L’iniziativa decolla dal weekend di Pasqua (11 – 12 aprile) per ogni secondo fine settimana del mese (escluso agosto), fino ad ottobre ed oltre, in concomitanza con lo svolgersi del “Mercatino dell’Antiquariato” e di “Casale Città Aperta” nella capitale del Monferrato. Tante occasioni per avvicinarsi all’arte, entrare nelle chiese, passeggiare in natura, indugiare nei luoghi del vino attraversando i borghi più incantevoli. Un viaggio tra chiese e santuari, cascine e mulini, castelli e musei, storia e mercatini tematici, infernot e cantine, alla scoperta di un territorio inedito. Ad Ozzano – in occasione di manifestazioni o su prenotazione – si potrà essere accompagnati lungo il caratteristico centro storico facendo tappa nella trecentesca Chiesa di San Salvatore che custodisce gli affreschi del ‘400 – ‘500 della scuola dello Spanzotti.; la Chiesa di San Francesco e la Chiesa di S. Antonio a Moncalvo – aperte tutte le domeniche con possibilità di visite guidate su richiesta – racchiudono bellissimi altari e dipinti del Caccia e della sua scuola; ad Alfiano Natta dalla Chiesa di Sant’Agata, costruita nel 1600 sulla sommità della frazione Cardona, con caratteristico campanile triangolare poi ricostruito in stile barocco, si potranno raggiungere tutti i punti storici e caratteristici del paese, attraverso percorsi effettuati da una guida locale su prenotazione.

Da Vignale, famoso per il Festival Internazionale di Vignaledanza, alle colline di Lu ricche di vigneti, fino ad arrivare a Fubine, borgo arroccato sulle ultime propaggini del Monferrato. A Vignale, sede dell’Enoteca Regionale del Monferrato, è possibile visitare la Parrocchiale di San Bartolomeo, importante edificio sette-ottocentesco che ospita il pregevole dipinto di S. Agostino, opera del Caccia detto il Moncalvo oltre agli affreschi di Luigi Morgari, pittore di Casa Savoia. Da segnalare anche la Chiesa dell’Addolorata, monumento nazionale in stile romanico con elementi gotici. A Lu presso il complesso di San Giacomo – formato da Chiesa, sacrestia e Casa della Reggenza – sono raccolte alcune delle testimonianze più significative della storia del paese e del territorio: dipinti su tela , tra cui opere di Guglielmo e Orsola Caccia, oreficerie, paraventi sacri, sculture lignee, reliquari. E ancora si potrà fare tappa a Fubine, visitando la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta tra i più pregevoli esempi di architettura quattrocentesca piemontese e la Cappella Bricherasio , visitabile su richiesta, che ospita le opere di Leonardo Bistolfi. Sono otto i chilometri da San Salvatore a Valenza: tra storia e artigianato, per la celebrazione dell’anniversario della Ii Guerra di Indipendenza prima, nel cuore dell’eccellenza orafa poi.

Degne di nota le numerose Chiese di San Salvatore: antica costruzione risalente al Xv secolo, la Chiesa di San Martino presenta interni in stile barocco piemontese, ricchi di fregi e stucchi oltre a dipinti del Caccia e della sua scuola; la Chiesa di San Siro conserva la pregiata tela detta “quadro della natività” attribuita al Moncalvo; già esistente sotto il nome di Santa Maria degli Angeli, eretta nel Xvi secolo, la Chiesa di Sant’antonio fa parte del complesso di Santa Croce ed ospita affreschi del pittore alessandrino Pietro Vignoli nonché antiche tele come il “San Michele” attribito al Moncalvo. Da segnalare anche il Santuario della Madonna del Pozzo edificato a partire dal 1617. A Valenza si possono vistare il Duomo di Santa Maria Maggiore – frutto di un lavoro di restauro compiuto tra la fine dell’800 e l’inizio del 900 – che ospita “la Madonna del Rosario”, notevole dipinto del Caccia detto il Moncalvo e la Chiesa della Ss. Annunziata, splendido esempio di stile barocco piemontese. Il Parco Naturale, il Santuario e il Sacro Monte Crea – Il Parco naturale del Sacro Monte di Crea si estende su uno dei punti più elevati delle colline del Basso Monferrato. Luogo di antico culto mariano e di elevato interesse botanico per la presenza di rari elementi floristici, il Santuario è posto in splendida posizione panoramica. Dal Santuario parte un percorso a cielo aperto tra 23 cappelle ornate da pregiati dipinti e sculture, che giunge fino a quella detta del “Paradiso”. I 5 romitori rappresentano momenti di ascesi mistica rivolta alle figure dei Santi. Tra gli elementi di interesse, i gruppi statuari di terracotta policroma sono in maggior parte opera di Giovanni e Nicola De Wespin – detti i Tabacchetti – mentre gli affreschi sono da attribuire principalmente a Giorgio Alberini, seguace del Moncalvo; notevole la cappella della salita al Calvario realizzata da Leonardo Bistolfi.

