a maniche lunghe, felpe e giacche che…non abbiamo mai usato!
La cosa più strana per noi infatti… è stato il tempo! Un sole e un caldo come non ci era mai capitato, ci sembrava strano non dover portare con noi impermeabile ed ombrelli come ci capita immancabilmente in ogni vacanza!

L’Olanda è lontana, tanto lontana che abbiamo previsto una tappa di avvicinamento e così la prima notte abbiamo dormito a Chiasso e il sabato siamo arrivati nel primo pomeriggio a Strasburgo (651 km), dove, dopo esserci sistemati in campeggio abbiamo fatto un primo di giro.

Strasburgo è proprio una bellissima città, elegante ma anche pittoresca, con i canali, le chiuse, le case a graticcio, l’imponente cattedrale che compare quasi all’improvviso fra i palazzi, le torri, il bel parco de l’Orangerie con le sue cicogne e gli edifici moderni del Consiglio d’Europa e del Parlamento europeo. Quel pomeriggio abbiamo girato per il centro, visto il quartiere con le case a graticcio e cenato con le “Tarte Flambé”, apprezzatissime da tutta la famiglia.
Molto suggestivo è stato lo spettacolo di luci e musica che illumina la cattedrale nei fine settimana estivi. Peccato che non avessimo controllato gli orari notturni dei mezzi pubblici e così abbiamo dovuto aspettare 40 minuti l’autobus per raggiungere il campeggio (a 10 minuti dalla fermata del bus), chi ha fatto meno fatica è stata Nicole… in braccio tutto il tempo!
Anche la domenica è stata dedicata alla visita di Strasburgo: siamo saliti sulla cattedrale, abbiamo visto l’orologio astronomico, fatto un bel giro in battello (ci siamo abbronzati!), visitato il Museo alsaziano con la ricostruzione di vari ambienti…

Lunedì 17 seconda parte del lungo viaggio che ci ha portato in Olanda (circa 600 km) e tanto per entrare in atmosfera siamo andati subito a Kinderdijk, il paese dei mulini con 19 mulini costruiti nel ‘700, in riva ad un canale.
Il nome di questo villaggio deriva da una leggenda: si racconta che durante la grande inondazione del 1421, una culla galleggiasse sull’acqua con dentro un neonato e un gatto che saltava da un punto all’altro per evitare che la culla si rovesciasse. Finalmente la culla toccò terra senza che il bambino, tranquillamente addormentato, si facesse male. In quel punto fu costruito un villaggio che a ricordo di questo episodio fu chiamato Kinderdijk.
C’era il sole e un cielo azzurrissimo, i mulini si specchiavano nel canale, un vero spettacolo! Ai bimbi è piaciuto tanto Kinderdijk che è rimasto per giorni al vertice dellaloro personale classifica dei luoghi visitati.

In serata siamo arrivati al campeggio di Rotterdam, dove siamo rimasti per 3 notti, un campeggio piccolo ma accogliente, con piazzole molto ombreggiate e un grande prato dove correvano diversi coniglietti.
Tutta la giornata di martedì l’abbiamo dedicata a Rotterdam, seconda città dell’Olanda e porto più grande del mondo, quasi completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale è stata ricostruita con criteri davvero moderni. Abbiamo visto e visitato le “Case cubo”, la “Casa Matita”, il museo Marittimo che non ci ha entusiasmato (belli però i giochi per i bimbi, 2-8 anni). La parte più interessante del museo è l’antica nave della Marina Reale “De Buffel” in servizio dal 1868 al 1896, ancorata davanti al museo: si visitano le cabine dei diversi membri dell’equipaggio, le celle di punizione e il lussuoso “appartamento” del comandante.
Al pomeriggio abbiamo cercato inutilmente di raggiungere il quartiere Delfshaven che doveva essere molto bello in quanto è una delle poche zone non colpite dai bombardamenti e quindi è rimasto come era nel 1600, abbiamo camminato e camminato ma era troppo lontano da raggiungere a piedi e così abbiamo rinunciato.

