La mostra nella Casa di Goethe presenta l’artista berlinese Franz Ludwig Catel, – un romano d’adozione che si fece un nome innanzitutto come paesaggista e pittore di scene popolari italiane. Più di 80 dipinti, studi ad olio nonché acquerelli e disegni, provenienti per la maggior parte dal Pio Istituto Catel che si trova a Trastevere/roma, racconteranno il lavoro artistico del pittore tedesco. Molte delle opere saranno esposte per la prima volta al pubblico. Franz Ludwig Catel studiò a Berlino (1795-98) e Parigi (1807-10).

Iniziò la sua carriera con illustrazioni di opere letterarie, tra l’altro per le opere goethiane Hermann e Dorothea e Wilhelm Meister. Alla fine del 1811 si stabilì a Roma, dedicandosi alla pittura moderna en plein eir e alla popolare pittura di genere. Catel si specializzò in vedute di Roma e di Napoli; presto la particolarità della luce e dei colori scelti assicurarono all’artista un notevole successo. Raffigurò sempre più spesso anche personaggi della vita popolare italiana, e le scene allegre e divertenti di molti dei suoi quadri piacquero alla ricca clientela internazionale. Oltre a numerosi viaggiatori tedeschi, inglesi e francesi anche le case reali bavaresi e prussiane figuravano tra gli acquirenti dei suoi lavori. Insieme alla moglie romana Margherita, figlia del poeta e scrittore d’arte Michelangelo Prunetti, il pittore di successo Catel poté permettersi già nel 1818 una grande casa di rappresentanza a Piazza di Spagna.

Numerosi letterati e artisti di tutta Europa frequentavano il salotto dei coniugi Catel – per molti di loro il pittore fungeva anche da Cicerone: nel 1824 Franz Ludwig Catel viaggiò con il suo amico Karl Friedrich Schinkel a Napoli, nel 1838 accompagnava Johann Sulpiz Boisseré per la città di Roma, l’anno successivo toccò a Fanny Mendelssohn e il marito, Wilhelm Hensel, da anni intimo amico di Catel. Già dal 1815 Catel aveva promosso un Fondo di sostegno per gli artisti tedeschi e nel 1845 partecipò alla fondazione del Deutscher Künstlerverein (Associazione degli artisti tedeschi), del quale sarà presidente dal 1852. Dopo la morte, il pittore lasciò il suo patrimonio a una fondazione benefica, che dal 1873 aiuta, con il nome di “Pio Istituto Catel”, artisti tedeschi e italiani promuovendo concrosi e borse di studio.