Dagli archivi di architettura delle Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo una selezione di disegni attraversa oltre un secolo di grandi idee e progetti elaborati dagli architetti friulani e conservati nelle collezioni del Museo, a partire dal Liberty d’ispirazione floreale di Giovanni Battista Comencini (Udine, 1842-Napoli, 1924) attivo a Napoli a fine Ottocento, e dagli acquarelli pittorici di Raimondo D’Aronco (Gemona del Friuli, 1857-San Remo,1932) grande protagonista tra la Turchia e Torino dell’innovazione del Liberty, disegni tra l’altro recentemente restaurati grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia. Ampia è la documentazione inoltre che illustra il felice momento degli anni Venti nel passaggio al razionalismo interpretato con rigore da Provino Valle (Udine, 1887-1955), Ottorino Aloisio (Udine, 1902-1986) e in particolare da Ermes Midena (San Daniele del Friuli, 1895-1972), Cesare Scoccimarro (Udine, 1897 – Nuova Delhi, 1953) e Pietro Zanini (Udine, 1895-1990). Seguono le esperienze del dopoguerra aperte al confronto con l’architettura organica di Angelo Masieri (Villa Santina, 1921-Bedford Pennsylvania, 1952) e Marcello D’Olivo (Udine, 1921-1991), e la più recente produzione di Gino Valle (Udine, 1923-2003), accanto a una selezione di disegni che documentano l’apporto di Enrico Peressutti (Pinzano al T. 1908-Milano, 1976) al gruppo dei BBPR, che rimandano alla mostra in corso per il suo centenario a Pinzano. In mostra anche i disegni di Fattori, Pittana, Mattioni e altri, per citare solo alcuni dei protagonisti, nati in Friuli e attivi anche a livello internazionale, della storia dell’architettura contemporanea documentati nelle collezioni del museo. Mostra a cura di Silvia Bianco e Isabella Reale

Visita guidata: sabato 20 settembre ore 16.30: “Architetti friulani DOC”, accompagnati dall’arch. Silvia Bianco

Continua al piano superiore del Museo la mostra: “Architetti friulani in Piemonte”
Dedicata all’opera di tre celebri architetti che si sono distinti per progetti realizzati in Piemonte o per committenti piemontesi; Ottorino Aloisio, Raimondo D’Aronco e Marcello D’Olivo, la mostra promossa in occasione del XXIII Congresso Mondiale degli Architetti a Torino, testimonia il fecondo rapporto intercorso tra la nostra città ed il Piemonte. Raimondo D’Aronco (Gemona del Friuli, 1857-San Remo,1932) si è distinto per l’innovazione che ha impresso nell’architettura italiana del primo Novecento, Ottorino Aloisio (Udine, 1902-1986) stabilitosi proprio a Torino, è stato protagonista di quell’architettura razionalista che ha contribuito a conferire il volto moderno alla città, e Marcello D’Olivo (Udine, 1921-1991) quale rappresentante della nuova architettura organica ed espressionista, ha saputo tradurre arrivando ad una filosofia in cui si fondono artificio ed elemento naturale. Di D’Aronco ricordiamo i padiglioni che hanno introdotto il Liberty durante l’Esposizione Internazionale di Torino del 1902, di Aloisio la razionalità e pulizia delle forme adottate nello stabilimento Ilte di Torino, di D’Olivo richiamiamo alla memoria non solo il progetto per la colonia Olivetti ma anche il progetto di una macrocittà ideale battezzata Mi. To., pensata a metà strada tra Milano e Torino.

Info: Gallerie del Progetto, via Savorgnana 12, tel 0432/414742, fax 0432/414745 e-mail: [email protected]. sito internet www.comune.udine.it
Orario: martedì>venerdì 15.00-18.00, sabato 9.30-12.30,
domenica 21 settembre apertura straordinaria dalle 10.30-18.30