Dal 14 marzo il Fotomuseo Giuseppe Panini di Modena inaugura nelle sale espositive di via Giardini 160 la nuova mostra permanente dedicata alla città geminiana e alla sua evoluzione

Un percorso fotografico sulla storia di Modena che mette in luce non solo l’evoluzione delle tecniche fotografiche, ma anche le trasformazioni e i principali cambiamenti che hanno caratterizzato la città emiliana a livello urbanistico e sociale. “Ritratto di una città. Modena in fotografia” è la nuova mostra permanente che il Fotomuseo Giuseppe Panini di Modena inaugura il 14 marzo, alle ore 17, nelle sale espositive della sua sede in via Giardini 160.

L’esposizione permanente ripercorre un arco cronologico di oltre cento anni e racconta in modo dettagliato la Modena di altri tempi, grazie al grande spessore evocativo delle immagini in mostra. Foto storiche dai depositi del Fotomuseo Panini che rendono possibile un viaggio nel tempo e nello spazio, consentendo al visitatore di immedesimarsi in un cittadino modenese o in un viaggiatore della fine dell’Ottocento. Si possono ammirare scatti di come era l’antico ingresso occidentale in città, attraverso Porta Sant’Agostino, con le mura ancora integre e, via via, le altre porte di Modena: Porta San Francesco, Porta Bologna passando per il Baluardo di San Pietro, Porta Castello e la zona circostante, con la darsena ora scomparsa. Il nuovo percorso del Fotomuseo fa rivivere gli avvenimenti modenesi più significativi e i cambiamenti della città in oltre 100 anni. Piazza Grande, ad esempio, è immortalata come pittoresco luogo di mercato alla fine dell’Ottocento e come teatro della scenografica trebbiatura del grano colto negli orti di guerra durante il fascismo. La stessa piazza, che pochi anni dopo ha ospitato il maggiore dei rifugi antiaerei, è poi ritratta durante la guerra con il Duomo bombardato e nel corso delle calde manifestazioni politiche e sociali nel secondo dopoguerra.

“Ritratto di una città. Modena in fotografia” mette inoltre in evidenza i cambiamenti urbanistici della città: dall’abbattimento delle mura allo sventramento del quartiere Armaroli per la realizzazione di Piazza Matteotti, dall’allargamento del centro cittadino verso le campagne alla copertura dei canali. E poi ancora i tanti episodi che hanno coinvolto il capoluogo emiliano in un arco temporale così vasto: dai più drammatici fatti storici come i bombardamenti del 1944 e i cosiddetti “fatti di Modena” alle Fonderie, il 9 gennaio 1950, agli anni della ricostruzione, che a Modena vedono la nascita del famoso aerautodromo e del nuovo mercato bestiame, ai tempi uno dei maggiori d’Europa. Ma anche scatti di eventi “minori”, che hanno contribuito a importanti cambiamenti nella vita quotidiana, come il passaggio dell’ultimo tram a cavalli (detto omnibus), sostituito poi dai tram elettrici, dai filobus e dai moderni autobus. Protagonisti, naturalmente, i modenesi, spettatori e attori di quella storia che si dipana in mille sfaccettature: politiche, sociali, culturali e sportive, fino alla quotidianità più spicciola, verso la quale viene più spontaneo identificarsi.
“Ritratto di una città. Modena in fotografia”
A cura di: Fotomuseo Giuseppe Panini

Periodo: dal 14 marzo 2009
Orari: lunedì chiuso; martedì – venerdì 9,30/12 – 15/17
sabato, domenica e festivi 10/13 – 15/19
Apertura straordinaria lunedì 13 aprile 10/13 – 15/19
Chiuso domenica 12 aprile
Ingresso: gratuito