Ci siamo accorti che in Olanda c’è una gerarchia di importanza che non è legata alla nobiltà o alla ricchezza, ma… al mezzo di trasporto che si usa… prima vengono i ciclisti, poi quelli che si muovono con le imbarcazioni, poi i pedoni e infine le auto! Ci sono strade che si alzano al passaggio delle barche, tecnicamente sono ponti ma vedendoli sono proprio strade che si alzano! E fanno un certo effetto! Altre volte è la strada che passa sotto ad un canale, le piste ciclabili sono ovunque e molto belle, spesso le strade sono affiancate da un canale dove passano imbarcazioni di tutti i tipi e tutte le misure che gli olandesi utilizzano anche per le vacanze (un po’ come i camper).
A Rotterdam c’è Il Maastunnel, un tunnel che passa sotto alla Mosa (fino a 26 metri di profondità) ed è composto da quattro gallerie: due a senso unico per le auto e due percorsi sovrapposti per ciclisti e pedoni.

Mercoledì 19 luglio siamo andati in treno a L’Aia, che è la sede del governo e della famiglia realeolandese, è una città molto più piccola e raccolta di Amsterdam. Un detto olandese dice “A Rotterdam si guadagnano i soldi, ad Amsterdam si spendono, a L’Aia se ne parla”. Abbiamo visitato il centro storico con gli edifici del Parlamento e il Mauritshuis, museo con quadri di Rembrandt, Vermeer, fra i quali “La ragazza con l’orecchino di perla”, famoso per il film e il libro (bellissimo!).

Giovedì 20 abbiamo lasciato Rotterdam e ci siamo diretti verso Aalsmeer dove ogni mattina c’è la più importante asta di fiori dell’Olanda, i turisti possono godersi lo spettacolo senza intralciare l’asta percorrendo delle passerelle sopraelevate.
Alle sette del mattino cominciano le attività, le varie fasi vanno dalla vendita vera e propria che avviene in quattro distinte sale d’asta, al confezionamento delle piante vendute che viaggiano su carrelli trainati da piccoli trattori elettrici ed infine alla spedizione che avviene in tempi brevissimi. Nel giro di poche ore tutto finisce ed i fiori sono presenti nei negozi di tutto il mondo nel giro di quarantotto ore dal momento che sono stati raccolti.
Per gli acquisti, i commercianti vengono fatti accomodare in cinque saloni provvisti alle pareti di quadranti luminosi che indicano da cento a zero punti. L’asta ha inizio con l’entrata su appositi carrelli delle partite in vendita: nello stesso momento, sul quadrante compaiono i dati sul prodotto, il nome del produttore e la quantità minima acquistabile, mentre un banditore ne ripete le qualità salienti. La lancetta del quadrante, quindi, si avvia scorrendo in senso antiorario a partire dal 100, cioè dal prezzo più alto. Il primo acquirente che premerà il pulsante a sua disposizione per bloccare la lancetta sulla cifra che intende pagare, avrà fatto l’offerta più alta e si aggiudicherà i fiori.
Fondamentale è arrivare presto perché alle 10.30 -11 è tutto finito. Per una serie di contrattempi noi siamo arrivati troppo tardi e abbiamo visto le sale vuote e gli ultimi carrelli con piante e fiori che venivano preparati per la spedizione.

Un po’ delusi per questo siamo ripartiti e dopo pochi chilometri eravamo al campeggio di Amsterdam, fuori città naturalmente ma vicino alla fermata della metropolitana.
Ad Amsterdam eravamo già stati nel 1998 ma tornarci è sempre bellissimo! E’ una grande città ma se dopo aver percorso le strade più affollate e turistiche (come il Damrak) ci si addentra nelle stradine laterali l’atmosfera cambia e tutto diventa ancora più bello! I palazzi sui canali con i frontoni caratteristici (a collo, a gradini, a bottiglia) sono eleganti e unici al tempo stesso, lungo i canali ci sono anche tante case sull’acqua, ma proprio sull’acqua, si tratta di imbarcazioni o chiatte ancorate ai marciapiedi che sono abitate, sono collegate all’acquedotto e alla corrente, hanno il numero civico e la cassetta per la posta! Una di queste case-battello è diventata un museo ed è visitabile. Assolutamente da vedere i cortili interni, a volte nascosti da portoni anonimi ma che sono imperdibili per la loro atmosfera tranquilla e raccolta. Quello delle beghine è il più grande e famoso ma ce ne sono tanti altri.

