Presentazione della più vasta e completa serie di opere eburnee del Medioevo cristiano esistente al mondo. Salerno, Museo Diocesano 20 dicembre 2007 – 30 aprile 2008

Una mostra e un itinerario dedicati alla scoperta della città medievale ricostruiscono un periodo storico che vide protagoniste le città di Amalfi e Salerno nel quadro artistico-culturale europeo.

La mostra, promossa e sostenuta dall’Assessorato al Turismo ed ai Beni Culturali della Regione Campania nell’ambito del programma dei grandi eventi attuato anche con risorse europee, è organizzata dalla Soprintendenza per i BAPPSAE di Salerno e Avellino e dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. Essa, curata da Ferdinando Bologna,si propone di ricostruire un capitolo fondamentale dell’arte del Medioevo europeo al culmine della sua maturità: quello che, con riguardo particolare alla scultura in avorio, si svolse, fra la fine del secolo XI e la prima metà del XII, nelle regioni italiane gravitanti sul Mediterraneo occidentale. Un capitolo dell’arte medievale che ebbe per sedi privilegiate dapprima il Ducato di Amalfi, quindi la città di Salerno ai tempi in cui questa ascese, con l’avvento di Roberto il Guiscardo, a centro creativo e punto di riferimento politico-culturale dei già vasti dominii normanni.

Il nucleo della mostra è costituito dal complesso di sessantasette tavolette d’avorio scolpito, che si conservano nel Museo diocesano di Salerno, appartenenti a un arredo liturgico di funzione e destinazione tuttora discusse, ma eseguito senza dubbi per la sede episcopale di Salerno. Tale insieme di bassorilievi ha subito nel tempo numerosi spostamenti, scomposizioni e ricomposizioni, da cui sono derivate anche dispersioni, vendite indubbiamente illecite e trasferimenti in sedi disparate.

Scopo della mostra è: radunare intorno al nucleo principale conservato a Salerno anche tutti gli altri elementi oggi presenti in musei e collezioni del mondo e giungere ad un’attendibile e realistica restituzione di ciò che dové essere l’area artistico-culturale di Amalfi sul finire del secolo XI.
La mostra si propone anche di integrare il quadro artistico amalfitano-salernitano, conosciuto prevalentemente nelle sue espressioni di carattere precipuamente liturgico-religioso e di esclusiva destinazione ecclesiastica, con la presentazione di alcune importantissime opere d’arte in avorio che hanno invece carattere puramente laico.
Di destinazione signorile e ludica e d’ispirazione profana sono in particolare una selezione di rari e bellissimi pezzi di giuoco degli scacchi e una scelta di corni da caccia, solitamente detti “olifanti”.

Le opere in mostra provengono da: Berlino, Boston, Budapest, Londra, Maastricht, New York, Parigi, Rouen, San Pietroburgo, Vienna, Zaragoza, Zurigo, Bologna, Celano, Farfa, Firenze, Milano, Napoli, Montevergine, Venosa

La ricca iconografia presente nelle tavolette degli avori e i particolari architettonici in esse riportati hanno suggerito la realizzazione di un itinerario medioevale all’interno del centro antico di Salerno per rintracciare ed interpretare i collegamenti e le suggestioni stilistiche e culturali del contesto storico in cui furono realizzate. La Soprintendenza ha predisposto visite guidate gratuite al percorso storico, affidate alle Associazioni culturali salernitane Erchemperto, Gruppo Archeologico Salernitano e Il Centro Storico; per usufruirne è obbligatoria la prenotazione ai numeri 089.2573245 / 213

Informazioni: tel. 0892573 245 – 213 www.avorisalerno.it

Ingresso libero tutti i giorni 9.00 / 17.00