Il 25 aprile, in occasione della Settimana della Carne, la Pprocavour vi invita a GustaCavour, passeggiata culturale e gastronomica per i golosi di sapori e saperi !

La principale caratteristica di Cavour è la Rocca, riserva naturale con particolari caratteristiche archeologiche, storiche e naturalistiche.
In occasione della prossima edizione della SETTIMANA della CARNE, (19/26 aprile 2009) la Procavour organizza una camminata denominata “GustaCavour” che attraverso un percorso che si snoderà tra la verde natura della Rocca, vi consentirà di scoprire sia le specialità gastronomiche locali che la storia di questo angolo del Piemonte, che conserva intatte importanti tracce del passaggio di antichi popoli e personaggi : dai CELTI LIGURI, ai ROMANI, dai SAVOIA ai FRANCESI del Gen. CATINAT, sino, in tempi più recenti, a MASSIMO d’AZEGLIO, GIOVANNI GIOLITTI e CAMILLO BENSO CONTE di CAVOUR

“GustaCavour” può essere vissuta da grandi e piccoli, non necessita di preparazione atletica e il tutto si svolge nella massima tranquillità e sicurezza.
L’abbigliamento consigliato è un abito comodo e sportivo e le scarpe da trekking/camminata; si precisa che il percorso non è adatto a passeggini.
La durata della camminata, di media difficoltà, è di circa 4 ore e si snoda per 6,5 km di lunghezza per un dislivello di 170 metri con 10 tappe.
Verranno organizzati gruppi di 30 – 40 persone con un accompagnatore locale. Le partenze di tali gruppi saranno in ordine di iscrizione, ogni 20 minuti a partire dalle ore 10.45. Le iscrizione sono ritenute valide dopo il versamento della quota da effettuare la mattina stessa, previa prenotazione. Il numero massimo di partecipanti è di 300 .
Le prenotazioni possono avvenire telefonicamente al numero della Pro Loco 0121 68194 dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 12.00, oppure inviando una mail a [email protected] entro le ore 24 di giovedì 23 aprile 2009. (Le prenotazioni, corredate di indirizzo e numero di telefono per eventuali avvisi), saranno accettate sino ad esaurimento dei 300 posti disponibili.

La quota di iscrizione per gli adulti è di € 20.00, per bambini dai 5 ai 10 anni è di € 10.00, al di sotto dei 5 anni gratis.
L’organizzazione declina comunque ogni e qualsiasi responsabilità per eventuali incidenti che dovessero accadere ai partecipanti o ai terzi, prima, durante e dopo la manifestazione.
Il versamento della quota di iscrizione comporta la piena ed incondizionata accettazione della presente comunicazione.
In caso di cattivo tempo la manifestazione sarà annullata senza rinvio. Il giudizio della accettabilità delle condizioni atmosferiche sarà ad insindacabile giudizio della organizzazione.
Le eventuali quote già versate verranno restituite.

La principale caratteristica di Cavour è la Rocca, riserva naturale con particolari caratteristiche archeologiche, storiche e naturalistiche.
In occasione della prossima edizione della SETTIMANA della CARNE,(19/26 aprile 2009) la Procavour organizza una camminata denominata “GustaCavour” che attraverso un percorso che si snoderà tra la verde natura della Rocca, vi consentirà di scoprire sia le specialità gastronomiche locali che la storia di questo angolo del Piemonte, che conserva intatte importanti tracce del passaggio di antichi popoli e personaggi : dai CELTI LIGURI, ai ROMANI, dai SAVOIA ai FRANCESI del Gen. CATINAT, sino, in tempi più recenti, a MASSIMO d’AZEGLIO, GIOVANNI GIOLITTI e CAMILLO BENSO CONTE di CAVOUR

