La letteratura come impegno e partecipazione è il filo conduttore della seconda edizione con nomi illustri, incontri, riflessioni alla casa dell’Architettura di Roma. All’alba del nuovo millennio, attraverso i labirinti della memoria, per raccontare storie di vita, divulgare idee, condividere visioni e speranze per la società civile, all´insegna del dialogo e dell´impegno. Questi i temi che accompagneranno la seconda edizione del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica – a cura di Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelman – che torna dopo il successo del 2008 (oltre 6. 000 presenze di pubblico proveniente da ogni parte d’Italia). Scrittori, giornalisti, storici e attori internazionali si incontreranno sul palcoscenico per condividere esperienze, rivelare nuove espressioni dell´identità ebraica e contribuire ad un momento culturale che vuole essere spazio di confronti e bacino di idee. Promossa da Comunità Ebraica di Roma, Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Regione Lazio, Provincia di Roma e Camera di Commercio di Roma, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, l’iniziativa si svolgerà alla Casa dell’Architettura (piazza Manfredo Fanti, 47) da sabato 24 a mercoledì 28 ottobre 2009.

Storia e giornalismo. Letteratura e sogno. Sono questi alcuni dei temi che saranno raccontati e affrontati quest’anno, con un affascinante viaggio interdisciplinare attraverso alcune voci tra le più autorevoli degli scrittori ed intellettuali nel mondo. Dall’italia agli Stati Uniti passando per Israele, la kermesse letteraria spalanca una finestra – nuova e positiva – sul mondo della cultura ebraica, presentando un calendario fitto di eventi per “raccontare” l’ebraismo all’inizio di questo secolo, le sue influenze, i suoi contatti e le affinità con le altre culture: un progetto ambizioso e di ampio respiro che vuole creare un ponte di conoscenza tra il mondo ebraico e la città. Sarà comunque la Storia uno dei temi portanti di questa seconda edizione, anche grazie alla presenza di nomi qualificati come Benny Morris, che aprirà il festival con Antonio Monda in un evento speciale intitolato “Chi racconterà la Storia?” (sabato 24 ottobre alle ore 21).

“Le frontiere invisibili della Memoria” è invece il titolo dell’incontro (martedì 27 ottobre alle ore 21) che vedrà protagonisti la “penna” del giornalismo israeliano Nahum Barnea, il direttore della Stampa Mario Calabresi e il corrispondente da New York – sempre per la Stampa – Maurizio Molinari parleranno del terrorismo: tre giornalisti con storie diverse alle spalle, ma che si incontrano sul territorio comune della Memoria per discutere di come il ricordo degli attacchi terroristici e delle vittime appartenga, in modo diverso, alla memoria collettiva israeliana, americana e italiana. Gli scrittori israeliani Yehoshua Kenaz e Benny Barbash, proporranno una delle chiavi di lettura più interessanti di questo Festival (mercoledì 28 ottobre alle ore 18 e alle ore 19. 30) raccontando, in occasione delle celebrazioni dei Cento anni di Tel Aviv, la Città Bianca nei suoi vari aspetti. In particolare, Barbash insieme con Molinari darà vita ad un interessante confronto tra Tel Aviv e New York, città ad alta concentrazione ebraica. Spazio anche per la scrittura al femminile per l’evento “Voci di donne: diaspore, tra ’900 e nuovo millennio” con la scrittrice iraniano-americana Dalia Sofer in dialogo con Susanna Nirenstein del quotidiano La Repubblica (lunedì 26 ottobre alle ore 18. 30).

Tradizione del Festival lo spazio metalinguistica dove quest’anno si potrà assistere a due eventi: il monologo di Mauro Marino che intepreterà il celebre dramma “Lo zio Arturo” del drammaturgo israeliano Horowitz (lunedì 26 ottobre alle ore 21), e l’evento “Vintage: rileggere Bernard Malamud”, nato dall’idea di “riportare in vita” attraverso i suoi libri il grande scrittore ebreo-americano scomparso nel 1986, con i video di Cultbook, le letture di Stas’ Gawronski e l’introduzione di Eraldo Affinati (martedì 27 ottobre alle ore 22. 30). Infine mattinate dedicate alle scuole per gli studenti delle superiori. Cinque giorni di grandi eventi per scoprire gli infiniti percorsi tracciati nel corso dei secoli dalla Letteratura Ebraica e le nuove frontiere, assieme alle sfide che essa dovrà affrontare nel futuro.

Info: Festival Internazionale di Letteratura Ebraica, a cura di Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelman, da sabato 24 a mercoledì 28 ottobre 2009, alla Casa dell’Architettura a Roma, piazza Manfredo Fanti, 47. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. www.festivaletteraturaebraica.it