Domenica 5 Febbraio ore 19:00

TARANTELLE, ARIE, PASSACAGLI
musiche di A. Kircher, F. Pico, J. H. Kapsbergher, G. Frescobaldi, B. Strozzi, C. Monteverdi, S. Landi

Dialogus de Musica Ensemble
Silvia Scozzi, soprano
Simone Colavecchi, tiorba – chitarra barocca
Luigi Polsini, viola da gamba
Sandro Pippa, percussioni

Tarantelle, Arie e Passacagli, è un programma dedicato ad alcuni generi musicali in voga nel XVII secolo, quali appunto la Passacaglia (termine più recente, rispetto agli antichi passacaglie, passacagli, passacaglio, passagallo e simili) – danza di origine spagnola che all’inizio del sec. XVII si diffuse in Europa, assumendo la forma di variazione strumentale su un basso ostinato -, tarantelle vocali e strumentali, e arie, che ormai andavano sempre più definendosi nella loro struttura (e sotto vari nomi), che derivava dalla monodia accompagnata della Camerata Fiorentina. Compositori quasi esclusivamente del centro-sud Italia, eccezion fatta per la veneziana Barbara Strozzi – cantante e compositrice, figlia adottiva del celebre letterato e poeta Giulio Strozzi -, il cremonese Claudio Monteverdi, il ferrarese Girolamo Frescobaldi che però, all’età di vent’anni si trasferì a Roma, dove rimarrà fino alla morte. Non mancano alcuni nomi stranieri, che dell’Italia fecero la loro seconda patria. Johannes Hieronymus Kapsberger, compositore, tiorbista e liutista tedesco (che visse a Roma, dove morì nel 1651), si ribattezzò da sé Giovanni Geronimo Tedesco della Tiorba, in riferimento alla sua fama di suonatore di quello strumento, qui rappresentato dalla celebre e suggestiva Toccata Arpeggiata. Sempre a Roma risiederà (fino alla morte) anche il gesuita Athanasius Kircher (1602-1680), scienziato e teorico della musica tedesco, amico e grande estimatore del sopracitato Kapsberger, che loderà nella sua opera come eccellente suonatore di tiorba. Appassionato di antichità, il gesuita tedesco fu una delle più famose personalità del suo tempo in campo scientifico. Diverse le opere di argomento musicale, tra queste Magnes sive de Arte Magnetica, pubblicata a Roma nel 1641, dove Kircher affronta il tema del tarantismo, elevandolo inoltre a questione culturale e medica, nel dibattito scientifico europeo. In quest’opera, egli trascrive la musica dell’Antidotum tarantulae ed altre arie usate per la terapia degli attarantati. Accanto all’Antidotum, abbiamo inoltre tratto da quest’opera una Tarantella Napoletana nel Tono Hypodorico e l’Ottava Siciliana ‘Stu pettu è fattu cimbalu d’amuri’, un antico canto d’amore pugliese in endecasillabi. Ma la testimonianza della prima tarantella data alle stampe è precedente a Kircher. Si trova in Nuova scelta di sonate per la chitarra spagnola (Napoli, 1608) di Foriano Pico (sebbene la data di pubblicazione sia dubbia), il quale, probabilmente la trascrisse dopo averla ascoltata per le strade. Tra le tarantelle, non poteva mancare la Tarantella del Gargano, che conosciamo grazie agli studi sul campo effettuati da Diego Carpitella e Roberto Leydi nel 1966, quando la registrarono a Carpino. Questa tarantella fu resa famosa dalla lunga operazione di riproposta di Roberto De Simone, insieme alla Nuova Compagnia di Canto Popolare, con la pubblicazione nel 1972 del celebre LP Lo guarracino.

Tickets € 10,00 – ridotti € 5,00

Sala Immacolata convento Ss. XII Apostoli
via del Vaccaro, 9 – angolo p.za Ss. Apostoli – Roma

info e prenotazioni: www.clivis.it