“GustaCavour” può essere vissuta da grandi e piccoli, non necessita di preparazione atletica e il tutto si svolge nella massima tranquillità e sicurezza.
L’abbigliamento consigliato è un abito comodo e sportivo e le scarpe da trekking/camminata; si precisa che il percorso non è adatto a passeggini.
La durata della camminata, di media difficoltà, è di circa 4 ore e si snoda per 6,5 km di lunghezza per un dislivello di 170 metri con 10 tappe.
Verranno organizzati gruppi di 30 – 40 persone con un accompagnatore locale. Le partenze di tali gruppi saranno in ordine di iscrizione, ogni 20 minuti a partire dalle ore 10.45. Le iscrizione sono ritenute valide dopo il versamento della quota da effettuare la mattina stessa, previa prenotazione. Il numero massimo di partecipanti è di 300 .
Le prenotazioni possono avvenire telefonicamente al numero della Pro Loco 0121 68194 dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 12.00, oppure inviando una mail a [email protected] entro le ore 24 di giovedì 23 aprile 2009. (Le prenotazioni, corredate di indirizzo e numero di telefono per eventuali avvisi), saranno accettate sino ad esaurimento dei 300 posti disponibili.

La quota di iscrizione per gli adulti è di € 20.00, per bambini dai 5 ai 10 anni è di € 10.00, al di sotto dei 5 anni gratis.
L’organizzazione declina comunque ogni e qualsiasi responsabilità per eventuali incidenti che dovessero accadere ai partecipanti o ai terzi, prima, durante e dopo la manifestazione.
Il versamento della quota di iscrizione comporta la piena ed incondizionata accettazione della presente comunicazione.
In caso di cattivo tempo la manifestazione sarà annullata senza rinvio. Il giudizio della accettabilità delle condizioni atmosferiche sarà ad insindacabile giudizio della organizzazione.
Le eventuali quote già versate verranno restituite.

Per info e foto dei Monumenti : www.cavour.info

PERCORSO
“GustaCAVOUR” – 25 APRILE 2009

1° TAPPA: P.ZZA SAN LORENZO

– Fontana ROMANA
– Casa Acaja-Racconigi Pace dei Valdesi
– Chiesa Parrocchiale e Campanile
Menù: aperitivo a buffet con salumi e salatini

2° TAPPA: SEDE ALPINI
– Mulino dei Conti Benso di Cavour – Bialera dei Mulini
– Gerbido
– Ala del Peso
– Villa Peyron
– Mura Medievali
– Mori ‘d crin
Menù: insalata di mele

3° TAPPA: S. MAURIZIO
– Pozzo Origine della Fontana “romana”
– Campaniletto ex Chiesa della Concezione secentesca
– Scala Santa
– Villa Giolitti
– Presidio del castello detto di S. Maurizio
– Mura Medievale
Menù: insalata di carne cruda

4° TAPPA: CA’ ‘D PAJRET
– Cava di Pietra
– Grotte

5° TAPPA: VETTA DELLA ROCCA
– Punto Panoramico a 360°
– h. 462 slm. – no masso erratico
– ultimo possedimento eredi Benso
– ruderi del castello (indicare Torre di Bramafam)
– Pilone
– Ongià dël diav
Menù: agnolotti al sugo

6° TAPPA: LA TIN-A ‘D PERA
– Masso Coppelle
– Tin-a ‘d pera
Menù: sorbetto agli agrumi

7° TAPPA: CASCINA SMIRAGLIA
– Territorio a vincolo archeologico (ritrovamento tombe, strada romana, anfore,…)
Menù: spezzatino di carne con patate al forno

8° TAPPA: PERA DLA PANSA O PANSA DLA RÒCA
– incisioni rupestri
Menù: degustazione formaggi

9° TAPPA: ABBAZIA di Santa Maria e MUSEO CABURRUM
Menù: crostata di mele

10° TAPPA e conclusione: ALA COMUNALE
– Necropoli – acquedotto – fondamenta abitazione
– Tramvia (c’era una volta)
– P.zza Sforzini
– Ala
– Busti
– Casa Plochiù
– La Posta dei Grassoni
Menù: caffè e digestivo

LEGGENDE SULLA ROCCA DI CAVOUR
RISERVA NATURALE SPECIALE

LA ROCCA E IL MONVISO

Una volta il Monviso non era certamente nel luogo in cui è adesso a fare il gigante delle Alpi Cozie. Era in Africa e faceva parte della catena dell’Alto Atlante. Ma il mitologico Atlante, padrone del luogo, che reggeva sulle sue spalle il mondo, si accorse che il peso che doveva sopportare era alquanto sbilanciato proprio dalla mole del Monviso e, stanco, decise di scacciarlo, ordinandogli di trovarsi un altro posto.
Lui, il Monviso, dovette obbedire con molto dispiacere perché lì, in Marocco, al calduccio, si trovava proprio bene. Si mise in cammino, e, cammina cammina, arrivò in un luogo che gli piacque molto: era il regno del Re Cozio. Vi erano già altre montagne e, chiesto il permesso al padrone di casa, decise che si sarebbe fermato proprio lì. Prima di prendere posto però, rilassato dalla grande tranquillità della pianura, decise di fare… un bisognino (eh si, anche i grandi hanno di bisogni!). Nacque così la Rocca di Cavour.

