Correggio, Pista d’atletica e Correggio Art Home, dall’11 ottobre 2008 al 25 gennaio 2009

Da Correggio un messaggio d’arte rivolto al cielo.
L’opera di Omar Galliani sarà leggibile dai satelliti e su Google Earth

Omar Galliani e Correggio, inteso come artista e come luogo natale di Antonio Allegri detto, appunto il Correggio. Obiettivo, celebrare il famoso concittadino non con una grande mostra (è in arrivo, dal 20 settembre, quella amplissima a Parma), ma con un segno, un tributo davvero speciali.
Per realizzare questo progetto-avventura, Marzio Iotti, sindaco della città natale dell’Allegri, ha pensato ad un grande artista contemporaneo, anch’egli reggiano, Omar Galliani.
Ne è nato un qualche cosa che non ha precedenti e che richiama il mito dei disegni di Nazca in Perù: un’opera d’arte che, una volta completata, sarà fruibile solo dal cielo, visibile dai satelliti che scrutano e scandagliano incessantemente la nostra piccola terra. Un’arte visibile, forse, dai pianeti e dalle stelle, oggi ad uso non solo di osservatori extraterrestri ma, grazie all’occhio domestico di Google Earth, a chiunque sia dotato di un computer connesso ad internet.

Ciò che da terra sembrerà solo un insieme indistinguibile di schegge di marmo distribuite su un grande prato, dal cielo prenderà le forme di Ganimede rapito dall’aquila, capolavoro assoluto del Correggio.
“E’ stato il soggetto “Ganimede e l’aquila” a suggerire l’impresa, afferma Omar Galliani.

“Il Ratto di Ganimede del Correggio si inscrive, infatti, in questa infinita e improba impresa dell’uomo nel “tentare i cieli” che sia poi un poeta, un pittore e poi la NASA, Google o altro non importa”.
“Il celebre Ganimede del Kunstinstorisches Museum assume quindi una doppia veste di significati quale ambasciatore stellare – galattico di un disegno poetico”.
La figura del giovane e dell’aquila sarà doppia, specularmente proposta. Nell’opera di Omar Galliani il raddoppio della figura quale “siamese” non è nuova, sta ad indicare la coniugazione del passato al presente.
“Nel centro, in congiunzione delle estremità delle ali e della punta dei piedi, si crea – afferma ancora l’artista reggiano – un vuoto il cui simbolo, visto da un lato è una pianta “il tasso” dall’altro è una danzatrice antropomorfa. Congiunzioni di simboli e significati che si moltiplicano in direzione delle stelle”.

Questa colossale operazione di “Land drawing”, attualmente in fase di definizione tecnica, sarà avviata, a partire dalla fine di agosto, sull’erba di un grande ovale erboso di un parco cittadino dove verranno sistemate, seguendo il disegno preparatorio realizzato da Galliani, migliaia e migliaia di schegge di marmo di Carrara provenienti da un’antica cava, quella da cui Michelangelo trasse il marmo per la sua Pietà.
La realizzazione dell’opera richiederà diverse settimane e comporterà il superamento di non pochi problemi tecnici. Tra l’altro, un gruppo di esperti è già al lavoro per illuminarla in modo che i satelliti possano visionarla anche di notte.

“Uomo del disegno, e della condizione sorgiva del disegno, Galliani – è l’opinione di Flaminio Gualdoni che, con Marzia Faietti, segue questo progetto – ne recupera in questa occasione la dimensione mitica di /signum mundi humani /in seno all’ordine del naturale, offrendoci anche uno specchiamento cielo/terra che, del mito storico, offre declinazione appropriata.”

Il Progetto “Galliani: nel segno del Correggio” è coordinato dal Centro di Documentazione “Correggio Art Home” http://www.correggioarthome.it www.correggioarthome.it, diretto da Nadia Stefanel.