Domenica 4 Settembre – Alessandro Mannarino In Concerto Hic Manebimus Optime – Qui Rimarremo Ottimamente 31 Agosto – 4 Settembre 2011

Il primo nome a comparire sul cartellone del programma dell’undicesima edizione di Frammenti 2011 è Alessandro Mannarino. Artista amatissimo nel panorama romano e nazionale, è solo uno dei grandi ospiti del Festival. Verranno svelati piano piano gli altri eventi in programmazione, per una rassegna diventata ormai appuntamento fisso per il territorio della regione Lazio. Sarà dunque Alessandro Mannarino a chiudere il festival Domenica 4 Settembre, reduce dal successo del suo secondo album e dall´entusiasmo di una coinvolgente tournè estiva. Il suo tour avrà come una delle sue ultime tappe proprio Frammenti, festival che avrà inizio il 31 Agosto e che si concluderà Domenica 4 con un concerto che già è diventato una data da segnarsi in agenda. Il tema di Frammenti 2011 sarà “Qui rimarremo ottimamente”, tratto dalla celebre frase di Furio Camillo pronunciata per evitare l’abbandono di Roma. Questa frase è stata ripresa più volte nel corso dei secoli e spesso etichettata secondo dettami politici. La volontà di Frammenti è di dedicare il tema a chi ha deciso di restare e di resistere. Partire o restare è il quesito esistenziale di una intera generazione di giovani italiani in balia di una esclusione sociale sempre più evidente e difficilmente affrontabile. Nell’anno dei festeggiamenti per i 150 anni del nostro paese, l´associazione Semintesta, promotrice del festival, vuole con forza rivendicare l´appartenenza a questa nazione, vuole in maniera forte e partecipata dimostrare di non voler mollare tutto ed andarsene, reclamare i propri diritti ed i propri spazi, ripristinare quella pace sociale che solo in un paese dialogante tra le diverse generazioni può manifestarsi.

Frammenti 2011 – Hic Manebimus Optime vuole dire dare spazio ad una Italia migliore fatta di reti sociali e territoriali di eventi culturali, di spettacoli, di partecipazione e di condivisione. Un autore intelligente, ironico e mai banale. Ha riportato il dialetto romano ai bei tempi di Gabriella Ferri e Franco Califano. E chi riduce Alessandro Mannarino a “donne e vino” si sbaglia di grosso. Certo, c’è anche quello nelle sue canzoni, ma soprattutto c’è la Roma popolare, quella delle borgate, dei bar assonnati di periferia, dei miscugli strani di visi e voci differenti; che poi è Roma ma non è difficile leggerci dentro le storie di una qualunque altra città dello stivale. Perché quelle che Mannarino racconta sono storie, di vita soprattutto, dove la banalità del quotidiano è esplorata fino al midollo; storie che, per una strana magia di cui sono capaci solo quelli bravi davvero, assomigliano tanto a belle poesie. E poco importa se gli spacconi, gli innamorati, i viaggiatori immaginari, gli ubriaconi, gli arroganti e i disillusi dei suoi racconti siano inventati. A noi, che lo guardiamo da qui imbracciare la chitarra col suo immancabile cappello nero in testa, piace pensare che siano veri. Alessandro Mannarino Nato a Roma, ha iniziato l´attività artistica nel 2001. Nel 2006 ha fondato i Kampina una band formata da cinque elementi (trombone, basso, fisarmonica, batteria, violino e chitarra) con cui si è esibito nei principali locali della capitale. Nel 2009 intraprende la carriera solista con il disco Bar della rabbia, pubblicato dalla Leave music e distribuito dalla Universal Music.

Il disco ottiene un buon successo di critica (è finalista al Premio Gaber e al Premio Tenco come miglior opera prima) e di pubblico, grazie anche alle numerose apparizioni televisive del cantante nella trasmissione Parla con me. Lo stesso anno fa il suo esordio sul palco del Concerto del Primo Maggio e inizia un tour in tutta Italia. Il 15 marzo 2011 è uscito il suo secondo album solista, Supersantos. « I nuovi episodi di forte sincope come Serenata hanno fatto alzare in piedi il pubblico già prima di metà concerto, mettendo in crisi il rigido cerimoniale dell’ Auditorium romano. Segnale di un rapporto speciale dell’artista con il suo pubblico, che evidentemente riconosce Mannarino come uno dei pochi giovani musicisti non costruiti in provetta. » Pietro D’ottavio – La Repubblica « Cerco di scrivere le mie canzoni come un buon sugo biologico fatto in casa, non una polpa pronta presa al discount. Altrimenti si imbocca la strada dell’ evasione e della distrazione. » A. Mannarino Chiuderà con un evento che profuma già di “festa” Frammenti 2011. Perché se “Hic manebimus optime” è il senso di questo viaggio, “rimarremo qui ottimamente” anche grazie, e con l’aiuto, della buona musica. A breve verranno svelati gli altri artisti in programmazione.

Info: Frammenti 2011 – Parco di Villa Sciarra, Via Don Bosco 8, Frascati (Rm) – 06/97245570 – www.Semintesta.it