Dieci giorni intensissimi di spettacoli, eventi e incontri che porteranno sui palcoscenici cividalesi oltre un centinaio di artisti da diversi Paesi della Mitteleuropa. Un ricco calendario che la direzione artistica di Moni Ovadia ha voluto far convergere attorno a un tema di stringente attualità, quello del futuro, titolando questa edizione del festival – come sempre organizzato dall´Associazione Mittelfest, presieduta da Furio Honsell – Costruire il tempo.

Infatti, in un´epoca in cui sembra che la sola dimensione dell´esistenza umana sia il presente, con tutta la sua precarietà e aleatorietà di valori e di senso, pensare alla possibilità di costruire il futuro, una dimensione di progettualità e non solo di mero consumo, può diventare una sfida. Costruire il futuro, dunque, soprattutto per le giovani generazioni, cresciute nell´ipertrofia del presente. È questo il concetto portante dell´edizione 2008 di Mittelfest, che dal 19 luglio (con anteprima il 18) si protrarrà fino al 27, quando il sipario calerà con lo spettacolo “Oylem Goylem” di e con Moni Ovadia, che ha scelto questo suo “cavallo di battaglia” per salutare il festival, Cividale, il Friuli Venezia Giulia dopo cinque intesi anni di direzione artistica.

“Che lascio – ha voluto puntualizzare correggendo quanto affermato da un quotidiano nazionale – non in polemica con il mutato quadro politico regionale, bensì perché il tempo è scaduto e perché non ritengo giusto che il denaro pubblico che consente al festival di vivere possa divenire una rendita di posizione. La cultura appartiene ai cittadini e alle istituzioni, non alle fazioni. Qui ho lavorato bene, grazie a una squadra affiatata, a una macchina che ha funzionato e funziona al meglio, mi sono sentito accettato e spero di poter essere ancora utile in futuro”. Un impegno, quello di Moni Ovadia e del suo staff di collaboratori, che è stato riconosciuto – l´annuncio è di oggi – con il Premio Sirolo “Franco Enriquez” per “l´impegno civile” manifestato nei temi scelti in questi anni (basti pensare al lavoro, ai diritti civili, ora il tempo). Un connubio, quello di Moni Ovadia e di Mittelfest con Cividale, ribadito anche dal sindaco della Città Ducale, Attilio Vuga, che ha sottolineato la concomitanza dell´edizione 2008 del festival con la presentazione da parte dello Stato Italiano all´Unesco della candidatura delle “Città Longobarde”, di cui Cividale fa parte, quale patrimonio dell´Umanità.

“Mittelfest non è estraneo alla proposta in quanto il festival arricchisce la città e di essa, della sua storia e delle sue bellezze si arricchisce a sua volta. Infine un “regalo”: per il 19 luglio sarà pronto un nuovo spazio scenico, di cui anche il festival potrà giovarsi: la ristrutturazione di Foro Giulio Cesare con un arredo urbano appropriato e un´arena di 500 posti, uno storico spazio di Cividale dedicato alla grande attrice Adelaide Ristori, che qui nacque. Da parte sua il presidente dell´Associazione Mittelfest, Furio Honsell, ha affermato che quest´anno la sigla di Mittelfest “è la coproduzione fra il festival e il Teatro Sloveno del testo di un autore tedesco: è la dimostrazione della multiculturalità di Mittelfest”. Soffermandosi sul tema (“non una camicia di forza, ma un orientamento per artisti e pubblico verso un´assunzione di responsabilità civile”), Honsell ne ha messo in evidenza la palpitante attualità: “bisogna accettare di vivere in un´epoca complessa, da gestire senza scorciatoie e immaginando un futuro che non sia un eterno presente”. Infine, il giornalista Gianpaolo Carbonetto, ha presentato gli incontri che precederanno e in parte accompagneranno il festival. Un modo per dibattere – da parte di studiosi e illustri relatori – problemi di grande attualità e collegato con il tema del “tempo” e del “futuro”.