L’arte, in tutte le sue forme, è il mezzo più sublime di compensazione dalle fatiche e dal realismo del tempo occupato, rappresentando il tentativo di ristabilire l’unità tra ciò che l’uomo vuole e ciò che ha, tra ciò che deve essere e ciò che è, tra l’anima e la natura, tra il corpo e lo spirito.

Il paesaggio turrito e castellato dell’area del sud Piemonte rappresenta una delle esemplificazioni meglio riuscite di quelle che sono le creazioni dell’arte, ricomprendendo castelli medioevali, palazzi, ville signorili, manieri e tenute di caccia, parchi e giardini, forti, musei e raccolte d’arte.

Costruiti sulle sommità delle colline, in pianura o in montagna, isolati nel verde del loro parco oppure soffocati dalle case, restano una viva traccia del passato e una testimonianza privilegiata per leggere il territorio, trovando nuovi stimoli applicabili al presente.

La rassegna Castelli Aperti giunta alla 11ema edizione ci permette di vedere ogni anno il castello, o meglio il territorio, con occhi diversi: quel fregio, quella merlatura che occhieggia tra il verde, quell’alta torre misteriosa generano, nonostante il passare del tempo, il desiderio di sapere qualcosa di più.

Castelli Aperti, anche quest’anno, darà la possibilità di visitare gratuitamente gran parte dei siti aderenti all’iniziativa, in occasione della Giornata del Patrimonio.

Per informazioni: www.castelliaperti.it