Casa di U’ ospita “Sua Maestà il Babà” il 17 Giugno alle ore 18
Un appuntamento pomeridiano tutto dedicato ai bambini: una divertentissima “merenda letteraria”
Mercoledì 17 Giugno (ore 18) la U’ Libreria ospita la presentazione del libro per bambini “Sua Maesta il Babà” per Cultura Nova edizioni ed offre a tutti i bambini partecipanti una fresca merenda.
I bambini incontreranno gli autori Maria Rosaria Compagnone e Angelo Errotti e l’editore di Cultura Nova, Amedeo Colella.
L’illustratore regalerà ad ogni piccolo partecipante un disegno con dedica personalizzata.
Il programma prevede:
ore 18:00 merenda con bacetti alla nutella-graffette e succhi di frutta
ore 18:30 presentazione di “Sua Maestà il Babà” con gli autori
ore 19:15 l’illustratore regalerà a ciascun partecipante disegni con dediche personalizzate
Costo: 10 euro comprensivo di libro + disegno con dedica + merenda
E’ necessaria la prenotazione.
Per info e prenotazioni: 081.19136651 oppure [email protected] oppure un mgs pvt alla pagina FB Casa di U’
Il libro “Sua Maestà il Babà”:
“Sua Maestà il Babà” è una favola per bambini e per adulti perchè descrive per immagini la nascita del celebre dolce napoletano: il babà.
La pasticceria napoletana è simboleggiata dal trittico babà, sfogliatella e pastiera.
Mentre però sfogliatella e pastiera nascono in Campania (la pastiera a San Gregorio Armeno, la sfogliatella santarosa in costiera amalfitana), il babà ha una storia del tutto diversa.
Questa favola racconta la dolce storia del babà e del suo inventore Stanislao.
Inventato da Stanislao Leczinsky, re di Polonia, il babà diventerà presto un dolce diffusissimo a Parigi ed arriverà Napoli a fine 700, come contaminazione importata dalla cucina francese all’apoca dei “monzù”.
Ma il babà a Napoli diventerà velocemente uno dei simboli della pasticceria napoletana.
Troverà la sua perfezione con l’altis¬sima qualità degli ingredienti, la lunga lavorazione a mano e soprattutto la bagna.
Il babà deve essere perfettamente bagnato. Nè asciutto, nè grondante. Il babà è equilibrio e perfezione.
Ecco perché diciamo “Si nu’ babà” per esprimere stima ed affetto.