Due passi lungo il fiume…. E lungo la tradizione dei Mulini – L’ente Parco Fluviale del Po – tratto vercellese/alessandrino – offre svariate opportunità di visita, dalle passeggiate agli itinerari cicloturistici – con possibilità di noleggio biciclette – ai percorsi equestri. Nelle immediate vicinanze della Cascina Belvedere, sede della Riserva Naturale della Garzaia di Valenza, a Frascarolo (Pv) si snoda un piacevole sentiero lungo cui sono stati allestiti alcuni capanni di osservazione per il birdwatching e la fotografia naturalistica. Nei locali della Cascina (da marzo a giugno) si potranno visitare le “sale didattiche” con esposizione di reperti naturalizzati della fauna fluviale locale, un piccolo laboratorio scientifico, un ricco erbario, un pennario e una parete olfattiva per i visitatori. Fa sempre parte della proposta del Parco del Po e dell’Orba il Centro di Interpretazione del Paesaggio del Po nei locali dell’antico edificio di Palazzo Mossi a Frassineto Po, dove si racconta l’evoluzione storica del territorio sia dal punto di vista naturalistico sia da quello degli insediamenti umani. E ancora nella piana risicola, a Fontanetto Po, paese natale del compositore e violinista Viotti e a Terranova, piccola frazione di Casale. Il Mulino San Giovanni a Fontanetto Po, risalente al 1465, è l’unico esempio nella provincia di Vercelli di riseria azionata dalla forza motrice idraulica: è caratterizzato da ingranaggi in legno e macine di pietra ed è uno dei pochi mulini antichi ancora funzionanti in Italia.

A Terranova “La Pista del Riso”: presso i giardini pubblici, nella via maestra, si può osservare l’antica macchina agricola monumentale del 1750, dove l’antica pista mossa da forza idrica permetteva la separazione del chicco dalla “pula”. Arte: dal museo al percorso a cielo aperto – Attraversando i borghi di Villanova, Pontestura e Solonghello per un itinerario all’insegna di storia e arte A Villanova la Sala Consigliare ospita una piccola ma interessante collezione d’arte antica, grazie all’importante e preziosa donazione dell’artista Enrico Colombotto Rosso. Tra le opere esposte, da segnalare in particolare l’olio su tela del pittore Pier Francesco Guala (1698-1757) “Madonna e Santi”. A Pontestura le sale del Palazzo Municipale ospitano il Deposito museale Colombotto Rosso: sono 150 le opere tra tempere, oli e chine dell’artista. I lavori, caratterizzati da un sapiente ricorso al cromatismo, sviluppano prevalentemente il concetto di metamorfosi del corpo e dell’anima. All’interno del Palazzo Comunale si trova inoltre il Museo dei giocattoli che offre uno spaccato inedito sull’infanzia dal 1900 al 1930: bambole con volti in ceramica biscuit e abiti in tessuti antichi, cavalli a dondolo in legno o ferro sono alcuni degli oggetti esposti. Da segnalare La Locanda dell’Arte a Solonghello: storica dimora restaurata con gusto contemporaneo, hotel residence, è sede permanente di mostre che ospitano artisti di fama internazionale. Fino a fine aprile “Omaggio a Gianfranco Ferroni”: acqueforti, litografie ed un prezioso diario con disegni autografi. Successivamente, nel contesto di Riso & Rose, “Omaggio a Federica Galli”: acqueforti che ritraggono “monumenti della natura”.

Tra la Colma di Rosignano, in splendida posizione panoramica, Conzano e le sue collezioni storiche e Quargnento, paese di Carlo Carrà. La frazione Colma di Rosignano Monferrato custodisce nel suo centro “Villa Maria”, residenza – nel secolo scorso – del pittore divisionista Angelo Morbelli che nella frazione visse e operò. Villa Vidua a Conzano – settecentesca residenza dei conti Vidua – è un complesso architettonico dal fascino unico con interni ricchi di affreschi la cui espressione migliore è nella stanza detta “cinese”, per le singolari scene di ambiente orientale. Sede periodica di mostre, Villa Vidua ospita ora l’omaggio a Carol Rama, con lavori inediti dell’artista torinese premiata nel 2003 con il Leone d’Oro alla carriera. A Quargnento nel centro storico attraverso un percorso a cielo aperto tra le riproduzioni di dieci opere del pittore Carlo Carrà: maestro tra i più rappresentativi del Novecento, aderì al Futurismo – sottoscrivendone il Manifesto – e poi alla corrente metafisica prendendo parte a tutte le vicende del rinnovamento artistico dell’epoca nuova. Mercatini tematici Quando il mercatino è galleria da scorgere tra le pagine. Palazzo Mossi a Frassineto Po è sede del Villaggio del libro che – tutti i sabati e le domeniche – propone un mercatino di libri e il Booklet (outlet del libro) in piazza V. Veneto, mentre il terzo week-end del mese ospita convegni letterari e incontri con personalità del mondo della cultura.

