Sabato, 6 marzo, sarà inaugurata la nuova edizione dei “Percorsi di Luce” negli appartamenti storici della Reggia di Caserta. La versione “al chiuso” del tradizionale appuntamento di promozione del turismo culturale durerà fino a maggio e propone un affascinante percorso nelle sale e nella stanze del Palazzo Reale, accompagnati dalla voce dell’attore Giancarlo Giannini. La manifestazione torna dopo tre anni di assenza ed è promossa e organizzata dall’Ente Provinciale per il Turismo di Caserta, con il finanziamento degli assessorati al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania. Diversa l’impostazione dell’evento rispetto ai Percorsi estivi, visto che la Reggia è frutto di ripensamenti e rimaneggiamenti, realizzati dopo la morte del Vanvitelli, con una conseguente eterogeneità degli ambienti, sia scenografica che architettonica. Comune invece è l’obiettivo: far conoscere ed esaltare il monumento dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. “Tempo Reale” è il titolo scelto per l’iniziativa. Tempo Reale nel senso di Real Time, l’ora e il contemporaneo, e di Royal Time, l’antico, l’epoca di re e regine.

I visitatori potranno vivere un’esperienza dove, per una magia o per una deviazione della fantasia, si incontrano il Real Time e il Royal Time,. “Passeggeremo nelle sale, nelle stanze private che erano dei re, in orari in cui da secoli nessuno ci passeggia”, spiega l’amministratore dell’Ept di Caserta, Enzo Iodice. E il direttore artistico, Francesco Capotorto, aggiunge: “Non sarà una visita guidata né una rievocazione dei fasti del passato. Queste serate vanno intese come l’opportunità di fare un piccolo viaggio nel tempo, ma non in una direzione precisa, non verso il passato o verso il futuro, ma al suo interno. E proprio l’immensità degli spazi, la capacità del Vanvitelli di stravolgere e reinventare le prospettive rendono la Reggia un luogo senza tempo, per sempre moderno”.

Il Percorso

Il percorso è diviso in due grandi momenti. Il primo partirà dal vestibolo inferiore e dallo scalone e punta a valorizzare i luoghi, perché, nel concepirli, Vanvitelli ha restituito alla storia dell’umanità uno dei massimi momenti di bellezza. Si assisterà a momenti figurati di presentazione e magnificazione del re, poi l’incontro con i quadri viventi, che prendono vita allorquando si posano gli occhi dei visitatori su di essi, e che, alla fine, per l’oltraggio del tempo, colano come statue di cera in fiamme. Il secondo momento avrà al centro il vero protagonista della serata, il Settecento, accompagnati da attori in costume, che guideranno gli ospiti nelle stanze, per rivivere e raccontare le quotidianità di quell’epoca con gli occhi e le sensazioni di chi lì ha vissuto. A metà fra il teatrale e il cinematografico, rivivranno le sale di attesa, con personaggi e storie realmente accadute in quei luoghi, e ancora, la notte del re, la sua camera da letto, i suoi sogni, i suoi incubi. Poi una magia, dove tutti potranno vedere realizzato il sogno di trasformarsi in re o regine e ballare nella grande Sala del trono illuminata a festa. Infine il saluto nella sala di Alessandro: l’irreale quiete nel dipinto della volta, in cui le divinità dell’Olimpo assistono alle nozze dell’eroico condottiero, è probabilmente il grande testamento della dinastia dei Borbone e simboleggia il ritorno dal Royal Time al Real Time.

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