Tutti noi siamo soliti considerare l’8 marzo una giornata molto piacevole, le donne infatti approfittano di questa ricorrenza per trascorrere con le amiche una serata all’insegna dello svago, dell’allegria, del divertimento e, talvolta, della trasgressione.

Ma, mai come quest’anno, tale data dev’essere per le donne un momento di riflessione su ciò che sono e su ciò che vogliono continuare ad essere: libere nel corpo e nello spirito; libere di pensare, provare e scegliere anche con sofferenza, senza condizionamenti e senza essere manipolate da interessi di parte.

In quest’ottica la proposta che viene fatta per tale ricorrenza alle donne di Ruda e non, giovani e meno giovani, per la serata di venerdì 7 marzo p.v. .

Alle ore 20.30, nella Palestra della Scuola Primaria di via degli alpini, preceduto dal saluto del Sindaco, signora Palmina MIAN, e dalla tradizionale distribuzione di un rametto di mimosa, verrà presentato lo spettacolo teatrale ” ITALIA. 2 giugno 1946-2006. 60° anniversario delle donne italiane al voto ” con Bruna Braidotti e Bianca Mannari.
Lo spettacolo, messo in scena dalla “Compagnia di Arti e Mestieri” di Pordenone, ripercorre il contrastato cammino della conquista del voto alle donne in Italia ma anche l’affermazione dei diritti delle donne che hanno influito nella scrittura della carta costituzionale, nonché le successive conquiste raggiunte in anni recenti.
Per raccontare questa storia di democrazia e riflettere sul controverso e difficile rapporto fra donne e politica, fra personale e pubblico, lo spettacolo segue il filo dei ricordi di una donna battezzata con il nome di Italia e della sorella Margherita.

Dal fascismo ai giorni nostri, si delinea la storia del nostro paese secondo la particolare visione di una donna del popolo che, insieme alla sorella, parte dal Friuli per andare “a servizio” a Milano. La miseria, il ruolo sociale della donna, il fascismo, i partigiani, la persecuzione degli Ebrei, la liberazione, i bombardamenti, la crudeltà e l’efferatezza delle vendette: la storia entra a volo d’uccello con piccoli tocchi nel creare, con un bel gioco di flash back, la storia di queste due donne: una più anticonformista e con simpatie per i partigiani, l’altra più timorata di Dio e delle convenzioni sociali. Il voto conclude i ricordi di questo passato e segna la svolta. Dopo il mondo è cambiato. Chi raccoglie, con sorpresa, questa testimonianza è la figlia di Italia che, come molte generazioni nate nel dopoguerra, non ha ricevuto la memoria della storia dei suoi genitori. Si compie quindi, fra madre e figlia, il recupero di una memoria che ridà senso alla vita di oggi, al significato di democrazia ed alla cittadinanza delle donne, percorso non ancora del tutto compiuto, ma che collocato nel suo iter storico, può trovare forza ed energie per proseguire.
La serata è organizzata dalla Biblioteca Comunale e dall’Assessorato alla Cultura.