Storia e cultura locale – A Gabiano un edificio comunale risalente ai primi del ‘900 – con vista incantevole sulla valle del Po e sulla pianura vercellese – ospita il Parco Storico del Basso Monferrato: strumenti informatici e multimediali conducono i visitatori attraverso un percorso che rappresenta la storia del Monferrato; mentre il Municipio di Coniolo ospita il Museo delle Miniere, museo multimediale con ricostruzione reale di un percorso in miniera e di un borgo storico scomparso ai primi del ‘900 (entrambi di prossima apertura). A Vignale invece si può visitare il Museo di storia contadina: esposizione di attrezzi agricoli, utensili domestici, vestiti, giocattoli e oggetti d’epoca, presso l’agriturismo “La Pomera”.

A San Salvatore si segnala l’itinerario “Luoghi del Risorgimento”: la torre paleologa ultimata nel 1413 come osservatorio e punto di segnalazione rappresenta il simbolo di San Salvatore. Durante la seconda guerra d’indipendenza, nel 1859, San Salvatore ospitava il quartier generale dell’esercito piemontese; dalla cima della torre il re Vittorio Emanuele Ii seguiva i movimenti delle truppe austriache. Nell’ambito del progetto celebrativo per i 150 anni della Ii Guerra di Indipendenza sarà allestita una Mostra di fotografie, stampe, disegni, divise, in collaborazione con il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino. Castelli – Nelle storiche cornici dei manieri che hanno segnato il passato del nostro Monferrato, un tuffo nella storia dei Signori d’altri tempi. Il Castello di Camino, risalente al secolo Xi, è situato in posizione strategica su uno sperone della riva destra del Po. Ampliato nel Xiv secolo e restaurato nel 1700/1800 ha un salone settecentesco con i ritratti della famiglia Scarampi ad opera di Francesco Guala. Con 12 confortevoli stanze offre la possibilità di soggiorni ed è location per matrimoni e convegni. Produttore di vino pregiato, apre agli ospiti la sua cantina per visite e degustazioni. Il Castello di San Giorgio Monferrato è il primo castello che compare su una mappa dell’800 ed è il più antico del Monferrato Casalese. Presenta una torre di difesa e avvistamento con basi di mattoni romani e successivi strati medievali sul lato nord ed un elegante giardino pensile al quarto piano con chiesetta barocca di scuola juvarriana. Location di charme per ricevimenti, cerimonie e convegni. La cantina scavata nel tufo è un classico esempio di infernot monferrino. Edificato dai Conti di Mede, il Castello Sangiuliani fu sede dei Conti Palatini, passando nel 1721 ai Sangiuliani. Più volte rimaneggiato nel tempo è completato da un piccolo fronte neogotico con loggetta, incorniciato da una sorta di torre merlata che si affaccia sulla piazza principale del paese. Nel 1996 e stato trasformato in nuova sede della Biblioteca Comunale e dei Musei Civici. Ospita il Museo Regina Cassolo che, nel nuovo allestimento realizzato da Alberto Ghinzani, custodisce le opere della scultrice Regina Cassolo donate dal marito alla città natale dell´´artista. L´importante lascito è costituito da sculture, disegni, tempere e collages che permettono di ricostruire quasi per intero il percorso di questa scultrice che ha attraversato, con rara coerenza e singolare capacità di sintesi, le esperienze più significative dell´arte del Xx secolo.

Infernot ed enoteche – Imperdibile la visita ai luoghi del vino, espressione della più autentica tradizione monferrina. Si segnalano gli infernot di Cellamonte: splendide ed uniche camere sotterranee interamente scavate nella pietra da cantoni, situate sotto il livello del terreno. Vengono utilizzate per la conservazione del vino e degli alimenti e costituiscono un tesoro per le abitazioni che le ospitano. E ancora Le Cave di Moleto – frazione di Ottiglio: azienda vitivinicola, albergo e ristorante di fascino è situato all’interno di un suggestivo borgo , sorto prima del 1000 con i Saraceni e divenuto ben presto zona di residenza patrizia. Nelle sue ampie cantine e infernot scavati nel tufo, ha luogo l’invecchiamento del vino: grandi botti e barrique la fanno da padroni in questi luoghi sotterranei che conservano un fascino d’altri tempi. Infine, a Vignale l’Enoteca Regionale del Monferrato è situata nel settecentesco Palazzo Callori, che conserva al suo interno soffitti e decorazioni pregevoli. Qui si concentrano le migliori tradizioni vitivinicole del territorio e le caratteristiche cantine in tufo espongono i vini e le grappe del Monferrato. L’iniziativa attualmente in fase sperimentale, prevede aperture differenziate nei vari mesi: pertanto, prima della visita, si consiglia di richiederne conferma.

Per le relative informazioni è possibile consultare il sito (a partire dai primi di aprile) o i pieghevoli della manifestazione disponibili presso gli Infopoint di Mondo e gli Iat del territorio oppure contattare il Consorzio Mondo. “Monferrato Aperto” si intreccerà a “Riso & Rose in Monferrato”, la grande kermesse che coinvolge, dall’1 al 17 maggio, una trentina di comuni del territorio con eventi a sfondo florovivaistico, artistico, culturale ed enogastronomico. Durante i tre fine settimana di “Riso & Rose” sono previste aperture straordinarie nei paesi sedi di evento.

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