Nel centenario italiano dell’entrata in guerra nel primo conflitto mondiale, la Fondazione Mario Moderni prosegue la sua opera di valorizzazione della memoria storica comune, in particolare a favore delle giovani generazioni.

Il prossimo 3 novembre, in occasione del centenario della morte del giovane sottotenente Mario Moderni, medaglia d’argento al valore, l’omonima fondazione, eretta per eternarne la memoria, promuove l’evento “Mario Moderni. Un giovane, la Grande Guerra, la memoria.”, un’occasione unica di conoscenza e approfondimento per rendere omaggio al giovane Mario e ai milioni di soldati e civili caduti in uno dei conflitti più distruttivi che ha segnato indelebilmente la nostra storia.

L’appuntamento a partire dalle ore 17:00 presso la Galleria Tempi Moderni (Via Giulia 80, 00186 Roma) con l’attore e doppiatore Claudio Sorrentino che, in esclusiva per la Fondazione Moderni, regalerà ai partecipanti la lettura di alcuni dei passi più rari ed emozionanti tratti delle lettere del giovane Mario Moderni alla famiglia dal fronte.

A seguire, ingresso libero per la mostra “Trincee ’14/’18 – La Grande Guerra negli occhi di un soldato”, promossa dalla Fondazione Moderni e già inserita nel programma della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Centenario della Prima Guerra Mondiale.

Già successo di pubblico e critiche, la mostra ha accolto visitatori da ogni parte d’Italia e d’Europa, ponendosi come una grande occasione di conoscenza, approfondimento e memoria, luogo d’eccellenza per la conoscenza storica e culturale per i cittadini della Capitale.

In occasione del centenario, si potrà inoltre ottenere l’annullo della corrispondenza con il timbro creato appositamente per l’occasione da Poste Italiane, che riproduce il logo della Fondazione Mario Moderni accompagnato dalla legenda “00186 Roma – 03-11-2015 – Centenario della Morte di Mario Moderni”. L’annullo speciale, sarà a disposizione dei visitatori in modo da soddisfare le richieste di bollatura che perverranno dai collezionisti e dagli appassionati.

La Fondazione intende così promuovere e diffondere, nella costante memoria della tradizione patriottica della Famiglia Moderni e dell’eroismo del suo ultimo discendente Mario, i valori nazionali che hanno presieduto al raggiungimento dell’Unità d’Italia e al successivo sviluppo dello Stato democratico e repubblicano, sostenendo concretamente il percorso di studio e d’inserimento professionale di giovani meritevoli e lo svolgimento di attività di promozione e valorizzazione dei giovani talenti nel mondo dell’arte e della cultura.

Il Novecento comincia in quell’inferno e alle nuove generazioni spetta il dovere di fare tesoro della sua testimonianza. Ricercare, osservare, rilevare i segni della memoria per costruire un’identità individuale e di gruppo, educare alla memoria: ogni società rappresenta se stessa nella capacità di riconoscere la propria storia, di produrre e di trasmettere cultura, di saperne accogliere di nuove, con il rispetto di chi vuole indagare per scoprire la diversità culturale e la storia dell’umanità come fonte inesauribile del sapere.

La memoria diventa così il collante che unisce le diverse generazioni, “filo di Arianna” al servizio indispensabile per la costruzione di una società rivolta al futuro.

La sfida perciò che riguarda la tutela della memoria per garantire alle future generazioni la chiave d’accesso alla conoscenza delle proprie origini.