Si terrà in Cilento, nei giorni 25, 26, 27 giugno prossimi uno degli eventi più attesi dell’estate outdoor. Li riconosci spesso al primo sguardo. Cordiale, sincero e compiaciuto solo per il fatto che tu sia giunto lì, e chieda di conoscere le storie, i percorsi, le ricerche che stanno a monte delle eccellenze gastronomiche che si trovano solo in queste strutture agrituristiche, le uniche degne di portare questo nome, da altri spesso contrabbandato per coprire un appiattimento globalizzato del modo di fare turismo.

Normalmente è difficile trovarli. Non hanno cartelli indicatori o insegne pubblicitarie al neon. Questi autentici interpreti della cultura dell’accoglienza cilentana, non cercano il turista alla ricerca di una stanza per la notte, per nulla interessato a ciò che sta dietro ad una scelta di qualità, di un’etica dell’accoglienza e di un amore sconfinato per ciò che rappresenta l’autentico Dna di un territorio. Preferiscono di gran lunga il viaggiatore consapevole di ciò che ha scoperto e che lo ha intrigato navigando sul web, di ciò che gli hanno raccontato gli amici che, come lui, amano i luoghi dove si consuma solo ciò che viene prodotto in azienda, o che scaturisce da una ricerca delle ricette del passato. Nel cuore del Cilento, dove il 25, 26, 27 giugno prossimi, si terrà il grande raduno diffuso denominato “Cilento Plein Air” e dove sono attesi migliaia di turisti amanti dell’outdoor, il piacere di sedere insieme allo stesso tavolo è la componente primaria del gusto dei piatti e delle ricette che vengono proposti.

Si mangia insieme, e si scopre come questi profumi e questi sapori sono giunti fino a noi. La polenta di maracucciata, ad esempio; derivata da un legume (il maracuoccio, appunto) pressoché introvabile, ad eccezione di alcuni campi delle prime propaggini montuose di Camerota, unico posto al mondo dove cresce ancora. O la ricotta di capra rigorosamente allevata in azienda, le bacche di gelso appena colte, le alici “umbuttonate” con uovo, formaggio, pomodoro, prezzemolo o infine le marmellate dei frutti locali, incluso il fico d’india. Che dire invece dell’arte del fusillo di Felitto, con l’impasto fatto con sette uova per chilo di farina. Arrotolata intorno ai classici ferretti, la pasta diviene un fusillo (simile ad un “bucatino”) su cui viene versato il sugo di carciofi ed asparagi, o del più tradizionale ragù di carne. Questi laboratori dei sapori apriranno le loro porte nell’ultimo fine settimana di giugno, per accogliere coloro che in una vacanza cercano la qualità, le cose buone di un tempo, il piacere della convivialità. Sono attesi negli oltre venti comuni cilentani aderenti all’iniziativa, oltre 500 camper e migliaia di turisti in auto che troveranno in ogni località, un programma di animazione, navette per trasferirsi da un luogo all’altro e accoglienza organizzata.

(Per iscriversi al raduno: [email protected] per informazioni più dettagliate: www.Pleinair.it ; per contatti diretti in loco: www.Cilentoturismo.it – www.Eptsalerno.it , tel 089 231432, [email protected])