Roma (Museo dell’Ara Pacis): il palazzo della Farnesina si racconta attraverso le sue opere d’arte più belle – dal 20 maggio al 3 luglio 2011

Per la prima volta in assoluto escono dall’edificio che dal 1959 ospita il Ministero degli Affari Esteri – cuore pulsante della diplomazia – le opere d’arte appartenenti alla Collezione Farnesina e le installazioni della Collezione Farnesina Design. Una mostra speciale, “Il Palazzo della Farnesina e le sue Collezioni” – promossa dal Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, Ufficio Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico della Farnesina, in collaborazione con Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – al Museo dell’Ara Pacis, dal 20 maggio al 3 luglio 2011, a cura di Angelo Capasso, Renza Fornaroli e Roberto Luciani.

L’iniziativa è stata realizzata con il contributo della Fondazione Bracco, di Unicredit ed Eni. La mostra è un’occasione unica per scoprire gli aspetti più inusuali della Farnesina, come la storia dell’edificio analizzata sia negli aspetti più propriamente architettonici sia nella decorazione interna e nelle raccolte d’arte acquisite nel tempo. Il Palazzo ospita due importanti collezioni, una di Arte Contemporanea e una di Design. Una selezione di circa cento opere saranno esposte al Museo dell’Ara Pacis con l’intenzione di “aprire una finestra” sulle raccolte. Le opere contemporanee furono inizialmente acquisite a seguito di un concorso pubblico negli anni Sessanta finché nel 2000, sotto l’impulso dell’allora Segretario Generale della Farnesina Ambasciatore Umberto Vattani, si è deciso di istituire la Collezione Farnesina che oggi conta circa trecento opere dei più grandi artisti italiani dell’ultimo secolo.

Di questa collezione, in mostra al Museo dell’Ara Pacis, ci saranno 58 opere tra quadri e sculture degli artisti Carla Accardi, Afro, Mirko Basaldella, Marcello Avenali, Davide Benati, Gianni Bertini, Domenico Bianchi, Alighiero Boetti, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Pietro Consagra, Michelangelo Conte, Venanzo Crocetti, Filippo De Pisis, Fortunato Depero, Piero Dorazio, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Omar Galliani, Alessandra Giovannoni, Renato Guttuso, Bice Lazzari, Carlo Levi, Osvaldo Licini, Marino Marini, Gino Marotta, Arturo Martini, Umberto Mastroianni, Elisa Montessori, Mattia Moreni, Gastone Novelli, Luca Maria Patella, Achille Perilli, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Oliviero Rainaldi, Ascanio Renda, Ottone Rosai, Mimmo Rotella, Sandro Sanna, Ruggero Savinio, Emilio Scanavino, Mario Sironi, Giulio Turcato, Emilio Vedova e Domingo Notaro. Inoltre il nucleo di 20 opere Impressioni di guerra, 1917-1918, di Giulio Aristide Sartorio. La Collezione Farnesina Design è stata istituita nel 2008 al fine di sostenere la creatività e la capacità imprenditoriale italiana in questo settore. In mostra al Museo dell’Ara Pacis si troveranno 23 progetti di Ad hoc, Artemide, Bernini, Bosa, Cerruti Baleri, Domodinamica, Ducati, Fratelli Guzzini, Giovannetti, Ifi, Iguzzini, Knoll, Loccioni, Matteo Grassi, Metalco, Pininfarina, Progetti, Revolution, Richard Ginori, Rondine Motor, Stone Italiana, Venini e Voltolina.

La mostra sarà l’occasione anche per ammirare fotografie del Palazzo, in parte materiale storico – anche inedito – fornito dall’Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’archivio Del Debbio, in parte scatti recenti del fotografo Vitaliano Lopez. Il Palazzo, che è stato progettato dagli architetti Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo e decorato dai maggiori artisti del periodo come AmeriApri il menu...Francesco Coccia, Alberto Paolo Bevilacqua e altri, è oggi oggetto di attenzione da parte della comunità scientifica e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che, riconoscendogli una importante valenza storico artistica, lo ha “vincolato” attivando al tempo stesso una serie di studi e ricerche volte alla tutela e alla conservazione. Saranno inoltre proiettati, per tutta la durata dell’esposizione, due filmati: “La Terza Roma” realizzato per la Rai da Philippe Daverio e un contributo sulla storia e sull’arte del Ventennio tratto dalla videoteca dell’Istituto Luce e montato con foto dell’Archivio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.