GIOVE ED IL GIGANTE BRAM

Nel regno dell’Olimpo, un giorno un gigante di nome Bram osò importunare una dea che era al centro dell’attenzione di Giove. Questi, adiratissimo, staccò la cima di un monte e la scagliò contro il gigante che fuggiva nella pianura sottostante. Nacque così la Rocca di Cavour. Il gigante sopravisse per molto tempo sotto la roccia che era cava, facendo di tanto in tanto i suoi lamenti. Per questo, secondo la tradizione, un’antica torre della fortezza che sorgeva sulla cima della Rocca è stata denominata “Torre di Bramafam”, per ricordare cioè Bram che aveva fame.

IL DIAVOLO E LA GERLA

Diverse migliaia di anni fa, il Diavolo in persona transitava baldanzoso a piedi dalle parti di Cavour: portava con sé, in un grande sacco nero, le anime dei dannati che avrebbe condotto all’Inferno. Nel sacco si agitavano con gran subbuglio ipocriti, avari, violenti, sfruttatori, ficcanaso, bugiardi e malvagi di ogni tipo. Anche le potenze demoniache possono distrarsi: fatto stà che Lucifero inciampò sul terreno viscido e cadde rovinosamente a terra.
Il contenuto del pesante fardello si rovesciò al suolo e gli sfuggì: si trattava di anime talmente indurite dalla crudeltà che si coagularono formando la mitica Rocca di Cavour, solida ed inattacabile, capace di sfidare il passare del tempo e l’imperversare delle intemperie.

IL DIAVOLO E LA PERPETUA (testo originale in piemontese-traduzione ridotta)

Un odore da far rinascere i morti si spargeva per tutta la caverna umida e scura, intanto che la perpetua era in faccende attorno ad un pentolone grosso come una vasca da bagno. Stava preparando la cena al suo padrone che, per la grande pianura, bruciato dal sole, attraverso boschi e campi, sempre arrabbiato e sempre pieno di fame, tornava dopo una giornata di lavoro che gli fruttava sempre un grosso sacco di anime dannate.
Ed ecco che, con grande tremore di tutta la caverna, “Bërgniff” (nome del diavolo in piemontese) rientra a casa, butta malamente in un angolo le sue nuove vittime e si getta sul piatto di minestra fumante con l’appetito che si può immaginare. Ma alla prima cucchiaiata si alza forte un grido: la minestra era bollente e il diavolo si brucia la bocca. Furioso si scaglia contro la perpetua che fugge, e, per fermarla, le lancia dietro un masso enorme che si ferma proprio vicino al villaggio di Cavour. Nasce così la Rocca di Cavour.
Il vento, che dal Monviso veniva giù verso la pianura, notò quella grande rocca solitaria e incominciò a portarle ogni volta un regalo nuovo: semi di fiori e di piante, colori e profumi di frutti. In poco tempo il grande masso solitario fu tutto ricoperto di verde, e il diavolo, che aveva da lontano il cambiamento decise di fare un sopralluogo per vedere che cosa era successo. Si arrampicò sulla vetta della Rocca ma, giunto là, vide la grande croce che lo fece indietreggiare paurosamente fino a farlo precipitare nel burrone. Le tradizionali “ongià dël diao” (unghiate del diavolo) che ancora oggi si trovano sulla Rocca e che in realtà sono delle particolari incisioni rupestri del 3°/4° millennio a.C. sono i segni lasciati dalle sue unghie nel tentativo di aggrapparsi alle rocce quando stava appunto precipitando.

… a j’è CAVOUR famôs për la sôa ROCA
s’la qual ij vej a côntô ‘na storia bin fabioca,
che ‘l Diaô a l’à campaje apress a la serventa
un dì che chila a l’à servie la mnestra trop bujenta!