“Chiocciole da succhiare e donne da baciare non possono mai saziare”, recita un antico proverbio: lo sanno bene a Casumaro, dove da ben 42 anni la notte delle stelle cadenti di San Lorenzo – una delle più romantiche dell’anno – fa rima con la Sagra della Lumaca. Un appuntamento che torna puntuale quest’anno dal 27 luglio al 10 agosto nel piccolo paese in provincia di Ferrara, dove l’animale più lento del pianeta arriva prima di tutti, almeno in tavola! Per due settimane, ad attendere gli amanti del gusto e delle antiche tradizioni, sarà infatti un ricchissimo menù che spazia da specialità a base di lumache a piatti tipici della tradizione delle terre degli Estensi.

La lumaca di Casumaro, d’altronde, è famosa in tutta Italia per la sua carne tenera e gustosa, simile a quelle delle cozze e delle vongole ma molto più saporita; una vera e propria delizia che in cucina può essere utilizzata in molteplici varianti, dagli antipasti fino ai contorni, in umido, fritta o all’interno di un sugo corposo. Qui la lumaca rappresenta da tanti secoli uno dei fondamenti della cucina locale e ogni famiglia custodisce gelosamente le proprie ricette segrete: un legame talmente radicato che nel 1999 Casumaro è stata insignita del titolo di “Città della Lumaca” dall’Associazione Nazionale Elicicoltori.

Alla Sagra il piatto principe saranno le “lumache alla casumarese” preparate con verdure, passata di pomodoro, burro e formaggio grana; ma non mancheranno le lumache all’olio, con radicchio al forno, con rucola e grana, come condimenti dei primi e ancora fritte, in guazzetto, alla Borgogna e al tartufo in letto di polenta. Nel menù tradizionale, invece, grande spazio verrà dato alla gastronomia locale, dai cappellacci di zucca ai bigoli al torchio, dalle tagliatelle al ragù tradizionale ferrarese ai tortellini al tartufo, fino alla fiorentina, al filetto e alla salamina da sugo.

Un vero tripudio di sapori e profumi, insomma, fra spettacoli d’intrattenimento, mostre, mercatini a tema, concorsi letterari e luna park per i più piccoli. E allo stesso tempo un modo divertente per conoscere da vicino le tradizioni più genuine della piccola frazione spartiacque tra i comuni di Bondeno, Cento e Finale Emilia; un luogo che porta già nel nome l’impronta indelebile del suo passato contadino: “casimari” era infatti il termine con il quale si indicavano piccole capanne di contadini di valle presenti in quella zona. Per chi volesse trascorrere qualche ora in più da queste parti, è possibile alloggiare il diverse strutture convenzionate per poter andare alla scoperta di uno dei tratti più suggestivi della provincia di Ferrara.

Info
Data – 27 luglio – 10 agosto
Località: Casumaro (FE)