Si tratta della festa più importante di Viterbo, la Città dei Papi, capoluogo della Tuscia e parte integrante dell’Etruria (il territorio abitato dagli antichi etruschi), e rievoca il trasporto del corpo di Santa Rosa, patrona della città, avvenuto nel 1258. L’evento viene celebrato in due distinti momenti: il pomeriggio del 2 settembre ha luogo la sfilata del Corteo Storico, con la reliquia del cuore della Santa portato in processione; la sera del 3 settembre si rievoca il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, che viene sollevata e portata a spalla da un centinaio di uomini robusti detti “facchini”, lungo un percorso di poco più di un chilometro articolato in vie talvolta molto strette, tra ali di folla appassionata.

La Macchina di Santa Rosa è una torre illuminata da fiaccole e luci; è alta circa trenta metri e pesa cinque tonnellate. È uno spettacolo ricco di emozioni e suggestioni, al quale ogni anno assistono decine di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, stipate lungo il percorso della Macchina. Ogni cinque anni, la Macchina viene sostituita: “Fiore del Cielo” è il nome della vincitrice dell’ultimo concorso. È un progetto in cui tradizione ed innovazione si fondono. “Fiore del Cielo” è illuminata da centinaia di candele e impreziosita da migliaia di rose rosse; all’interno, tre globi di diversi colori rappresentano le fasi della vita di Santa Rosa: l’ultimo la sostiene in una nuvola di luce.

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