Al Rijksmuseum abbiamo ammirato tanti capolavori del 600 olandese, Nicole era entusiasta e correva da una sala all’altra alla ricerca dei quadri che conosceva. In occasione del 400° della nascita di Rembrandt c’era un particolarissimo allestimento teatrale della Ronda di Notte: era stato ricreato con l’aiuto di luci, immagini in movimento e suoni, il contesto del dipinto del XVII secolo, è un mini spettacolo di sei minuti, ma veramente molto suggestivo, sembrava proprio di essere dentro il quadro! E’ piaciuto così tanto anche ai bimbi che l’abbiamo visto due volte.
Toccante è stata la visita al nascondiglio segreto di Anna Frank sia per noi che per i ragazzi, per chi ha letto il “Diario” fa proprio effetto superare la piccola libreria che nascondeva l’alloggio, purtroppo le stanzette sono vuote ma c’è una piccola ricostruzione che rende bene l’idea, nella stanza di Anna ci sono ancora alcuni ritagli di giornali alle pareti e in un’altra sono indicate con segni a matita le altezze delle due sorelle Frank.
Interessante è stata la visita alla Casa di Rembrandt, non ci sono quadri di Rembrandt, ma diversi oggetti personali, una vasta collezione di incisioni, disegni, acqueforti (ben 250 delle 300 che eseguì) e dipinti di artisti che lo ispirarono. Lo studio del pittore è stato ricostruito e tutti gli interni sono arredati proprio come un’abitazione di metà ‘600: monumentali i camini, scomode le poltroncine di legno, buffi i letti dell’epoca, ricavati negli armadi, e molto corti!
Al Museo Van Gogh abbiamo finalmente visto il quadro de “I mangiatori di patate” che non era alla mostra di Brescia e che Nicole desiderava tanto vedere, ma anche “I girasoli”, “la camera da letto”… Proprio mentre eravamo al museo c’è stato un vero e proprio temporale, l’unico del nostro viaggio.

Erika ogni sera faceva il suo “passaporto“, scrivendo quello che avevamo visto, attaccando cartoline, biglietti dei musei e degli autobus, disegnando e aggiornando la classifica dei campeggi e dei luoghi visitati. Era l’occasione per scambiarsi parere e commenti su tutto quello che avevamo visto.
Per rendere la vacanza più divertente avevamo raccontato a Nicole che nei paesi nordici ci sono i folletti, che fanno scherzi e portano dei regali ai bimbi e così ogni tanto, al mattino, lei trovava qualche piccolo regalino, come pacchetti di figurine, smarties, libretti da colorare, Federico ed Erika hanno avuto qualche regalino anche loro approfittando del fatto di avere una sorellina piccola!
Anche quest’anno avevo preparato i “quiz del giorno“, i libri, le riviste e i giochi sono serviti soprattutto per i due viaggi di andata e ritorno che sono stati davvero lunghi.

Domenica 23 luglio siamo andati ad Edam paese caratteristico famoso per il formaggio, ma anche per i suoi ponti levatoi in legno dipinti bianco, utilizzati ancora oggi per superare i numerosi canali che attraversano la città. Bello anche perché tranquillo e con un’atmosfera rilassante. Qui abbiamo visitato un insolito museo di storia locale, che assomiglia all’interno di una nave. Si racconta che questa casa fu costruita per un capitano in pensione che non poteva sopportare di dormire sulla terraferma, avvalora questa ipotesi l’insolita cantina galleggiante, che dondola avanti e indietro quando ci si cammina sopra. Curiosa è la piazza Damplein, che ha la forma di un lungo ponte arcuato per permettere alle navi di passarci sotto.

