Gorizia – Sarà il Pinocchio di sabbia raccontato da David Riondino e musicato da Matteo Scaioli, in un caleidoscopio di immagini prodotte dalle mani di Massimo Ottoni come fossero pennelli intinti nell’oro della sabbia, a inaugurare – sabato 29 ottobre, alle 16.30, al Kulturni Center Bratuž di Gorizia – la 13^ edizione di Pomeriggi d’inverno, consueta rassegna di Teatro di Figura promossa dal Cta-centro Teatro Animazione e Figure, realizzata in collaborazione con il Teatro Verdi di Gorizia per la direzione artistica di Antonella Caruzzi e Roberto Piaggio.

Sarà, quest’anno, un cartellone quanto mai ricco di proposte, intenso per i temi di volta in volta affrontati in scena, multiforme per generi e tecniche teatrali utilizzate: dal teatro di sabbia al teatro d’oggetti, dalle ombre alla narrazione, dal teleracconto al teatro tradizionale di Figure. Info e biglietti: Cta Gorizia, tel. 0481.537280, www.Ctagorizia.it Sabato 29 ottobre, al Kulturni Center Bratuz la biglietteria sarà operativa dalle ore 16. Di scena fino all’11 febbraio 2012, la nuova Stagione dei Pomeriggi d’inverno prosegue sabato 12 novembre, con Storie appese a un filo, la produzione del Teatro del Canguro. Ma intanto, ad aprire la stagione sarà un Pinocchio di sabbia: quello, appunto, evocato da David Riondino. Sarà lui, insieme, fiaba e narrazione, il filo portante di avventure che tutti conoscono ma che, passando dalla sua voce, dalle magie caleidoscopiche del suo istrionismo, diventano meravigliose storie che ci par quasi di udire per la prima volta. Pinocchio, e gli altri personaggi della magica avventura tramandata da Collodi, per la prima volta a Gorizia diventeranno figure di sabbia inventate, momento per momento, da Massimo Ottoni: figure che si trasformano come in sogno in altre figure, così le storie di Pinocchio diventano, come in sogno, altre storie.

E’ questo il rapporto misterioso tra fiaba e sogno, capace di annullare i passaggi logici, o meglio di crearne degli altri. Il materiale di cui sono fatte storie diversissime è in sostanza la stessa sabbia, e il gioco potrebbe essere infinito. La tecnica di Massimo Ottoni – quella del banco luminoso – consiste nel creare disegni e figure in tempo reale usando le mani come pennello e la sabbia come colore, e in scena sarà declinata in tutte le possibilità espressive, utilizzando sabbia, carte, cotone e materiali vari in bianco e nero, ma anche il colore con un ingegnoso utilizzo delle tempere. Matteo Scaioli, artefice delle musiche, utilizzerà sintetizzatori analogici, percussioni tabla, tabla tarang e tamburi giapponesi.