Lunedi 24 luglio abbiamo visitato Volendam e Marken, due paesini sul Markermeer, un grande lago che si è formato dopo la costruzione della diga, anche se, soprattutto il primo, un po’ troppo turistico. Marken è su un’isola e si raggiunge col battello o grazie ad una strada che la collega alla terraferma, è un paese con piccole case di legno dipinte di verde e costruite su pali, tutte curate nei minimi particolari con i loro giardini perfetti, è possibile incontrare persone che indossano gli abiti tradizionali.

Martedì 25 luglio ci siamo spostati di qualche chilometro e abbiamo visitato cittadina di Hoorn, più grande e più elegante di Marken, bella soprattutto la zona del porto.
Maestosa, possente, incredibile è l’Afsluitdijk, la diga, costruita intorno al 1930, che collega il Noord Holland alla Frisia, lunga 29 km, larga 92 m e alta 6. Sulla diga ci sono una strada, una pista ciclabile e un percorso pedonale. A metà circa è stato eretto un monumento proprio sul punto in cui la diga venne chiusa. Dalla cima della torre panoramica si può vedere, nelle giornate limpide, l’intera imponente costruzione. Poco oltre la metà della diga c’è un’isoletta artificiale usata per i lavori di costruzione. Fa un certo effetto pensare di essere sopra a una diga che blocca il mare e ne trasforma una parte in lago.

Nel pomeriggio abbiamo visitato Hindeloopen, un borgo marinaro, tutto su canali interrotti da chiuse, con caratteristiche casette con balconi fioriti, ponticelli in legno e una chiesa dal campanile storto. Bellissime alcune case sui canali! In serata abbiamo visto un bellissimo tramonto sull’ Ijsselmeer, che nonostante il nome è un lago artificiale formato dopo la costruzione della diga.

Mercoledì 26 luglio siamo stati a Giethoorn, senz’altro il più bello dei paesi olandesi che abbiamo visitato: è un pittoresco villaggio che non ha strade, per spostarsi ci si serve dei canali o degli stretti sentieri. Ogni casa è su un’isola che si può raggiungere solo per mezzo del suo ponticello ad arcata o lungo il proprio canale. Sono casette molto curate, con un bel giardinetto intorno, sembra di essere in una fiaba, non mi sarei meravigliata di veder spuntare Cappuccetto Rosso o di scoprire la casetta di Hansel e Gretel. Qui abbiamo noleggiato una barca elettrica, anche Federico ha provato a guidarla e ci siamo goduti il giro del paese dai canali, i bimbi erano entusiasti!

Nel pomeriggio abbiamo raggiunto il campeggio dove avremmo trascorso la notte e con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che c’era una grande e bella piscina e così…tutti in acqua!
Giovedì 27 luglio abbiamo visitato il campo di Westerbork, campo di transito in cui fu internata anche la famiglia di Anna Frank, molto toccante l’atmosfera anche se i cartelli, le registrazioni e i filmati erano in olandese, tedesco ed inglese e quindi per noi non è stato proprio facile. Ma la ricostruzione di una baracca, i filmati, le foto e gli oggetti non avevano bisogno di grandi spiegazioni.
Nel pomeriggio siamo stati a Het Loo, il Palazzo Reale, residenza estiva dei sovrani olandesi fino al 1962. Nelle vecchie scuderie ci sono carrozze ed auto d’epoca della famiglia reale. Ogni sala è stata riallestita con gli arredi del tempo seguendo le precise, millimetriche indicazioni fornite dagli inventari. Molto belli e grandi i giardini. In serata abbiamo raggiunto Ahrnem e abbiamo pernottato nel più brutto campeggio che potessimo trovare!! Era anche il più costoso! Peccato finire così la vacanza, ma in fondo si trattava solo di una notte.

Venerdì 28 luglio abbiamo lasciato il campeggio con grande gioia…e siamo andati al Museo all’aperto, un grande parco in cui sono stati ricostruiti case, mulini, botteghe artigiane e tanti altri edifici. Appena siamo arrivati è iniziato a piovere e noi non potevamo certo lamentarci visto il bel tempo che ci aveva accompagnato in tutta la vacanza, così abbiamo tirato fuori gli impermeabili e ci siamo preparati moralmente a girare sotto l’acqua e invece, dopo un paio di minuti è smesso di piovere e così abbiamo rimesso via le giacche senza nessun rimpianto. Il museo è piaciuto tanto a noi e ai bimbi, per loro ogni edificio era una scoperta. In alcune case c’erano figuranti in costume che intrattenevano… in olandese… i turisti e che offrivano biscotti. Belli anche i mulini, l’ospedale, il labirinto fra le piante, i negozi.

Abbiamo apprezzato molto, durante tutto il viaggio, le “pannekoeken“, una specie di crepes ma più consistenti dolci e salate con farcitura a piacimento.

Al ritorno verso l’Italia abbiamo fatto tappa in Germania a Bacharach (315 km da Arnhem), paese sul Reno, tanto caratteristico che abbiamo già pensato di tornarci con calma e alle cascate di Schaffhausen in Svizzera (378 km), domenica 30 luglio abbiamo percorso gli ultimi 550 km per tornare a Modena (ma quante curve nel tratto svizzero!).

E’ stato un viaggio bellissimo, abbiamo visto posti incantevoli, musei ricchissimi e musei curiosi, paesi pittoreschi e città moderne… il nostro consiglio: visitate l’Olanda!

SOSTE

STRASBURGO
Camping Comunale “Montagne Verte” (Rue Robert-Forrer n°2), con acqua calda gratuita in tutti i lavandini e nelle docce, bagni non pulitissimi. Vicino al campeggio c’è la fermata dell’autobus per il centro di Strasburgo. Sull’autostrada A4 prima di entrare in città si notano le insegne del campeggio municipale di “Montagne Verte”.

KINDERDIJK
Ci siamo fermati col camper nel parcheggio all’ingresso della zona dei mulini, solo sosta, non è consentito il pernottamento.

ROTTERDAM
“Stadscamping Rotterdam” Kanaalweg 84, non grande, ma molto ombreggiato, abbiamo visto tanti coniglietti. Il campeggio è vicinissimo alla fermata del bus, ogni 15 minuti, che porta alla stazione centrale, da lì a piedi si arriva al centro. Il campeggio è vicino alla tangenziale ma il rumore del traffico non si sente, belli e puliti i bagni.

AMSTERDAM
GASPER CAMPING Loosdrechtdreef 7
Da Utrecht: A2 direzione Amsterdam, poi A9 in direzione Amsterdam Zuidoost/Almere/Amersfoort, uscita 1 (Afrit 1) Gaasperplas/Weesp. Seguire i cartelli del campeggio.
Da Rotterdam/Den Haag: A4 in direzione Amsterdam/Schiphol Airport, poi A9 verso Amstelveen/Utrecht, seguire la A9 in direzione Amersfoort/ Almere/ Amsterdam Zuidoost. Dalla A9 uscita 1 (Afrit 1) Gaasperplas/ Weesp. Seguire i cartelli del campeggio.
Campeggio molto grande, ben curato, pochi alberi, servizi nuovi e puliti. Vicino alla metropolitana che porta al centro di Amsterdam.

EDAM
Camping Strandbad Edam – Zeevangszeedijk 7 A – Il campeggio è direttamente sul lago, si può raggiungere Edam a piedi, ma occorrono almeno 15-20 minuti. A piedi abbiamo raggiunto la strada principale dove abbiamo preso l’autobus per Volendam e poi il battello per Marke.

HINDELOOPEN
Camping Hindeloopen – Westerdijk 9 – Campeggio molto bello, pulito e ordinato, sull’Ijsselmeer, bagni puliti, grandi con doccia per famiglie e bagni per bambini (molto belli e utili!), giochi.

WESTERBORK
Camping de Valkenhof – Beilerstraat 13a
Campeggio grande, molto bello, bei servizi, grande piscine.

SVIZZERA: CASCATE DI SCHAFFAUSEN
parcheggio camper di Neuhausen am Rheinfall
Area di sosta nel parcheggio delle cascate. Colonnina Eurorelais con corrente, acqua, scarico, tutto compreso pagando il parcheggio: 12 euro per 24 ore. Bagni e docce calde.